Lenti, sgarrupati, scricchiolanti, scomodi da morire e a volte anche un po’ lerci, imbrattati di scritte, vecchi, perennemente in ritardo, puzzolenti e malconci. Ma a volte anche confortevoli come il divano di casa, ordinati ed efficienti, rigorosi e puntuali, silenziosi e rapidi, eleganti e sofisticati. Mi piacciono tutti e non c’è ritardo o terza classe che mi faccia scappare la voglia di provarne di nuovi.
Questo post vuole essere una vera e propria ode al treno e alla dimensione di viaggio lenta e unica che sa regalare.