Candelo è un borgo dai tanti primati, cosa che ho potuto scoprire con il blog-tour Natale al Ricetto di Candelo. Oltre ad essere annoverato tra i borghi più belli d’Italia (appartiene all’associazione ANCI ed è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano), è uno dei ricetti in assoluto meglio conservati.
Il centro storico di Candelo è infatti famoso prima di tutto per il suo antico ricetto, la fortificazione medievale costruita all’interno del borgo per proteggere le derrate alimentari del signore locale o degli abitanti. In caso di attacchi dall’esterno il ricetto veniva utilizzato anche come rifugio da parte della popolazione.
Ma la particolarità di Candelo non finisce qui. All’interno del ricetto, tra le sue cellule – come vengono chiamati gli edifici che lo costituiscono – ci sono le botteghe di diversi e raffinati artisti locali che hanno deciso di stabilire lì i loro atelier.
Così, passeggiando tra le rue del ricetto, ci è capitato di imbatterci nella bottega di Guido Antoniotti, grande appassionato di musica popolare, che realizza originali fischietti in terracotta, osso, pietra e legno. Ma non solo. Guido riadatta oggetti di uso quotidiano e li trasforma in insoliti e inaspettati strumenti musicali. Quindi non stupitevi se lo trovate a suonar una scopa, una paletta o qualche altro oggetto non meglio identificato. Essere artisti significa anche questo.
Fai qualche passo e ti trovi in una bottega se si vuole ancora più insolita: quello di Sergio Verna, anche lui biellese, fervido conoscitore di storia longobarda e liutaio specializzato nella creazione di ghironde, strumenti musicali a corde di origine medievale. Impossibile non farsi ammaliare da un personaggio come Sergio. Se passate a trovarlo, sappiate che uscirete dalla sua bottega con una gran voglia di saperne di più di storia antica (soprattutto longobarda).
Al ricetto di Candelo non ci si annoia e non finisce di restare ammaliati. Come ad esempio quando entri da Aracnetrama, un atelier di tessuti realizzati al telaio da Paola Masarati, da sempre appassionata di arti e antichi mestieri. E così impariamo che, oltre a lana, canapa e lino, si possono tessere anche ginestra, ortica e filati ricavati dal latte e dalla soia.
Ma non è finita. Al ricetto di Candelo c’è chi dipinge su pietra, legno e ceramica, chi realizza manufatti di feltro, dipinge su seta, lavora la terracotta, realizza mosaici.. e chi più ne ha più ne metta. Se volete saperne di più sugli artigiani del ricetto di Candelo trovate informazioni dettagliate qui.