È passata solo una manciata di giorni dal mio rientro dal Myanmar. La ferita è ancora fresca. Le emozioni stanno ancora facendo il loro corso, non si sono ancora sedimentate. Per cercare di fare finta che io fossi ancora là, a pensare a come muovermi di tappa in tappa, ho scritto un primo post in cui racconto il mio itinerario di due settimane, un primo post pensato per raccogliere tutte le informazioni tecniche e pratiche per chi sta pensando a un viaggio in Myanmar e ha qualche dubbio su come muoversi.
Oggi vi voglio parlare invece solo di emozioni e lasciar defluire i miei pensieri. Voglio raccontarvi quello che il Myanmar mi ha lasciato.