Lo ripeto spesso, a volte quasi allo sfinimento: viaggiare soli fa bene ed è un’esperienza talmente formativa e istruttiva che ognuno lo dovrebbe fare almeno una volta nella vita. Sottolineo sempre gli aspetti positivi, che sono tantissimi (impari un sacco di cose, conosci gente da tutto il mondo, impari a cavartela in ogni situazione, ti metti alla prova, impari a conoscerti e a conoscere il mondo…), ma non ne ho mai parlato in negativo. Mai. Ebbene sì, oggi lo faccio.
Viaggiare da soli regala grandissime soddisfazioni e porta a un vero arricchimento, ma ci possono anche essere degli inconvenienti, delle situazioni in cui ti viene da pensare “Quanto vorrei ci fosse qualcuno con me in questo momento!“. In quali situazioni? Ad esempio queste qui, tra cui alcune serissime, come la prima:
Spalmarsi la crema solare sulla schiena: viaggi sola/o e hai imparato a cavartela in ogni situazione in modo indipendente, ma quando ti ritrovi su una spiaggia e devi spalmarti la crema solare sulla schiena le cose si fanno complicate. Allora o ti sforzi di allungare le braccia all’inverosimile con risultati alquanto fantozziani oppure passi e ti rassegni all’idea che a sera avrai una schiena bordeaux e incandescente. Come uscirne? Arriva preparato all’evento magari facendo un bel corso di yoga e stretching prima oppure chiedi una mano (nel vero senso della parola) a un eventuale fustacchione/fustacchiona in spiaggia con te (tra viaggiatori singoli ci si deve aiutare no?).
Il momento di andare in bagno: ecco, sei lì al ristorante (o sul treno) e a un certo punto devi andare in bagno (lo sapevi che non dovevi bere un litro d’acqua in un’ora). Il dubbio è: porto con me armi e bagagli lasciando così il tavolo/sedile vuoto (che potresti trovare occupato da qualcun’altro al tuo ritorno) oppure lascio tutto confidando nell’onestà del genere umano oppure ancora chiedo a qualcuno di dare un’occhiata? Dipende dalla situazione, ma viaggiando imparerai che il genere umano è molto meno orribile di come pensavi prima di partire.
Prenotare un’escursione di gruppo: hai letto il programma di un’escursione di trekking fighissima che fanno solo in quel posto e che non ti vuoi perdere per nulla al mondo. Arrivi e per prima cosa ti viene chiesto “How many people?”. Il tuo entusiasmo si spegne all’istante e ti compare la goccia di Sailor Moon sulla faccia quando devi rispondere “Just me”. Servono almeno quattro persone. soluzione? Datti da fare per trovare altre persone con cui fare trekking e così fare nuove amicizie! Sicuramente qualcuno lo troverai (a meno che ti trovi a Muang Sing).
Farsi fare una foto: ok, magari siete anche voi come me e non amate comparire troppo spesso nelle foto, ma ogni tanto un’eccezione ci sta: ti trovi in un posto meraviglioso e vuoi farti immortalare (niente selfie, parlo di una foto vera e propria). Così chiedi a qualcuno di farti uno scatto, possibilmente a qualcuno con la macchina fotografica al collo (insomma, qualcuno che probabilmente di fotografia ne capisce). Va a fortuna, perché non sai mai nelle mani di chi vai a finire. A me ad esempio, con una semplice foto con il mio smartphone fatta da un singaporiano è finita così (forse è meglio usare l’autoscatto?):
Caricare lo zaino su treno, pullman, tuk tuk, barca: apparentemente la cosa può mandarti in ansia, soprattutto se il tuo zaino non è esattamente quello di una gita fuori porta della domenica, ma stai tranquillo/a: troverai sempre qualcuno disposto ad aiutarti, il genere umano è più generoso di quello che pensi. Non c’è nessuno che ti può aiutare (forse il tuo zaino da 70 litri un po’ spaventa)? Fai lo sforzo fisico: male che vada tornerai a casa con i bicipiti scolpiti e qualche etto di meno.
