Un viaggio a Bali non può prescindere da una tappa a Ubud. Tappa tra l’altro che potrebbe (e dovrebbe) protrarsi a lungo visto che a Ubud e nelle zone immediatamente vicine ci sono davvero un sacco di cose da fare e vedere per apprezzare e comprendere la vera Bali (che non troverete nel sud dell’isola).
Ubud è inoltre un’ottima base per escursioni in giornata nella zona orientale e meridionale dell’isola e anche per la visita alla zona dei laghi e dei vulcani.
Se volete conoscere la vera Bali, quindi, non potete non passare da qui. Se potete mettete in conto almeno una settimana da trascorrere a Ubud (leggi il mio itinerario di viaggio).
Ubud è facilmente percorribile e visitabile a piedi; è infatti una cittadina piccola che si snoda sostanzialmente intorno a tre vie: Raya Ubud Road, Monkey Forest Road e Hanoman Road. Cosa merita di essere visto? Cosa c’è da fare a Ubud? Ecco i miei suggerimenti.
1- Palazzo reale e templi
A mio parere una visita a Ubud non può che cominciare da qui. Il Palazzo Reale – tuttora residenza del sovrano di Ubud – si trova all’angolo tra Raya Ubud Road e Suweta Road. Le indicazioni ci sfuggono, tantè che dobbiamo chiedere ma finalmente eccoci: entriamo per la prima volta in un edificio balinese. Il complesso ha un’architettura relativamente sobria ma interessante. Ammirate con calma le statue del cortile esterno: questo posto è l’ideale per familiarizzare con l’architettura balinese. Il palazzo reale è adiacente a due templi: il Puri Saren Agung e il Pura Marajan Agung, il tempio privato della famiglia reale.
A poca distanza si trova anche il Pura Desa Ubud, il tempio principale della città (spesso però chiuso), e il Pura Taman Saraswati, un bellissimo tempio dedicato alla dea della saggezza e delle arti; l’ingresso è fiancheggiato da due vasche ammantate di fiori di loto: impossibile non essere presi dall’ispirazione di scattare una fotografia. Fate come noi: dopo una visita al tempio fermatevi a bere o mangiare qualcosa al Cafè Lotus: i suoi tavoli danno proprio sulle vasche del tempio e si respira un’atmosfera rilassatissima.
Come forse avrete intuito “pura” in balinese significa “tempio”. In ogni villaggio o città balinese ci sono tre tipi di templi: il Pura Desa (il tempio del villaggio, dedicato a Brahma), il Pura Pusa (il tempio del centro, dedicato a Vishnu) e il Pura Dalam (il tempio dei morti, in onore di Shiva). Contando che a Bali ci sono oltre 20.000 templi, è molto probabile che durante il vostro soggiorno ne vedrete diversi quindi prendere un pò di dimestichezza con questi termini è un must.
2 – Prendere una lezione di cucina balinese
Decidiamo di fermarci per pranzo al Bumbu Bali e ci accorgiamo che è in corso una lezione di cucina: peccato non avere tempo, perchè sembra molto interessante! A Ubud sono diversi i ristoranti che organizzano corsi di cucina e stanno riscuotendo sempre maggiore interesse tra i turisti. Le lezioni iniziano in genere la mattina presto con una visita al mercato, dove vengono illustrate le diverse specie di frutta e verdura locale, per poi passare alla realizzazione e spiegazione dei piatti e infine terminano con la degustazione dei piatti cucinati.
Un avvertimento sul cibo: se chiedete al cameriere se quel tale piatto è piccante e vi viene risposto di no, andateci cauti comunque… La cucina balinese è parecchio speziata e piccante (ma dopo qualche giorno vi abituerete e imparerete ad apprezzarla). Se non siete amanti della cucina sappiate che a Ubud si possono seguire anche corsi di batik, di disegno, intaglio del legno e percussioni. Ce n’è davvero per tutti i gusti!
3 – Gallerie e musei d’arte
Ubud è il cuore artistico di Bali: la città ha numerose gallerie d’arte e musei. Se volete sapere di più sulla storia e arte balinese, una visita al museo Puri Lukisan è più che dovuta. In tre padiglioni di mostre permanenti (più uno di mostre temporanee) è raccolto il meglio delle scuole artistiche balinesi. Troverete opere antiche ed esempi di pittura classica balinese ma anche opere realizzate da artisti occidentali che negli anni ’30 del XX secolo diedero un grosso impulso alla fioritura dell’arte balinese (come Walter Spies).
Una tappa obbligata è anche il Neka Art Museum, una galleria creata dal collezionista e mercante d’arte Suteja Neka, dove si possono ammirare diversi stili pittorici e anche fotografie in bianco e nero della Bali degli anni ’30 e ’40 e l’Agung Rai Museum of Art, che include anche uno spazio espositivo con opere di Spies. A Ubud troverete gallerie d’arte ovunque. Se state pensando di comprarvi un quadro in tipico stile balinese.. siete nel posto giusto (ricordatevi che si usa contrattare).
