Revontulet, Na fir chlis, Guovssahasah, Ognenniy Zmey – coda di volpe, fanciulla danzante, incandescenza nel cielo, dragone di fuoco: l’aurora boreale è così descritta dalle popolazioni dell’artico. È un fenomeno in effetti estremamente affascinante, che spinge viaggiatori da tutto il mondo a recarsi all’estremo Nord nella speranza di poterlo ammirare, almeno una volta nella vita.
I più fortunati potranno goderla in tutto il suo splendore senza alcuno sforzo, direttamente dall’aereo o dall’hotel appena arrivati, perfino sul presto; gli altri dovranno affaccendarsi in lunghe e fredde ricerche, guidare per centinaia di chilometri, ingollare litri di caffè per stare svegli fino quasi al mattino e accontentarsi di un alone grigiastro, che solo la lente della fotocamera percepirà come verde.
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