Questa è un’epoca di crisi economiche e crisi esistenziali che spesso vanno a braccetto l’una con l’altra: c’è chi si ritrova senza lavoro da un giorno all’altro (e allora c’è da rimboccarsi le maniche e rimettersi in gioco, magari reinventandosi una nuova mansione) e c’è chi si guarda allo specchio e un bel giorno si accorge che la propria insoddisfazione ha toccato il limite ed è ora di cambiare vita.
Questa è un’epoca instabile e complicata, ma non per questo priva di stimoli. Anzi. Se c’è una lezione che abbiamo imparato negli ultimi anni è che il mito del lavoro fisso non dà più appigli (e per certi versi mi viene da dire meno male). Ora dobbiamo osare più coraggio, dobbiamo essere più forti e più responsabili allo stesso tempo.
Certezze non ce ne sono: il risultato non è garantito. Il rischio è quello di trovarsi domani disoccupati e senza un soldo. E allora viene da chiedersi: meglio provare a rincorrere i propri sogni con il rischio di ritrovarsi disoccupati (ma felici), oppure tenersi stretto il posto di lavoro e vivere occupati ma infelici? A voi la scelta.
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