C’è una Bergamo misteriosa intorno a cui aleggiano leggende e misteri, ricordi e memorie storiche, che ancora oggi si possono scoprire. Leggende e storie che vale la pena scoprire e lasciarsi raccontare, a maggior ragione se si tratta della propria città.
Finalmente ho preso parte al Tour del Mistero, un percorso guidato a piedi, organizzato dal Gruppo Archeologico Bergamasco, attraverso le storie e le leggende di Bergamo Alta. Dico “finalmente” perché io non ci avevo ancora preso parte nonostante il Tour del Mistero esista dal 1992, ma ogni anno viene riproposto in veste nuova e con un diverso filo conduttore.
Il filo conduttore di quest’anno è quello delle donne che hanno lasciato un segno nella storia della città, da Tisbe Martinengo, moglie del famoso condottiere Bartolomeo Colleoni, a Paolina Secco Suardo, contessa e grande letterata (anche Voltaire le rivolse parole di apprezzamento), passando per Alba Coralli, moglie del patriota bergamasco Gabriele Camozzi, con cui condivise ideali e passione politica, fino alla “Sbarufuna“, storico personaggio dei postriboli di Città Alta.
Guida del tour e valore aggiunto della serata è Paolo Moschini, personaggio estroso ed esperto (si definisce ”Facitore di Sogni”) che ci ha accompagnato in un itinerario insolito ed interessante attraverso Città Alta, raccontandoci dettagli storici della città e facendoci notare dettagli eloquenti, davanti a cui siamo passati migliaia di volte ma che non abbiamo mai saputo cogliere.
Durante il tour (che dura due ore abbondanti) hanno fatto incursione Tisbe in persona, ma anche la contessa Paolina Secco Suardo, Lorenzo Mascheroni, Alba Coralli e Gabriele Camozzi (ma non solo), interpretati da un gruppo di validissimi attori.
Il nostro itinerario attraverso la Bergamo alta segreta è partito dalla Casa della Guardia, normalmente chiusa al pubblico, luogo di guardia e di controllo della Porta di Sant’Alessandro, una delle quattro porte di accesso alla città. Punto vitale perché proprio da qui passava l’acquedotto che portava l’acqua all’interno della città fortificata.
Lasciato Colle Aperto, ci siamo spostati su Viale delle Mura, dove sono ancora visibili gli ingressi di quelle che dovevano essere botteghe in epoca romana. Non lontano sorgevano due cisterne romane.
L’opera di costruzione delle Mura Venete, nel XVI secolo, ad opera del Conte Sforza Pallavicino, comportò la demolizione di numerosi edifici, cascine e chiese (si dice che ne vennero distrutte 24 e che il Conte venne per questo scomunicato). Le Mura erano costituite da 14 baluardi, 2 piattaforme, 32 garitte (di cui ne è rimasta solo una), 100 aperture per bocche da fuoco, due polveriere, 4 porte (Sant’Agostino, San Giacomo, Sant’Alessandro e San Lorenzo, ora intitolata a Giuseppe Garibaldi). A tutto questo c’è da aggiungere una miriade di sortite, vani sotterranei e passaggi militari di cui, in parte, si è persa la memoria, collegati tra loro tramite un imprecisato numero di cunicoli.
Sulle mura sono da pochi anni aperte al pubblico le Cannoniere di San Giovanni, tappa successiva del nostro tour, utilizzate come alloggiamento per l’artiglieria e le munizioni e punto di controllo (visitabili il venerdì e lunedì dalle 14 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18).
Da qui siamo saliti poi verso il Seminario, percorrendo il Vicolo delle Mura di Santa Grata, dove c’è ancora un monastero di monache benedettine, e abbiamo percorso Via dell’Arena, passaggio storico spesso evitato dai pedoni che preferiscono la più affollata via Colleoni. Qui si trova il Palazzo della MIA, la Fondazione della Misericordia Maggiore (esistente dal 1200), Casa Angelini, il palazzo del Forno, la cappella vescovile di Santa Croce, fino a Santa Maria Maggiore, il campanile, l’ateneo e la cisterna sottostante, piazza Rosate con il liceo classico Sarpi.
Da Piazza Padre Reginaldo Giuliani abbiamo fatto tappa a Piazza Terzi, dove si trova Palazzo Terzi, uno degli edifici Patrizi più importanti di Bergamo, con i suoi giardini pensili e con notevoli opere artistiche al suo interno.
Abbiamo proseguito in via Gaetano Donizetti, via di palazzi signorili e dimore storiche, dove morì, nel 1848, il grande compositore e operista Donizetti.
Da Piazza Mercato delle Scarpe siamo saliti lungo via Porta Dipinta, con le sue caratteristiche “Porte dei morti”: prima di far uscire un morto, venivano abbattute delle pareti per creare porte ad hoc che venivano subito dopo rimurate.
Il nostro tour si è concluso alla Rocca, la fortezza della città, costruita nel 1300, alla cui base, avvolta dal buio e dalla trascuratezza, abbiamo visto i segni di un’antica strada romana.
Il Tour del Mistero continua anche nel mese di agosto e di settembre, ogni venerdì, con partenza alle 21.15 da Colle Aperto. Il tour costa 13 euro.8 euro per i ragazzi dagli 8 ai 18 anni, per gli over 65 e per chi festeggia l’onomastico, gratuito per i bambini e per chi festeggia il compleanno.
Per informazioni e iscrizioni (obbligatorie):
“G.A.B.”
Tel.: 035/262565 – 035/0601917
e-mail: paolomoschini@virgilio.it
http://www.gruppoarcheologicobergamasco.org