Lezione del giorno: se te ne vai a zonzo per una città con alta densità di turisti con una reflex al collo è normale che ogni due per tre ti chiedano di scattargli una foto… in effetti!!
Ma veniamo a noi, o meglio a me. Ecco il resoconto della prima giornata del mio primo viaggio in solitaria. La giornata non è ancora finita ma posso dire che per ora è andato tutto bene, benissimo.
Volo in ritardo (ma solo di dieci minuti!), arrivo puntuale a Budapest e subito fraternizzo con un gruppo di italiani alla ricerca del bancomat. “So io dove è, venite!” e via tutti insieme su e giù per l`aeroporto (e sono 3 piani). Insieme facciamo il biglietto per il trasporto pubblico che vale 3 giorni e andiamo a prendere l’autobus 200E che parte proprio appena fuori dagli arrivi. In circa trenta minuti arriva al capolinea della linea 3 della metro (Kobanya-Kispest): la mia fermata (Kelvin ter) è l`ottava. Li saluto – tanto ci vedremo in giro per Budapest – esco dalla stazione della metro e a 100 metri sulla destra ecco l˙Hipster Hostel. Arrivata!
Citofono, 3 piani a piedi senza ascensore (o meglio, l’ascensore c’è ma io lo troverò solo l’ultimo giorno), il receptionist mi aspetta: l`ostello è molto carino, aperto solo qualche mese fa, in posizione super centrale, pulito, curato, wi-fi gratuito e postazione internet libera (quella da cui vi sto scrivendo). Ambiente molto geek, condivido la stanza con due ragazze cinesi.
La Piazza della Santa Trinità, dove si trova la chiesa di Matyas, l’antico municipio di Buda, è molto bella. Arrivo fino alla Piazza Andras Hess, percorro tutta la città vecchia. Sono già le quattro: ora di merenda.Vado all’antica pasticceria Ruzwurm. Aperta nel 1827 ha ancora tutto l`aspetto e il fascino dei palazzi di un tempo. Non perdetevela assolutamente!
Dalla parte vecchia di Buda scendo attraverso le diverse scalinate che portano al Danubio e mi trovo di fronte al’inconfondibile fisionomia della chiesa calvinista. Da lì esploro la zona a nord del castello: la Piazza Batthyany dove si affaccia la Chiesa di Sant’Anna, l’antica Locanda della Croce Bianca (una delle più antiche locande di Budapest), il Palazzo Hikisch, poco distante la Chiesa di Santa Elisabetta e la Chiesa dei Cappuccini.
La stanchezza comincia a farsi sentire così prendo un tram a caso (anzi due) e passo in rassegna un po’ di Buda e un po’ di Pest. Mi faccio un`idea su quello che potrei vedere domani: la Grande Sinagoga vista da fuori è davvero bellissima. Un giretto ai magazzini Generali (un mercato coperto su tre piani in un grande palazzo ottocentesco in stile Liberty) e poi rientro alla base.