Se c’è una cosa che ha sempre accompagnato i miei viaggi, regalandomi una inesauribile fonte di ispirazione, beh quella cosa sono i libri. Da anni, non appena nasce in me l’ispirazione di intraprendere un nuovo viaggio, nasce in me anche il desiderio di scegliere un libro che sia “a tema”, che racconti e che sia ambientato proprio nel paese che sarà la mia prossima meta.
In questo momento di stop forzato, ho sopperito all’impossibilità di viaggiare rifugiandosi spesso nei libri. Qui vi racconto i miei libri preferiti di letteratura di viaggio, che sono state guide preziose nei miei viaggi del cuore.
I libri sono sempre stati per me un pozzo di spunti e suggestioni, offrendomi anche dritte e informazioni utili e permettendomi di cominciare a sognare il viaggio ancora prima di cominciarlo: i libri sono sempre stati miei grandi compagni di viaggio in questi ultimi anni.
Mi hanno aiutato a entrare nel mood prima della partenza, hanno fatto da sottofondo ai miei spostamenti in aereo o in treno (soprattutto in treno…), mi hanno fatto compagnia durante le vie avventure spesso in solitaria, mi hanno aiutato a comprendere la realtà e il passato a volte complicato dei paesi che ho avuto la fortuna di scoprire.
Mi hanno guidata per mano e mi hanno insegnato tanto, mi hanno fatta divertire e mi hanno dato molte risposte. Sono stati (e lo sono ancora) degli amici preziosi: è giusto che mi sdebiti e dedichi un post interamente a loro!
Un indovino mi disse (Tiziano Terzani)
Tiziano Terzani è per me è ed è sempre stato molto di più di un reporter e di un semplice autore: per me è stato una guida, un amico e un grande esempio a cui non posso non pensare con lacrime di commozione negli occhi. Per me Terzani è l’Asia (e chi mi conosce sa bene quanto per me l’Asia sia importante). Nel 2012 è stato grazie al suo In Asia che ho deciso di andare a esplorare quello che poi sarebbe diventato il mio posto preferito nel mondo.
Proprio parlando di letteratura di viaggio devo dire che grazie al suo crudo e illuminante Fantasmi. Dispacci della Cambogia ho iniziato a conoscere per la prima volta la Cambogia, con Pelle di leopardo ho approfondito la storia del Vietnam, con Buonanotte, Signor Lenin ho scoperto spaccati cruciali del crollo dell’impero sovietico. Ma la mia opera preferita di Terzani è senza dubbio Un indovino mi disse.
Ho scoperto Un indovino mi disse per caso nel 2014, giusto un paio di mesi prima della mia partenza in solitaria per il Sud-est asiatico, viaggio durante il quale avevo deciso di spostarmi esclusivamente via terra. Curiosamente, in questo splendido libro, anche Terzani fa la mia stessa scelta, anche se per motivi diversi: nel 1976 un indovino di Hong-Kong gli raccomanda di non prendere aerei nell’anno 1993; Terzani si ricorda del monito e lo mette in atto: approfitta dell’occasione per compiere un viaggio epico attraverso l’intero Sud-est asiatico spostandosi in treno, nave e in auto. Durante il viaggio, ogni nuova tappa diventa l’occasione per conoscere il veggente, stregone o santone del posto.
Rispetto ai classici report giornalistici di Terzani, Un indovino mi disse ha un tocco più leggero, spensierato e a tratti esilarante raccontando di un modo di viaggiare che – come ho avuto modo di scoprire anche io – è assai diverso: via terra le prospettive sono amplificate, gli incontri più ricchi, le esperienze più genuine, i ritmi più lenti.
Lo consiglio perché: Un indovino mi disse è una lettura è molto piacevole e spassosa, con tanti spunti interessanti che ne fanno il compagno ideale per chi sta pensando a un viaggio itinerante nel Sud-est asiatico.
Bazar Express: in treno attraverso l’Asia (Paul Theroux)
Se c’è un autore che più di tutti fa rima con viaggi e treno, beh, quello è senza dubbi lo scrittore americano Paul Theroux. Theroux ha compiuto nella sua vita molti lunghi viaggi lungo le linee ferroviarie più famose del mondo, dalla Patagonia all’Asia, ma è soprattutto sull’Asia che si è concentrato a lungo.
Nel 1973 Paul parte da Londra alla volta dell’Asia servendosi quasi esclusivamente del treno: prende l’Orient Express da Parigi a Istanbul, quindi attraversa Iran, Afghanistan, Pakistan, India, Sri Lanka, Sud-est asiatico, Giappone fino a raggiungere il capolinea di Vladivostok: il viaggio non finisce però a Vladivostok, perché ad attenderlo c’è la mitica Transiberiana in persona, fino a Mosca. Questo grande viaggio è raccontato in Bazar express: in treno attraverso l’Asia (The Great Railway Bazaar), in cui a farla da padrone sono le straordinarie persone incontrate.
Ma questo non è l’unico resoconto di un epico viaggio in treno: nel 1975 parte da Londra sempre in treno per arrivare fino a Tokio; trent’anni dopo decide di rivivere questo viaggio sulle grandi strade sterrate d’Asia in Un treno fantasma verso la Stella dell’Est, uscito nel 2008. Tra le tappe di questo viaggio dal respiro immenso ci sono Tbilisi, Baku, l’India e le megalopoli giapponesi.
