Fare la crociera sul Bosforo a Istanbul è un grande classico ed è un’esperienza che consiglio a tutti (la si può fare anche con i traghetti pubblici, non necessariamente con crociere organizzate): navigare fino a intravedere il Mar Nero, costeggiando la costa europea da un lato e la costa asiatica dall’altro è davvero emozionante. Fa un certo effetto sapere di trovarsi a cavallo tra due continenti.
Forse non tutti sanno però che a Istanbul c’è la possibilità di fare anche un’altra crociera, non meno affascinante e interessante di quella sul Bosforo. Sto parlando della crociera sul Corno d’Oro, il profondo estuario che divide in due la città, nella parte europea di Istanbul.
Lungo 7 km, con la sua lunga forma arcuata (da cui il nome), il Corno d’Oro separava Bisanzio da Galata, l’antica colonia genovese, oggi corrispondente al distretto di Beyoglou. Dalla Torre di Galata una grossa catena, che veniva tirata fino a Bisanzio, impediva l’ingresso nel Corno d’Oro.
Il modo migliore per godersi la navigazione sul Corno d’Oro è quello di prendere un traghetto dal molo di Kadıköy o di Eminönü. I traghetti partono circa ogni mezzora; in mezzora il traghetto attraversa il lembo d’acqua tra le due sponde europee della città fino ad arrivare a Eyüp, alla fine dell’estuario, una zona della città poco esplorata dai turisti, ma che a me è piaciuta moltissimo.
Non lontano dal molo, in pochi minuti a piedi, si raggiunge la moschea di Eyüp Sultan, cuore di questa zona della città. La moschea (oltre a essere bellissima) è uno dei centri religiosi più importanti della Turchia, considerata la quarta moschea più importante di tutto il mondo islamico, dopo la Mecca, Medina e Gerusalemme. Il complesso sorge infatti dove si ritiene sia sepolto Ayoub al-Ansari, amico fidato del profeta Maometto.
La moschea, come tutte le moschee di Istanbul, è accessibile anche ai non musulmani (fuori dagli orari di preghiera) e data la sua importanza è molto frequentata dai fedeli. Non è quindi difficile imbattersi in fedeli in pellegrinaggio e cerimonie religiose. Visitandola io mi sono imbattuta nella festa per la circoncisione ed è stato davvero interessante assistere ai festeggiamenti. Ovunque una grande aria di festa: tantissima gente, bancarelle, venditori ambulanti. Qua e là tra la folla facevano capolino i festeggiati: dei bambini (maschi) vestiti di tutto punto come dei principini, poi portati in corteo tra macchine strombazzanti, con i bambini che salutavano dal finestrino come star.
Dalla moschea di Eyüp Sultan si prende la strada che risale la collina e conduce fino al Pierre Loti Cafè, un ufficiale di marina francese che scrisse diversi romanzi ispirati ai suoi viaggi e che amava particolarmente venire qui. Capire il perché è fin troppo facile: dall’alto del colle si ha una vista splendida su tutto il Corno d’Oro e sulla città.
Assolutamente d’obbligo fermarsi nel baretto con i tavoli all’aperto per pranzo o anche solo per bere un tè. All’interno del Caffè c’è anche un bel negozio che vende souvenir di gusto. Assolutamente consigliato entrarci, anche solo per sbirciare gli interni di questo locale ottocentesco: tutto sembra essere stato lasciato come un tempo.
Riscendendo la collina si passa attraverso l’Eyüp Sultan Mezarligi, il cimitero del Grande Eyüp dove sono seppelliti anche personaggi illustri.
Se non avete voglia di risalire a piedi la collina (ci vogliono circa 10-15 minuti), sappiate che la collina del Pierre Loti Cafè è raggiungibile anche con la teleferica, in funzione dalla 8 alle 22, direttamente dal porto di Eyüp.