Preparare lo zaino di viaggio non è cosa semplice, soprattutto se si tratta di stare via per un lungo periodo. La parola d’ordine deve essere sempre “selezionare“: è d’obbligo scegliere con particolare cura ciò da portare con sé, ricordandosi che ogni eccesso poi sarà a nostro carico (e della nostra schiena).
Insomma, è sempre raccomandabile viaggiare leggeri, il più leggeri possibile. C’è anche chi viaggia per mesi solo con due magliette di ricambio (abbandonate quell’espressione di orrore, è previsto che quelle magliette vengano lavate e spesso anche). Io personalmente non l’ho mai fatto, ma la tentazione di provarci la prossima volta è grande.
Facendo viaggi su viaggi si impara a regolarsi e a riconoscere le cose che sono degli “irrinunciabili” e quelle che invece si faceva bene a lasciare a casa. L’esperienza anche in questo caso fa la differenza.
Io sono partita con uno zaino da 30 litri che pesava circa 10 kg. Il bilancio è positivo: penso di essere stata brava, considerato il fatto che questo è il mio primo viaggio lungo. Ho però realizzato che ci sono delle cose che potevo benissimo evitare di portare con me (le mie spalle avrebbero ringraziato) e ho capito l’imprescindibile importanza di altre, senza di cui mi sarei davvero trovata in grossa difficoltà.
Gli irrinunciabili in viaggio
- Al primo posto metto il sacco lenzuolo, ovvero il sacco a pelo leggero (in cotone o in seta), un must per ogni viaggiatore zaino in spalla. Irrinunciabile per chi bazzica ostelli e guesthouse low-budget in cui l’igiene non è delle migliori o dove (spesso accade) c’è lenzuolo e coperta ma non un lenzuolo con cui coprirsi. Avvolgersi nel proprio lenzuolo (che ogni tanto andrà fatto lavare, si intende) non ha prezzo. In questo modo si può praticamente dormire ovunque;
- T-shirt “tecniche”: sia che vogliate dedicarvi al trekking, andare in bici o affrontare un viaggio senza aria condizionata, avere delle magliette che asciugano in fretta è un gran bel vantaggio. Si evita così di restare troppo a contatto con il sudore e si risparmia tempo e fatica: una volta lavate asciugano in un baleno. Inoltre sono decisamente più leggere delle magliette in cotone (le vostre spalle vi ringrazieranno anche per questo);
- Torcia da testa: non serve solo agli appassionati di speleologia(anche se torna molto utile se si decide di visitare una grotta). Può capitare di trovarsi in un villaggio sperduto in cui la sera l’illuminazione può mancare (può mancare del tutto l’elettricità) o strade buie in cui non si sa dove mettere i piedi. Inoltre, con la torcia da testa si può leggere dovunque ci si trovi anche dopo il tramonto;
- Adattatore universale: ricaricare i dispositivi elettronici può diventare un miraggio se lo si dimentica a casa. Spesso la presa elettrica può anche essere quella giusta ma può non aderire bene: anche in quel caso l’adattatore viene in soccorso;
- Set da cucito: non serve essere dei sarti, ma nel caso in cui si perde l’unico bottone dei pantaloni o si scuce parte dello zaino (come è successo a me), bisogna andare in cerca di qualcuno che rammendi per noi (pagando). Se avessi avuto ago e filo con me non avrei dovuto pagare 150 baht per far sistemare il mio zainetto;
- Sarong o scialle: se sei donna portalo sempre con te. Uno scialle può servire da sciarpa per ripararsi dall’aria condizionata, può essere riconvertito in scialle per coprirsi le spalle o il capo entrando in un tempio o può servire da sarong (cioè da tunica) dove è poco irrispettoso fare il bagno in bikini;
- Infradito: impossibile pensare di farne a meno. Le flip-flop sono essenziali per la doccia e per i bagni, per la spiaggia o per il fiume, per passeggiare (ho visto gente indossarli anche per fare trekking ma forse quello è eccessivo).
Ci sono però delle cose che mi sono pentita amaramente di aver portato con me. Ve le segnalo per fare in modo che non facciate anche voi il mio stesso sbaglio.
Cosa non mettere nello zaino
- magliette bianche: dopo 3 lavaggi non saranno più bianche e vi verrà voglia di buttarle via all’istante (mi domando come facesse Tiziano Terzani che amava vestirsi sempre e solo di bianco);
- troppe paia di scarpe (un paio di scarpe da trekking o sportive, sandali e infradito sono più che sufficienti; le All Star potevo anche lasciarle a casa);
- il pigiama (per che cavolo ho portato il pigiama quando posso dormire benissimo con una maglietta?)
Il pigiama ho smesso di portarlo da diversi anni. Preferisco usare una maglietta e un paio di pantaloni corti che posso eventualmente mettere anche per uscire.
Il set da cucito non manca mai nel mio bagaglio, mi ha salvata in un paio di situazioni.
Una cosa che invece non ho mai considerato è il sacco lenzuolo. Fin'ora sono stata fortunata e ho trovato sempre ostelli abbastanza puliti ma in effetti è utilissimo.
Ciao Ciccola e grazie per il tuo commento! Il set da cucito é una cosa a cui non avevo mai pensato prima ma é fondamentale (dopo essere stata da una sarta tre volte l'ho capita..). Il sacco lenzuolo é davvero una grande invenzione, provare per credere 🙂
Io prendo nota….spero di usare presto uno zaino per un bel viaggio come il tuo 😉
Elisa grazie! Se hai qualche suggerimento dimmi pure!
claudia uno zaino da 10 kg è notevolmente leggero ma forse fin troppo pesante per te che sei magra e leggera, io ne avevo uno da 6 kg con tutto l'occorrente e forse avevo qualcosa di troppo..
Magra e leggera mica tanto.. Comunque alla fine che ho appurato che il mio zaino pesava 12 kg e lo zaino più piccolo (quello con l'attrezzatura elettronica) circa una decina.. Mi sono fatta i muscoli!
Grazie Claudia! Con T-Shirt tecniche intendi quelle in microfibra?
Sì esatto, quelle in microfibra traspirante. Asciugano in fretta, sono leggere e occupano poco spazio. Un must!
Ciao Claudia! ma qual’è la tecnica per prepararlo? cosa metti in fondo e cosa sopra per comodità?
Grazie!
Ciao Greta! In realtà non è che metto qualcosa proprio sotto e qualcosa sopra.. io metto i vestiti in apposite sacche con la zip che poi dispongo parallelamente alla lunghezza dello zaino.. in cima allo zaino ripongo le cose che mi possono risultare più comode da raggiungere, come ad esempio il beauty case 🙂