Per la visita dei meravigliosi templi di Angkor mettete in conto come minimo 3-4 giorni. C’è davvero molto da vedere: se volete farlo con calma forse anche qualche giorno di più.
Per accedere ai templi è necessario acquistare un pass che consente l’accesso illimitato dalle 5.30 della mattina fino alle 5.30 della sera in base ai giorni da voi scelti: si paga 20 dollari per un giorno, 40 dollari per il pass cumulativo per 3 giorni o una settimana.
Il costo è sicuramente alto rispetto agli standard cambogiani ma sono assolutamente ben spesi. La spesa del biglietto consente anche il lavoro di recupero e restauro dei siti archeologici di Angkor, Patrimonio dell’Unesco.
La biglietteria si trova sulla strada per Angkor Wat. Il servizio è molto efficiente: guarda nella web-cam, say cheese ed ecco pronto il pass con fototessera! Al’ingresso ai templi il pass viene sempre controllato e chiesto, quindi ricordatevi di portarlo sempre con voi.
In quanto ad itinerari c’è davvero l’imbarazzo della scelta. In genere viene consigliato il Piccolo Circuito, che si snoda per 17 km, oppure il Grande Circuito (26 km).
Da non perdere assolutamente Angkor Thom, Angkor Wat, Ta Prohm e Banteay Srei. Per una visita approfondita prenotate una guida. Sono tante le guide cambogiane a disposizione dei turisti, parlanti inglese ma non solo – ho sentito guide cambogiane parlare spagnolo, francese, russo – infatti la nostra guida – il bravissimo Sarom – parlava italiano alla perfezione (non ricordo che abbia fatto errori).
Essere accompagnati da una guida cambogiana è essenziale per comprendere la mitologia e le rappresentazioni sacre induiste e buddiste. Solo così potrete distinguere Shiva da Vishnu o conoscere il significato dei Naga – il serpente mitologico a più teste – i Garuda – le figure metà uomo e metà uccello – o conoscere le gesta dei grandi sovrani dell’epoca Khmer.
Nei templi di Angkor elementi mitologici, storici e religiosi si fondono e si rincorrono ricreando scenari suggestivi. Per godervi il misticismo di questi luoghi così magici e zen lasciatevi anche trasportare dalle emozioni, perdetevi tra le rovine e i corridoi, ammirate i bassorilievi di Angkor e godetevi la vista sulla foresta circostante dall’alto della sua cima. Accendete un incenso a Buddha e concedetevi qualche attimo di silenzio e meditazione.
Come scrive Terzani:
Non è affatto indispensabile sapere che per i costruttori di questa immensa città-monumento ogni dettaglio aveva un preciso significato, che ogni pietra, ogni scultura, ogni cortile, ogni pinnacolo era un tassello nell’immenso mosaico che doveva raffigurar i vari mondi, compreso quello superiore adagiato attorno al mitico monte Meru. Non occorre essere buddisti per capire. Basta lasciarsi andare per sentire che ad Angkor in qualche modo si è già stati.
E ancora:
Angkor è uno dei pochi straordinari luoghi al mondo dinanzi ai quali ci si sente orgogliosi d’essere membri della razza umana.
Un’idea carina e alternativa per visitare la zona dei templi di Angkor è quella di noleggiare una bici. Le strade nei dintorni sono pianeggianti e in buone condizioni e potrete gustarvi la vostra visita in tutta tranquillità. La prossima volta lo farò anche io!
Se state organizzando un viaggio in Cambogia e volete qualche informazione chiedetemi pure! Vi aiuto con piacere 🙂
Ciao Claudia sono Francesca sto organizzando il viaggio in Cambogia volevo sapere se conosci qualche guida italiana che possa accompagnarci e guidarci ad Angor
Grazie infinite
Ciao Francesca,
conosco una guida cambogiana che parla italiano molto bene ed è bravissimo (oltre che preparatissimo). Se vuoi ti metto in contatto!
Ciao Claudia a novembre andrò da sola per un mese in Tailandia e Cambogia, dedicherò a Siem Reap 4 giorni (il pass lo farò per tre giorni visto che costa adesso 60 euro). Ti vorrei chiedere i contatti della tua guida che parla italiano e se hai qualche consiglio da darmi. Grazie il tuo blog è davvero interessante!
Ciao Laura! Dedicate 4 giorni ad Ankor è perfetto, c’è un sacco da vedere!
Scrivimi a info@travelstories.it che ti giro i contatti di Sarom
Salve Claudia,
Complimenti per il diario!Ad agosto,mio marito ed io,ci recheremo ad Angkor.Leggevo di una guida in italiano,Sarom.Ha per caso qualche indirizzo mail per contattarlo?Grazie per la collaborazione!
Elena Saccani
stupendo blog! mi metti in contatto con la guida?
Ma grazie, mi fa tanto piacere! 🙂
Scrivimi per email a info@travelstories.it e ti giro i suoi contatti!