Dopo aver esplorato la zona di Ubud e la zona centrale e orientale dell’isola, la tappa successiva del nostro viaggio a Bali è stata la zona nord-occidentale. Lasciata – a malincuore – Ubud ci siamo dirette verso nord: destinazione Pemuteran, una tranquilla e sonnacchiosa cittadina sulla costa settentrionale.
Una Bali diversa e poco turistica che non ti aspetteresti.
La distanza Ubud-Pemuteran può essere coperta in circa 4 ore di macchina. Noi, durante il tragitto, abbiamo approfittato per visitare la zona dei laghi gemelli (il Danau Tamblingan e il Danau Buryan) e la zona di Munduk. Se siete amanti della natura e del trekking, siete nel posto giusto!
Questa zona è davvero spettacolare: la vegetazione è lussureggiante e verdissima, è possibile fare escursioni tra foreste, cascate (qui si trovano le famose cascate di Git Git ma ce ne sono anche molte altre) e corsi d’acqua.
La prima città costiera che si incontra in direzione nord è Singaraja, seconda città di Bali in ordine di grandezza e capoluogo della provincia settentrionale. Seguendo la strada costiera si arriva a Lovina. Noi abbiamo proseguito fino a Pemuteran, tappa successiva del nostro viaggio e base per l’esplorazione della zona nord-occidentale di Bali.
Arrivati sulla costa ci si accorge fin da subito di essere in una realtà completamente diversa: la vegetazione qui si fa più brulla, meno lussureggiante, il clima è cambiato (fa molto più caldo) e si cominciano ad intravedere delle moschee (molto probabilmente l’influenza di Java comincia a farsi sentire). Questa è una zona frequentata da pochi turisti, attratti dalla possibilità di fare del buon snorkeling e diving (Pulau Menjangan è considerato il posto migliore per lo snorkeling a Bali) e fare trekking nel Bali Barat national Park, l’unico parco nazionale dell’isola.
Intorno all’isoletta (disabitata) di Pulau Menjangan ci sono una decina di siti raccomandati a tutti gli amanti di diving (adatti anche per i sub principianti perché tutti vicini alla riva). C’è una grande varietà di pesci (tra cui pesci pappagallo e pagliaccio, mante, squali balena), grotte e in genere un’ottima visibilità. I sub più esperti possono avventurarsi alla ricerca dell’Anker Wreck, una misteriosa nave affondata incagliata nel fondale marino.
Noi abbiamo optato per l’escursione a piedi nel Bali Barat National Park, l’unica area protetta di Bali, che occupa una vasta area nella zona nord-occidentale dell’isola. Qui è possibile fare escursioni a piedi sotto la guida del personale del parco.
In genere si parte la mattina molto presto da Labuahan Lalang e in un paio di ore si visitano la distese di mangrovie e la foresta. Qui crescono oltre 200 specie di piante (lo sapevate che nell’emisfero australe anche le liane si arrampicano in senso antiorario?) e si trovano svariate specie di uccelli, oltre che scimmie nere, entelli e macachi, cervi, iguane e serpenti (se volete vedere qualche animale dovete però andare molto presto la mattina o nel tardo pomeriggio). Non aspettatevi la classica giungla fitta e impervia: questa non è una foresta fluviale. Un tempo qui c’era anche la tigre; l’ultimo esemplare fu avvistato – e purtroppo anche ammazzato – nel 1937.
Tutti gli hotel e i resort di Pemuteran organizzano escursioni al parco o uscite in barca di snorkeling, quindi non è un problema organizzarle. Sappiate però che Pemuteran è davvero una località tranquilla: la sera non avrete praticamente nulla da fare. I resort e gli hotel sono direttamente sulla spiaggia o immediatamente alle sue spalle, non c’è un vero centro e non c’è neanche la possibilità di fare una passeggiata (qui non esistono marciapiedi).
Ma anche questa è Bali e sono contenta di averla vista: andare a spulciare i posti meno turistici e frequentati è la mia passione.