Ieri è stata la giornata dedicata a Buda, oggi giustamente a Pest.
Avevo la visita guidata al Parlamento per le 11.30, ho utilizzato il resto la prima parte della mattinata per visitare la parte vecchia di Pest. In primis la Grande Sinagoga che ieri ho visto subito passando in tram (bellissima). Peccato che oggi – giorno festivo per gli Ebrei – fosse chiusa, ma ci torno domani. Sul retro il Parco della Memoria, un monumento che ricordano gli ebrei budapestini finiti vittime della shoà. La zona corrisponde ancora a quello che è il quartier ebraico.
Da lì mi sono diretta verso la famosa Vaci Utca, una grande via pedonale cuore pulsante del centro di Pest. Sono entrata nella chiesa parrocchiale in cui una simpatica signora parlandomi in tedesco mi ha detto che l’ingresso alla chiesa era gratuito ma che dovevo lasciare un’offerta alla chiesa (questa non l`ho capita però va beh, gli ho dato una moneta da un euro).
La zona è molto bella, proprio di fronte al Duna (il Danubio in lingua magiara), da dove si ha una bella visuale della vecchia Buda: cioè l`esatto opposto di quello che vedevo ieri. In pochi passi si arriva in Piazza Roosevelt e da lì alla bellissima Piazza di Santo Stefano, patrono della città.
Scambio due parole con un signore giapponese, anche lui in viaggio in solitaria, che si rallegra tantissimo quando gli dico che sono italiana. Dopo uno scambio di informazioni su come ci si saluta in italiano e in giapponese ci salutiamo. Sayonara!
Con la metro arrivo nella piazza del Parlamento in perfetto orario: sono le undici ed è infatti consigliato arrivare almeno 20 minuti prima. Mostro il foglio della prenotazione ad un addetto e vado alla biglietteria: tutti i cittadini europei hanno diritto all´ingresso gratuito con visita nella loro lingua. Inizia la visita, assistiamo al cambio della guardia di fronte alla corona imperiale (simbolo dell`unità nazionale con potere giuridico), visitiamo la sala dell`Assemblea. La visita degli interni del Parlamento ci sta tutta visto che è gratuita, ma non è niente di eccezionale (a mio parere). Il meglio di sè il Parlamento lo dà da fuori: l’edificio è veramente meraviglioso.
50 minuti passano alla svelta: è già ora di pranzo. Pranzo in un ristorantino vicino all`ambasciata americana. I miei vicini di tavolo – italiani – fanno commenti sul piatto che ho ordinato. Io me la rido sotto i baffi, faccio finta di non capire e mi spaccio per straniera.
Ad un quarto alle tre eccoci di fronte al Palazzo dell`Opera (merita davvero una visita) per un altro tour guidato. Esco che sono quasi le 16 e vado veloce verso la Casa del Terrore, voglio visitarla prima che chiuda (alle 18).
La visita della Casa del terrore è un’esperienza forte che comunque va fatta per cercare di capire quella che è stata – fino a non molti anni fa – la storia di regime che ha conosciuto l`Ungheria, prima sotto il nazismo e poi sotto il Comunismo. Filmati storici, documenti dell`epoca, interviste ai sopravvissuti, reperti, fotografie: la visita è un vero e proprio tuffo nella storia ungherese.
Dopo la visita ai due piani di esposizione un inquietante ascensore scende lento nei sotterranei, tutto è buio, l`unica luce è quella del filmato in cui si accenna ai trattamenti inflitti ai condannati. Le porte dell`ascensore si aprono e ci si trova in mezzo alle ricostruzioni delle carceri e degli strumenti di tortura degli anni del terrore. Emblematica la sala in cui la divisa nazista e quella comunista si inter-cambiano su un unico piedistallo: in fin dei conti in quegli anni cambiò solo la divisa, solo i distintivi. Il terrore restò lo stesso.
Budapest è un viaggio imminente (spero) e ho trovato molto interessante questo post. Ho scoperto che devo evitare di andare alla casa del terrore, non credo che ce la farei. Un saluto
Ciao Tiziana, grazie! Budapest merita davvero, cis ono un sacco di cose da vedere e fare. La Casa del Terrore merita comunque una visita.. non perderti le terme!