Ero sul treno che da Lampang mi stava portando a Chiang Mai, estrema propaggine settentrionale della linea ferroviaria tailandese – un viaggio entusiasmante e quasi avventuroso, con il treno che arranca attraverso i boschi del Doi Khun Tan National Park e fa sosta in deliziose piccole stazioni di campagna – quando a un tratto realizzai che stavo andando nella seconda città della Thailandia in ordine di grandezza: che mica voglia!
Dopo i miei giorni felici e rilassati a Lampang, dopo essermi gustata le piccole città del centro della Thailandia, non avevo proprio voglia di tuffarmi nel caotico mondo di una grande città. Al massimo – pensai – me ne sarei andata via presto, scappando più a nord.
Invece a Chiang Mai sono rimasta volentieri e sono rimasta pure piacevolmente stupita. È vero, c’è un gran movimento in città e c’è un considerevole turbinio di turisti – quasi più facce occidentali che tailandesi – ma il cuore della città vecchia, quello racchiuso tra le vecchie mura, è tranquillo e racchiude delle belle sorprese.