Il gallo di ferro: in treno attraverso la Cina (Riding the Iron Rooster) è invece del 1988 e racconta di un emozionante viaggio sempre in treno lungo ben un anno attraverso la Cina, tra nuovi ricchi e vecchi poveri, fantasmi del passato e alberghetti scadenti. Il viaggio si conclude in Tibet (allora non raggiungibile in treno).
Non sono riuscita a stabilire quale sia il mio preferito di questi libri: tutti e tre hanno però fatto da splendida “colonna sonora” al mio viaggio lungo la mitica Transiberiana (se volete organizzarlo in autonomia qui vi do qualche dritta). Anzi, ai tre ne aggiungo anche un quarto: Dark star safari: dal Cairo a Città del Capo via terra, opera del 2002 che racconta di un – a dir poco – appassionante da nord a sud attraverso il continente africano.
Lo consiglio perché: consiglio in generale le opere di Theroux perché sono molto appassionanti e scritte con un linguaggio semplice ma vivido (ancora meglio se le leggete in lingua originale quindi); Theroux è un autore “obbligatorio” per chi ama il treno: come racconta lui i viaggi in treno… nessuno mai!
Nelle terre estreme (Jon Krakauer)
Tutti abbiamo visto e amato la figura di Christopher Johnson McCandless – alias “Alexander Supertramp” – nel film Into the Wild, pellicola del 2007 diretta da Sean Penn. Se però volete scoprire a fondo la figura di Chris e ripercorrere fedelmente la sua storia dove leggere Nelle terre estreme di Jon Krakauer. Il libro, uscito nel 1996, quattro anni dopo il triste epilogo delle avventure alaskane di Chris, offre qualcosa di diverso rispetto al film.
Nel libro, che non è un romanzo del genere letteratura di viaggio ma un saggio vero e proprio, Jon Krakauer, scrittore e alpinista esperto, dedica ampio spazio alla figura di Chris ma non solo: oltre a scavare a fondo della vita del giovane Chris, ne dà una visione più ampia, riportando la storia di tanti altri avventurieri solitari che, a un certo punto della loro vita, hanno scelto l’Alaska come loro (inospitale) casa. (Krakauer, tra l’altro, è l’autore di Aria sottile (Into Thin Air) su cui si basa il film Everest del 2015: Krakauer fu uno dei protagonisti di quella sfortunata salita sul tetto del mondo).
Il libro di Krakauer ha fatto da sottofondo letterario al mio viaggio in Alaska e l’ho apprezzato molto: mi ha fatto da guida e chiave da accesso per il avvicinamento e la mia comprensione della wilderness alaskana.
Lo consiglio perché: è una ricostruzione accurata delle vicende di Christopher Johnson McCandless piacevole e veloce da leggere. Se state pensando a un viaggio in Alaska, è assolutamente la lettura adatta!
Un giorno, viaggiando (Tony e Maureen Wheeler)
Per molto tempo, dopo aver letto, è rimasto posizionato sul comodino accanto al mio letto, a mo’ di Bibbia: è Un giorno viaggiando di Tony e Maureen Wheeler, niente di meno che i fondatori delle guide Lonely Planet. Il libro, autobiografico, racconta della nascita dell’idea delle guide LP, avvenuta durante un viaggio avventuroso dall’Europa all’Australia passando per l’Asia.
Sono gli anni degli hippie: è infatti il 1970 quando Tony e Maureen, poco più che ventenni, decidono di mettersi in aspettativa per partire per “il” viaggio della vita. Arrivati in Australia con 27 cent in tasca, hanno l’idea di mettere su una casa editrice per dare consigli e informazioni pratiche ai tanti viaggiatori che voglio intraprendere un viaggio “transasiatico”. Guida dopo guida arriva il successo delle Lonely Planet che tutti conosciamo.
Perché è rimasto a lungo sul mio comodino? Perché anche dopo averlo letto, ho sentito spesso il desiderio e il bisogno di riprenderlo in mano per assaporare quello slancio entusiastico. Questo è stato tra i libri che più mi hanno ispirato e convinta nella mia decisione di licenziarmi e cambiare vita, nel 2014.
Lo consiglio perché: è un libro molto ispirante, sia perché infonde una grandissima voglia di viaggio e scoperta, ma anche e soprattutto, perché incita a rincorrere i propri sogni trasmettendo entusiasmo e passione.
Bellissima panoramica sulla letteratura di viaggio!
Concordo in pieno su Terzani e Theroux. Ho letto tutti i libri che hai nominato, in più di Paul Theroux aggiungerei “L’ultimo treno per la Patagonia”: un viaggio (ovviamente in treno) da Boston a Usuhaia.
I miei preferiti di Terzani sono “Un indovino mi disse” per la piacevolezza della lettura e “Buonanotte, signor Lenin” per il interesse personale sull’area ex-sovietica, mentre il mio preferito di Theroux credo sia “Un treno fantasma verso la stella dell’Est”.
Ciao Marco! Grazie, mi fa piacere che hai apprezzato!
“L’ultimo treno per la Patagonia” mi manca, devo assolutamente rimediare!