Sia che stiate per partire zaino in spalla o trolley al seguito, per mare, monti, destinazioni esotiche o città europee, c’è sempre un problema con il quale si deve convivere: la mancanza di spazio. Bisogna perciò essere bravi a selezionare solo le cose essenziali e lasciare a casa gli oggetti inutili (a meno che viaggiate in business class con un limite di peso massimo di 30 kg, in quel caso potete sbizzarrirvi).
La notizia bella è che con l’esperienza in genere questa capacità migliora e con il tempo si può diventare bravini (io i miei “mai più senza” ormai li ho individuati da tempo). Ma non si può vivere sempre e solo di privazioni: ogni tanto si deve fare qualche strappo alla regola e portare con sé anche qualche piccolo genere di conforto, ovvero qualche oggetto che ci fa sentire a casa e che ci serve per viziarci anche mentre siamo in viaggio. Anche se viaggiamo low budget.
Io viaggio sempre con un budget basso, frequento ostelli e guesthouse, che a volte possono essere confortevoli e curati, a volte un po’ meno. Ecco allora che mi i miei piccoli generi di conforto che mi porto da casa entrano sempre in mio aiuto ad allietarmi la giornata, anche se mi trovo in una delle peggiori topaie di Caracas.
In fondo basta poco. Piccole accortezze, piccoli articoli che possono fare la differenza. Sono sicura che ne abbiate anche voi. Questi sono i miei preferiti:
- La musica sotto la doccia: da che mondo è mondo non esiste che io faccia la doccia senza un buon sottofondo musicale (e a volte canticchio, certo che sì). Come fare all’estero? Potrei avere uno smartphone con un buon equipaggiamento di brani, ma io preferisco l’iPad. Dopo aver scoperto che Spotify all’estero è utilizzabile per un massimo di 15 giorni, ho scoperto Deezer (e ho finito per preferirlo): oltre 35 milioni di brani, tante nuove uscite, possibilità di condividere i brani con gli amici e di creare playlist (a proposito, devo crearmene una per il momento doccia);
- Il pouf per la doccia: ancora doccia? Ebbene sì, per me la doccia è sacra e va fatta bene. Un mio piccolo vezzo prevede l’utilizzo incondizionato del pouf, l’alternativa alla spugna. Lo amo da sempre e non ne faccio mai senza. Quando durante il mio viaggio in Asia ho creduto di averlo perso, sono stati attimi di tristezza pura (mi era già comparsa la goccia di Sailor Moon), ma alla fine l’ho ritrovato (l’avevo semplicemente riposto in un altra tasca dello zaino).
- Una camicia elegante: anche se in Asia ho viaggiato solo con 6 Tshirt e in tenuta più che casual, non ho potuto fare a meno di portarmi una camicia, la mia preferita, con lo scollo a pailettes. Non avevo il tacco 12 o un vestito elegante, ma quando la sera volevo mettermi qualcosa di più carino dei soliti pantaloncini di lino, me la mettevo. Peccato sia bianca, scelta che ho appurato essere infelice in modalità viaggio.
- Il profumo solido: non sono una super chic, ma due spruzzate di profumo mi piacciono. Purtroppo il profumo in boccetta di vetro non era ammissibile nel mio zaino di più mesi, ma in Cambogia mi sono imbattuta in un’idea vincente: un profumo solido. Pratico, poco ingombrante, leggero e buonissimo: il mio profumo cambogiano al gelsomino è stato uno dei miei compagni di viaggio preferiti.
- L’aperitivo in una location da urlo: nel Sud-Est Asiatico è stato facile, anche con un budget bassissimo. Niente calici con le bollicine o cocktail esagerati, bastava la birra locale, sempre buonissime (Lao Beer in testa) ed economiche, un piccolo snack (qualche junk food patatinoso da quelle parti non è difficile trovarlo) e una bella vista, possibilmente fiume. Abbinamento perfetto!
Che bello il tuo nuovo blog, Claudia. Ti dirò ero affezionato al tuo grande elefante e sono contenta di ritrovarlo qui, ma la nuova copertina racconta ancora meglio tutto il tuo mondo. Persino il fatto che guardi oltre e non nell’obbiettivo proprio come faresti tu, e lo zaino e le infradito…. Poi sarò curiosa di sapere come ti trovi su wordpress rispetto alla piattaforma che usavi prima. Ma io tutto questo bianco lo adoro!
Bello questo articolo sui piccoli lussi, perché si viaggia anche per collezionare piccole felicità. Mi ha sorpreso la vezzosità del tuo pouf da doccia, da profumiera incallita non posso che approvare del profumo solido, mi incuriosirebbe assai provare questo gelsomino cambogiano. Quanto a me tra i tanti lussi che ci concediamo viaggiando di casa in casa, c’è sicuramente la spesa ai mercatini, un formaggio di capra speciale, un filetto di pesce particolare e concederci del tempo a cucinare nella nuova casetta. E poi le pause, quando fermi e smetti di correre e ti godi un momento, un angolo con Frodo al fianco che ansima felice, e Giovanni che mi tiene la mano. Delle cose che ci portiamo dietro non ti voglio parlare, perché, mi rendo conto, siamo obbrobriosi 😉
Grazie, sono davvero contenta ti piaccia! Noto con piacere che hai colto la mia quasi-avversione per gli obbiettivi.. insomma, oramai un po’ mi conosci! Era ora che facessi il grande salto, ovvero il passaggio a WP. Per ora c’è ancora qualcosina da sistemare, ma il grosso è fatto 🙂
Mi hai fatto un bellissimo quadretto dei tuoi piccoli lussi, non manca proprio nulla 🙂
Che bella la nuova veste!!!
Anche io ho trovato finalmente il template che mi piace ma non ho ancora avuto tempo di installarlo e lavorarci -.-‘ quando riuscirò anche a scrivere farò anche quello!!!
Bello questo post (adesso vado a spiare Dreezer) e devo dire che tra tutti voto al 1000% l’aperitivo 🙂 anche se anche io senza musica non vivo.. però in viaggio mi piace affidarmi a quella locale!
Ma grazie Elisa, sono contenta ti piaccia! è stata una faticaccia (soprattutto scegliere il template..) ma alla fine sono soddisfatta 🙂 Vero che è bello affidarsi alla musica locale, devo guardare, magari su Deezer c’è anche quella 😉