Il passato coloniale africano e lo sfruttamento da parte delle potenze europee della grande madreterra africana è una delle pagine più tristi della storia del genere umano. Ma se proprio devo trovare un aspetto positivo (uno dei pochi) in tutto questo, è interessante il vivace cosmopolitismo che si è venuto a creare in alcune città africane.
La commistione di cultura europea e tradizioni ancestrali africane, l’intreccio dei popoli e degli stili ha portato a uno spiccato cosmopolitismo soprattutto in alcune città d’Africa, facendole diventare alcune delle più affascinanti al mondo. Dall’Africa pre-sahariana all’Africa nera, passando per l’Africa occidentale, sono queste le città più cosmopolite e interessanti del continente africano.
Marrakech
Se devo pensare ad un aggettivo da associarle, la prima cosa che mi viene in mente è “affascinante”. E non sono l’unica a pensarlo. Marrakech è ormai una meta internazionale frequentatissima, che si è guadagnata un posto nella top ten delle più trendy.
Antichi riad trasformati in strutture per i turisti, incantatori di serpenti, venditori di tappeti, un suq intricatissimo e vivace, colorato, profumato. I motivi per cui restare affascinati da Marrakech sono tanti. Uno per tutti la sua piazza-simbolo: Djema el Fnaa, una piazza pazzesca, un piccolo grande ombelico del mondo.
Dakar
Colonizzato da portoghesi, olandesi e francesi, il Senegal è uno dei paesi propulsori e più moderni dell’Africa. La sua capitale, Dakar, è un centro culturale molto vivo, sede di università, centri di ricerca, gallerie d’arte, musei e spazi culturali che ospitano anche la Biennale di arte africana contemporanea. La maggior parte degli artisti senegalesi vive qui.
Dakar è inoltre il centro di un’industria cinematografica apprezzata in tutto il mondo, ed è molto legata alla musica. In città sono tanti i locali in cui si balla e si suona fino a tarda notte, tra cui anche quelli di Youssou N’Dour, cantante noto anche sulla scena internazionale e creatore di un genere di musica popolare senegalese noto come mbalax, e Thione Seck.
Alessandria d’Egitto
Da qui sono passati Alessandro Magno (suo fondatore), Archimede, Euclide, Giulio Cesare e Cleopatra, Napoleone. Forse per la sua posizione (affacciata sul mare Mediterraneo) o per il suo amore per la storia e la letteratura.
Essendo stata la seconda città più importante della storia dopo Roma si fa presto a capire perché. Si dice che la sua biblioteca fosse la più grande del mondo. Quella attuale, costruita nel 2002, dovrebbe poter accogliere 5 milioni di libri.
Libreville
Capitale amministrativa e politica del piccolo stato del Gabon, Libreville ha una storia molto recente e felice: fu fondata nel 1843 dagli schiavi liberati (il suo nome in francese significa “città libera”). In effetti è una città africana molto anomala: tra hotel di lusso che spuntano come funghi, spiagge baciate dall’Oceano Atlantico e negozi alla moda sembra più Miami che una capitale africana. Anche i prezzi sono molto cosmopoliti: Libreville è una delle città più care al mondo.
Accra
Sulla costa atlantica si trova anche Accra, la capitale del Ghana. Nata come centro di commercio con i portoghesi, che vi costruirono un forte, seguiti poi da svedesi, olandesi, francesi, britannici e danesi. Oggi è una città con più di 1 milione e mezzo di abitanti e sulle sue spiagge i Dj suonano musica reggae mentre si beve Guinness e si mangiano banane fritte con sale, zenzero e pepe.
Kampala
Uscita rovinosamente dagli anni di guerra civile e dalla tirannia del generale Idi Amin, oggi la capitale ugandese è in rapida ripresa ed è un centro molto cosmopolita. La sua università, la Makerere University, è una delle migliori di tutta l’Africa. Kampala è nota per la sua vivace vita notturna, animata dagli universitari, e per il suo casinò.
Windhoek
La capitale della Namibia, Windhoek, è un piccolo e curioso avamposto di cultura tedesca in Africa. Così può succedere di trovarsi a mangiare una autentica schnitzel e bere boccali di birra come se si fosse all’Oktober Fest. Già nel 1928 aveva strade asfaltate: inutile dire che Windhoek è molto diversa dalle altre capitali africane.
Maputo
Una visita a Maputo è vivamente consigliata se si capita a passare dal Mozambico meridionale. I ritmi tropicali e il passato coloniale portoghese: il risultato è una città interessante e spensierata. Di giorno si va in un caffè all’aperto, la sera si mangia scampi sulla spiaggia e si va ad ascoltare musica jazz o salsa. La cultura portoghese che incontra l’africanità: il risultato è fascino puro.
Wow!!! Affascinanti!! Quella che mi ispira di più, così ad occhio e croce, è Dakar. Tra l'altro ho letto e sentito dire che il Senegal sia bellissimo, la gente molto disponibile e non ha un costo eccessivo. 🙂
Ciao Federico! Anche io dovendo scegliere punterei su Dakar. A quanto pare c'è un notevole fermento culturale. Sicuramente è tra le città africane più all'avanguardia e anche il resto del paese è allettante 🙂