Oggi è giovedì 20 marzo 2014. Tra meno di mezz’ora, per l’esattezza alle ore 17.57, avrà ufficialmente inizio la primavera. Ho appena deciso che questa primavera voglio vivermela appieno, godermi ogni singolo attimo di sole e fare vita all’aria aperta a più non posso (che grazie all’inverno mite sto già facendo da un po’).
Comincio quindi dedicando alla mia amata primavera un post. Mi sembra il minimo. Glielo devo.
Ho scoperto per caso, imbattendomi in questo bellissimo articolo, che il 20 marzo è anche la Giornata Mondiale della Felicità. Secondo me non è un caso che le due cose coincidano. Primavera e felicità vanno a braccetto. Gli effetti benefici sull’umore dei tepori primaverili, delle giornate che si allungano, della vita che finalmente si può fare all’aria aperta, è – oserei dire – scientificamente dimostrato.
Adesso che ci penso, nella mia cucina c’è appeso un piccolo “manifesto della felicità”, una targhetta che mi è stata regalata un paio di anni fa, apparentemente insulsa ma invece molto apprezzata. Sarà banale, sarà scontato, ma secondo me non dobbiamo mai perdere di vista la nostra felicità personale, o quanto meno lo sforzo del suo conseguimento.
Le 7 regole della felicità
1- L’atteggiamento
Sono i nostri pensieri a renderci felici e non le circostanze della vita o quello che ci succede esternamente. La felicità non dipende da qualcun’altro o da qualcosa, dipende da noi. Dobbiamo saper controllare i nostri pensieri per poter controllare anche la nostra felicità.
2 – Il corpo
Dobbiamo trattare bene il nostro corpo e volergli bene: mangiare cibi sani, fare sport (basta anche solo una camminata al giorno), fare vita all’aria aperta (la mancanza di luce può causare la depressione).
3 – L’attimo
Dobbiamo vivere il presente. Non dobbiamo struggerci per eventi legati al passato, che in quanto “passato” oramai non si può recuperare, ma nemmeno angustiarci per il futuro, perché non è ancora scritto. Carpe diem! La vita è adesso, in questo momento e in fondo ogni nuovo giorno è un nuovo inizio.
4 – Gli scopi
Avere uno scopo, un obbiettivo, un sogno da realizzare: è essenziale perché è ciò che ci aiuta ad alzarci dal letto la mattina e ci dà la carica. Gli scopi rendono più facili i momenti difficili e più piacevoli i momenti belli.
5 – L’umorismo
L’umorismo allevia lo stress e crea felicità, in noi e negli altri. Anche se può sembrare difficile, si può trovare il lato comico in ogni cosa, ci vuole solo un pò di esercizio. L’umorismo vale anche per noi stessi: un pò di autoironia è sempre un valido aiuto.
6 – Il perdono
Il perdono ci apre alla felicità. Dobbiamo imparare a perdonare noi stessi e gli altri: capita a tutti di sbagliare. Una preghiera Sioux dice: “O grande Spirito, fa che io non giudichi un uomo prima di aver camminato per due settimane nei suoi mocassini“.
7 – Il dare
La felicità non sta nel possedere o ottenere qualcosa per se stessi, ma nel condividere e nel dare. Più gioia e felicità offri agli altri, più ne riceverai.
8 – Il viaggio
Io dico di aggiungere un’ottava regola della felicità proponendo “Viaggio”. Viaggiare fa bene sotto tutti i punti di vista: ci fa crescere, imparare, conoscere, dà forma alla nostra mente, ci regala apertura mentale, ci insegna spirito di adattamento, rispetto e serenità mentale.
La primavera è il mio momento d’oro per viaggiare. La carica e la voglia di fare che mi dà la primavera mi porta inevitabilmente a cercare nuove mete da esplorare. Così tra due settimane prendo un treno e parto.