Se arrivate in Thailandia con un biglietto aereo andata/ritorno e avete in programma di restare all’interno del paese meno di un mese le cose sono molto semplici.
Se arrivate in Thailandia con un biglietto aereo andata/ritorno e avete in programma di restare all’interno del paese meno di un mese le cose sono molto semplici.
Se qualche mese fa mi avessero detto che avrei volato attaccata a una fune a 300 metri di altezza sfrecciando a 100 km/h sopra la Valtellina non ci avrei mai creduto. E se poi mi avessero anche detto che mi sarei divertita come una pazza ci avrei creduto anche meno.
In effetti quando mi è stato chiesto di partecipare a una giornata con Fly Emotion, per sperimentare il volo a fune, all’inizio ero un po’ titubante. Mi piace molto sperimentare cose nuove, amo lo sport e la natura, ma sapendo che soffro di vertigini pensavo di non essere il soggetto più indicato.
Ci siamo, l’ho fatto. Fa strano inserire una sola data quando invece, di solito, si deve sempre fare a pugni con la data di rientro al lavoro cercando di strappare qualche ora in più, per prendere l’ultimo volo possibile, pur di godersi il viaggio fino all’ultima goccia. Questa volta no. Solo andata.
È con grande emozione che vi confesso di aver appena acquistato il mio primo biglietto aereo di sola andata. Per la prima volta in vita mia so quando parto (il 12 novembre) ma non esattamente quando torno (anche se torno, giuro che torno).
Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele ma non solo, ma è un grave errore: vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro (Peggy Guggenheim)
Ci sono dei luoghi che raccontano storie e che instillano la curiosità più vera, la voglia di conoscere a fondo i loro protagonisti. Storie da rispolverare, da leggere e scoprire, che ammaliano con il loro fascino e che trasmettono il carisma di chi li ha vissute (e create). Così è stato per me nella mia prima visita alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.