L’altro giorno mi sono svegliata e ho sentito il bisogno impellente di andare (dopo cinque mesi in giro proprio non riesco a stare ferma). Così sono uscita di casa e ho deciso di andare e prendere un treno (per mantenere le sane “vecchie” abitudini).
Sono arrivata a Verona, mi sono messa a girare tra le bellissime vie della città ma in men che non si dica mi sono ritrovata catapultata all’interno di una libreria. Una rapida occhiata ai nuovi arrivi e ai best seller, una sbirciatina all’angolo cartoleria, ma poi via, come un cane segugio che fiuta l’odore nell’aria, verso la meta. Quale? Il reparto viaggi ovviamente!
Lo chiamano Wanderlust, una parola che per una volta tanto non è inglese ma tedesca e che significa “desiderio di vagabondare”. Che cosa è? Si tratta della sindrome di chi non riesce a stare troppo fermo in un posto. Quella forma di strana malattia che porta ad avere sempre un’idea in mente: viaggiare.