Stare male: mettilo in conto perché prima o poi ti può capitare, soprattutto se voli verso mete esotiche o fuori dal mondo. Porta con te sempre i farmaci essenziali (antibiotico a largo spettro, antibiotico intestinale, tachipirina, sali minerali, etc), fai un’assicurazione di viaggio che ti offra assistenza in caso di problemi di salute (con un medico al tuo servizio in grado di consigliarti cosa fare e cosa prendere) e non farti prendere dal panico: il mondo è pieno di esseri umani che ti possono aiutare e tra viaggiatori ci si aiuta. Se proprio non stai bene e non vuoi stare solo vai in un ostello.
Ben scritto Claudia … quante volte mi sono trovato nelle situazioni che hai descritto … anche a Muang Sing
Ciao Roberto e grazie per aver lasciato un tuo commento! Tu cosa aggiungeresti alla lista?
Lo svantaggio di essere soli lo trovi anche nel momento della sveglia,soprattutto se hai un aereo o un bus che ti aspetta per portarti a chilometri di distanza, un altro svantaggio rischi di trovarlo in certi ristoranti che preferiscono riempire i tavoli di coppie.. e trovi altri svantaggi in certe nazioni dove le porzioni nei supermarket sembrano fatte per gite parrocchiali.. essere soli ha anche i suoi vantaggi che bisognerebbe raccontare.
Hai ragione Cristian, anche quello della sveglia può essere un problema quando si viaggia soli. Comunque il mio post voleva essere un po ironico.. Gli svantaggi sono davvero pochi e insignificanti rispetto ai vantaggi 😉
La tua ironia l'ho sentita soprattutto nella parte della crema,me ne ricorderò nel prossimo viaggio 😀
Ciao Claudia, come ha scritto Cristian, cenare da soli in un ristorante romantico per coppiette diventa un po' imbarazzante e un compagno di viaggio può darti la "spinta" in un tuo momento di pigrizia o timore.
Ciao Roberto! Ma quale imbarazzo, se noi viaggiatori singoli vogliamo cenare in un ristorante "romantico" dobbiamo farlo! 😀
Davvero un bel blog, Claudia! Mi sono fatta due risate leggendo alcuni tuoi articoli.
Condivido pienamente questo post sul viaggiare da soli. Alcune volte, è uno svantaggio (per me) anche quando vedi qualcosa di talmente bello ed emozionante che la prima reazione è scuotere la persona accanto a te urlando: "ma ci puoi credere?!??". Mi è capitato alcune volte e per un attimo sono stata triste di essere nel posto in questione da sola, ma poi ha prevalso la gioia perfida (bonariamente parlando,eh!!) di sapere che avrei potuto fare ingelosire tutti…ahah.
Ma grazie, non sai quanto mi fanno piacere i tuoi complimenti! 🙂 puoi sempre provare a scuotere il primo sconosciuto che hai in parte, in fondo il mondo è pieno di potenziali nuovi amici e nuove persone da conoscere 😀
Come capisco il problema delle foto. Io ci ho rinunciato ora mai! 🙂
Ciao Marco, benvenuto sul blog!
Anche tu hai avuto qualche problemino con le foto come è successo a me a Singapore? Racconta!
Sottoscrivo pari pari tutto quanto, solo aggiungerei l’evenienza di condividere mezzi: ripartire la spesa di un tuk tuk o di un taxi tra 2 o 3 persone è sempre meglio. Certo, si puó conoscere gente & co per smezzare le spese, ma non sempre la si trova (per esempio un taxi per andare in aeroporto: 20 dollari da soli o divisi tra 3 o 4 non è proprio la setssa cosa). Leggerti è sempre un piacere!
Ciao, grazie del tuo commento!
In effetti quello che dici è vero 🙂 sarà per quello che non prendo mai i taxi ma preferisco i mezzi pubblici (o al massimo i taxi collettivi in Asia).