Metti un tranquillo weekend di autunno, la voglia di una gita non troppo lontano da casa, a godersi in tutta calma un autunno che regala ancora mitezza e caldi raggi di sole. Aggiungi una location che sa di poesia e di charme e il gioco è fatto.
Sto parlando del Lago di Como, una meta che ultimamente si sta facendo largo nel mio cuore (un tempo non era così). Sarà che crescendo si diventa più saggi e si impara ad apprezzare di più la bellezza poetica e struggente dei panorami, la tranquillità e la pacatezza dei piccoli borghi, il fascino dei trascorsi storici. Fatto sta che ultimamente sto capitando spesso sul Lago di Como ed ogni volta è una grande scoperta.
Da brava lombarda sono forse già abituata e predisposta ad apprezzare le bellezze del lago – io dico sempre che la Lombardia è un po’ il Lake District italiano – ma sono sempre sinceramente dispiaciuta quando molto italiani bollano i laghi come tristi o “roba da pensionati”. Ok, il lago non è il mare, ma non si deve fare un confronto. Perché il lago è qualcosa di diverso.
Bisognerebbe concedersi l’opportunità di conoscere da vicino i laghi e dare loro una possibilità di presentarsi e fare breccia nel nostro cuore. Nella maggior parte dei casi succede proprio così: le persone restano sempre piacevolmente stupite.
Il Lago di Como è l’ideale per cominciare un approccio al lago, magari partendo dalla città di Como.
Como è il punto di partenza ideale perché è il centro più importante, ci sono corse frequenti dei battelli con i quali raggiungere tutte le località più suggestive del lago. Ma non solo.
Como è una città piacevolissima. Oltre al bel lungolago, al porto turistico e alle sue famose ville, al suo interno, tra vicoli e quartieri di origine medievale, ci sono gioielli architettonici tutti da scoprire, palazzi storici e grandi torri di vedetta e atmosfere di altri tempi.
Il centro storico
La visita a Como può cominciare tranquillamente da Piazza Cavour, antistante il lungolago; da qui ci si inoltra nel centro storico per raggiungere la Piazza del Duomo, con la bellissima cattedrale dal cupolone verde che spicca già in lontananza e il Broletto, l’antico municipio. Le mura di epoca medievale sono ancora bene conservate, così come le torri di guardia (Porta Torre, la torre di Porta Vittoria, Torre Gattoni, San Vitale).
Si respira aria di altri tempi in Via Muralto, tra antiche botteghe e botteghe artigiane, negozi vintage e boutique dedicate a quello che uno dei massimi vanti di Como: la seta (da sempre l’industria della seta nel comasco è una delle più importanti e apprezzate nel mondo).
Ma non finisce qui. A Como ci rivivono anche altri periodi storici. Ci sono i suoi palazzi razionalisti – la Casa del Fascio, il Monumento ai Caduti, l’Asilo Sant’Elia e il Novocomum – che sono unanimemente considerati autentici capolavori dell’arte razionalista. Ci sono le sue famose ville neoclassiche – dalla più celebre Villa Olmo a Villa Saporiti, Villa del Grumello – e c’è il Tempio Voltiano, un tempio-museo che custodisce cimeli appartenuti ad Alessandro Volta, il comasco più illustre.
Lasciando il centro cittadino e dirigendosi verso il lato orientale del lago parte una piacevolissima passeggiata che arriva fino a Villa Geno e alla sua caratteristica fontana sul lago: il posto ideale per una passeggiata romantica o per un bel tête-à-tête in compagnia del lago. Qui si incontra anche la stazione della funicolare di Brunate, un altro grande classico in città. La funicolare collega la città di Como al monte di Brunate, dove c’è un piccolo paese un tempo rinomata località di villeggiatura (ci sono molte ville liberty e in stile eclettico). Inutile dirlo, ma il panorama che si vede dall’alo del monte, che sovrasta il lago, è bellissimo.
Il Chilometro della Conoscenza
Dirigendosi invece a sinistra rispetto al centro cittadino è possibile fare una lunga passeggiata lungo il lago costeggiando la sponda occidentale. Lungo il percorso, lungo circa 3 km, si passa accanto al Monumento ai Caduti e al Tempio Voltiano, l’aeroclub e Villa Saporiti, Villa Olmo e il suo grande parco cittadino. Da qui è possibile spingersi anche quasi fino a Cernobbio.
Qui da non perdere è il Chilometro della Conoscenza, un piacevolissimo percorso nel verde, inaugurato recentemente, che si snoda attraverso le ville e i parchi del circondario (per ora aperto solo la domenica). Il Chilometro della Conoscenza è un percorso culturale di valorizzazione della storia e del paesaggio che si snoda a partire dal parco di Villa Olmo e attraverso ponti e sentieri conduce fino a Villa del Grumello, con le sue splendide serre e giardini, e fino al complesso di Villa Sucota, oggi sede della Fondazione Ratti. Il percorso regala splendidi scorci sulla città e sul lago.
Il giro in battello
Una volta visitata Como la scelta non può non ripiegare sul giro in battello, un classico che però si rivela sempre una scelta azzeccata. Da Como è possibile raggiungere tutte le maggiori località del lago. Può essere utile sapere che c’è la possibilità di fare un biglietto circolare, un biglietto che consente di scendere e salire più volte dal battello lungo stazioni intermedie, per poter visitare più località all’interno della stessa giornata.
My hometown 🙂
Non sentirai mica nostalgia di casa? 😉