4 – Massaggi e spa
Ubud è piena di spa e centri benessere: non potete sottrarvi al piacere di un massaggio tipico balinese (sappiate comunque che il massaggio balinese non è molto rilassante; la digitopressione la fa da padrona). Molti hotel e resort di lusso hanno una propria spa, ma in genere è possibile comunque accedervi anche se non si è clienti. Il top a Ubud è sicuramente il Bali Botanica Day Spa.Troppo fuori dalla città? Non è un problema: vi vengono a prendere. In centro a Ubud meritano assolutamente anche il Nur Salon e il Kayma.
http://www.balibotanica.com/ |
5 – Fare yoga e mangiare vegetariano
Come probabilmente saprete, Bali è da sempre una meta molto zen e decisamente hippy. Non è quindi difficile trovare ristoranti che offrono piatti vegetariani e vegani o addirittura ristoranti completamente vegetariani, come il Bali Buddha. Leggermente defilato dal centro della città, questo locale è un must se siete amanti della cucina vegetariana, vegana o organica (c’è anche un piccolo shop di prodotti biologici). L’ambiente è molto carino ed economico (sicuramente resterete stupiti al momento di pagare, proprio come noi).
Non mancate di dare un’occhiata alla bacheca del locale: è una fonte inesauribile di annunci e segnalazioni di eventi e attività in programma in città. Non mancano le segnalazioni dei corsi di yoga. Il centro per antonomasia dello yoga a Ubud è lo Yoga Barn: offre un’ampia gamma di corsi di yoga, pilates, danza e discipline legate al benessere psicofisico. I gestori sono gli organizzatori del Bali Spirit Festival, che si tiene tutti gli anni ad aprile.
http://www.theyogabarn.com |
E occhio a…
… fare una passeggiata in bici tra le risaie
Se avete visto Eat, pray, love non possono non esservi rimaste in mente le immagini di Julia Roberts in bicicletta tra le risaie: un giro in bici era tra le primissime cose che avevamo in mente di fare appena arrivate a Ubud. E l’abbiamo fatto ma… Il paesaggio è davvero bello e una passeggiata merita assolutamente, inoltre i negozi dove affittare biciclette non mancano ma.. attenzione perchè potreste trovarvi a fare delle salite non da poco. La zona di Ubud non è pianeggiante e i sali e scendi sono notevoli.
… fotografare le scimmie nella Monkey Forest
Tutti i turisti a Ubud visitano – giustamente – la Monkey Forest. Occhio però ai numerosi macachi che la popolano: non sempre sono amichevoli, anzi, potrebbero sgraffignarvi qualcosa senza che abbiate il tempo di reagire. Venditori ambulanti vendono banane e cibo da dare alle scimmie: volete essere fotografati con un macaco sulla spalla? Io onestamente mi sento di sconsigliarlo.
..e a camminare per Ubud!
E infine un suggerimento importante prima di perlustrare Ubud: occhio ai marciapiedi! Spesso e volentieri si possono trovare buche e vere e proprie voragini, per non parlare di cantieri e lavori in corso oppure animali di natura non ben definita (a noi è capitato di imbatterci in un serpentone che strisciava sulla strada… quindi occhio, la fauna non è esattamente come quella italiana..). La prima regola che ho imparato ad Ubud è stata: guarda dove metti i piedi!
E per dormire?
Qui i miei consigli sui posti dove dormire a Bali.
Noi a Ubud abbiamo comprato le bomboniere per il nostro matrimonio! Delle scalonie in legno intarsiate a mano….
Io adoro le scimmie, ma confermo che queste non hanno paura di niente…hanno anche tubato il sacchetto di banane che mio marito aveva in tasca!!!
Ma dai, che belle le bomboniere made in Bali, bellissima cosa! Le scimmie della Monkey Foresta sono terribili, io le ho viste rubare anche un pacchetto di sigarette. Pazzesche!
Bellissimo articolo! Ora predno informazioni anche su Ubud, poi ti faccio sapere la mia decisione finale 😉
Grazie Eli! 🙂 Certo, tienimi aggiornata!
che meraviglia! quasi quasi ci posso fare un pensierino per settembre! bel post complimenti :))
Ma grazie Andrea! Mi fa piacere ti sia piaciuto. In effetti l'ho scritto poco dopo essere tornata da Bali ed ero molto ispirata 🙂 La zona di Ubud è davvero uno spettacolo. Di arte, natura, misticismo.. per capire la vera bali bisogna andare lì. Stai pensando di andare a Bali quindi?
Ciao Claudia, siamo una coppia di Bergamo in procinto di partire x Bali, pensi sia possibile incontrarci entro breve x fare due chiacchiere? Noi partiremo a fine mese. Ciao e grazie in anticipo! Paolo e Arianna
Ciao Paolo, ciao Arianna! Grazie per avermi scritto. Si può fare, Contattatemi via mail all'indirizzo clamore79@gmail.com. a presto!
Ciao, volevo avere una informazione circa il giro in bici tra le risaie…. è possibile affittare una bici e andare per conto nostro oppure è obbligatorio prendere una guida/tour?
Grazie mille 🙂
Ciao!
Certo che è possibile! Io stessa ho noleggiato una bici in centro a Ubud e mi sono avventurata tra le risaie.. non serve neanche andare lontano, già appena fuori Ubud ci sono dei bei percorsi da fare.
SONO OBBLIGATORI PANTALONI LUNGHI NEL GIRO DEI TEMPLI??
Ciao Greta!
sì, per entrare nei templi si devono avere ginocchia e spalle coperte. Nella maggior parte dei templi danno ai turisti dei “sarong” per coprirsi le gambe, in alternativa puoi portarti dietro uno scialle ampio e coprente da metterti prima di entrare in un tempio 🙂