Sono frastornata, persa e infreddolita. Il jet lag mi possiede e in faccia ho stampato un bel punto di domanda. Aprendo gli occhi questa mattina ho impiegato diversi secondi per realizzare dove fossi. In ostello a Singapore? No. Nel mio bungalow a Phi Phi Island? No. In una qualche guesthouse sgangherata di fronte al Mekong? Nemmeno.
Con la mente annebbiata e ancora assonnata, ho preso il cellulare per guardare l’ora e poi improvvisamente ho realizzato. Ho riconosciuto le venature del mio comodino in acacia (tra l’altro thailandese) e ho finalmente realizzato: sono a casa. A casa mia. Nel mio letto, In Italia.
Sono tornata.