La mia partenza per Bali si avvicina. In questo ultimo periodo mi sto documentando sulla mia meta imminente e ho cercato informazioni anche e soprattutto riguardanti la vita religiosa e spirituale di Bali, sicuramente l’aspetto più affascinante di quella che non a caso viene chiamata “l’isola degli dei“.
Uno dei principi fondamentali dell‘induismo è che l’universo ha una sua struttura ben precisa – le cose non accadono a caso ed è essenziale che si mantenga l’equilibrio tra l’ordine e il disordine.
Secondo gli induisti gli spiriti sono dappertutto e controllano la natura; questo è il motivo per cui vanno adorati regolarmente per mantenere l’ordine delle cose. Il popolo balinese si dedica a rituali e festeggiamenti vari per garantire che questo ordine venga mantenuto. Queste celebrazioni hanno un profondo significato e sono una parte essenziale della cultura balinese.
La popolazione balinese è al 92% induista, sull’isola ci sono circa 20.000 templi: un numero considerevole se si considera che Bali è grande all’incirca come la Liguria.
L’induismo balinese ha delle regole precise e severe circa i templi e le cerimonie. Queste regole si rivolgono prevalentemente i requisiti dell’abbigliamento, ma non solo. Come ci si deve comportare in un tempio indù? Se anche voi come me non ne avete mai visitato uno, qui vi spiego le regole da rispettare.
1- Indossare sempre un sarong (un drappeggio di cotone o seta da indossare come gonna sia per uomini sia per donne) o un selandong (la sciarpa tradizionale). In molti templi sono a disposizione dei turisti in cambio di una piccola offerta.
2- Non camminare davanti alle persone che stanno pregando.
3- Non usare il flash o puntare la macchina fotografica verso il sacerdote o sedersi più in alto di lui (ad esempio non salire su un muretto per fare fotografie).
4- I visitatori che desiderano assistere ad una cerimonia di cremazione sono sempre ben accolti. Abbiate solo l’accortezza di stare in disparte e non intralciare i partecipanti.
5- Alle donne è vietato l’ingresso ai templi durante il ciclo mestruale o se sono incinte. Stessa cosa per chi presenta ferite aperte, è in lutto o ha appena partorito (in entrambi i casi devono essere trascorsi almeno 42 giorni).
Inoltre ricordatevi di: non toccare mai un balinese sulla testa (è considerata la sede dell’anima e quindi è sacra); porgere gli oggetti sempre con la mano destra (anche meglio se usate entrambe le mani); non parlare a qualcuno tenendo le mani sui fianchi (è considerato segno di disprezzo e aggressività).