Berlino è una città impegnativa. Da molti punti di vista. Impegnativa per via delle sue dimensioni (notevoli), per i suoi tragici trascorsi storici (dal peso non indifferente), per il suo aspetto da “città-cantiere” (come l’ha definita Paolo Rumiz) e per la sua bellezza atipica, non conforme ai canoni classici a cui siamo abituati e non così facili da apprezzare. Ma Berlino è impegnativa anche per un altro motivo: offre moltissimo e scegliere cosa fare e vedere può rivelarsi un’impresa.
Insomma, tra musei, eventi, monumenti o luoghi storici annoiarsi a Berlino è proprio difficile. Il mio consiglio è comunque quello di arrivare già con un’idea di base di quello che si vuole vedere, soprattutto se si ha a disposizione poco tempo.
Per la mia prima volta a Berlino ho deciso di dedicarle quattro giorni pieni: la scelta si è rivelata azzeccata, quanto meno per visitare bene e con calma i quartieri centrali della città.
Ecco i miei angoli preferiti di Berlino, sei punti della città che personalmente consiglio a tutti.
East Side Gallery
È stato amore a prima vista. Il più lungo tratto rimasto del Muro (1,3 km) si trova qui, lungo il fiume, la Sprea, in quella che dopo la riunificazione della Germania è stato trasformata in galleria d’arte a cielo aperto. 18 writer da 24 paesi diversi sono stati chiamati per realizzare ognuno un proprio graffito ad opera d’arte (sono uno più bello dell’altro) e tra un messaggio di pace e colori fluo l’effetto è forte. Forte perché il Muro ti fa pensare al passato, al presente e al futuro di Berlino ma non solo. Nel punto in cui la strada diventa Puschkinallee, si attraversa il confine dell’ex Berlino Est.
Il mio consiglio? Andarci verso il tramonto, quando le ultime luci del sole accarezzano i graffiti e le persone si ritrovano lungo il fiume, alle spalle del Muro.
Isola dei Musei (ma non solo)
Berlino è una città piena di musei. Ce ne sono di ogni tipo e per ogni passione (dalla storia della città all’arte passando per quelli più insoliti come il Museo del Currywurst, il cibo-simbolo di Berlino). D’obbligo una tappa alla cosiddetta “Isola dei musei”, sito Patrimonio dell’Unesco e complesso museale composto da cinque musei, di fama mondiale: il Pergamonmuseum, il più imponente e visitato di Berlino, dedicato all’arte classica (dalle opere babilonesi alle sculture greche, romane e di arte islamica), il Bode-Museum, che include collezioni di monete e sculture, oltre che arte bizantina, l’Alte Nationalgalerie, che ospita capolavori degli Impressionisti e degli Espressionisti, il Neues Museum, con il Museo Egizio e quello della Preistoria, e infine l’Altes Museum, che ospita collezioni classiche.
Mentre ero a Postdamer Platz, altra tappa imperdibile a Berlino, sono stata incuriosita dalla Deutsche Kinemathek, il museo dedicato alla storia del cinema tedesco, che si trova proprio lì. Tra giochi di specchi, omaggi a Marlene Dietrich e filmati d’epoca, ho finito per passare due ore piacevolissime. Consigliatissimo!
Se amate la pittura classica un’altra tappa dovuta, nei dintorni dei Tiergarten, è quella alla Gemäldegalerie, un’immensa galleria dedicata alla pittura classica. Io sarei andata volentieri anche alla Neue Nationalgalerie (che ospita quadri di pittura moderna), ma al momento è chiuso e le opere sono in mostra all’Alte Nationalgalerie.
Amanti della fotografia? Allora vi consiglio un salto anche al Museum für Fotografie, una galleria che ospita le opere donate alla città da uno dei suoi cittadini più illustri: il fotografo di moda Helmut Newton. La Kaisersaal ospita mostre temporanee di fotografia.
Il mio consiglio? Acquistare la Welcome Card per l’abbonamento ai mezzi ma anche per la visita ai musei (con la Welcome Card la visita ai musei dell’isola è gratis e ci sono molte riduzioni e sconti per altri musei, negozi e attrazioni).
Torre della televisione
La Berliner Fernsehturm, la Torre della televisione, è un grande classico a Berlino, uno dei posti più turistici e frequentati (le code sono immancabili) e uno dei posti migliori per godersi Berlino dall’alto. Inoltre il prezzo del biglietto è tutt’altro che economico (13 € a persona, ridotto se avete la Welcome Card), ma per la vostra prima visita a Berlino ve la consiglio. Perché? Perché dall’alto dei suoi 368 metri (tranquilli, ci si arriva in ascensore) la vista è notevole. Inoltre la Torre della televisione è uno dei simboli più inequivocabili di quella che era Berlino Est.
Costruita tra il ’65 e il ’69, nel suo centro informativo venivano proiettati i film della propaganda comunista; nel ’90, all’indomani della riunificazione, al suo interno si scoprì una pletora di strumenti di spionaggio puntati verso l’occidente capitalista.
Il mio consiglio? Andarci fuori dagli orari “di punta” e sfruttare lo sconto offerto dalla Welcome Card.
Kreuzberg
La chiamano Little Istanbul perché è una zona di Berlino in cui la concentrazione di turchi è particolarmente alta. L’ideale quindi per del buon çay (il tè turco) e squisite baklava (i tipici dolcetti al miele turchi), per il più famoso kebab e ma anche per un’esperienza culinaria mediorientale nel più ampio senso del termine. Tra Görlitzer Park e Oranienstrasse è tutto un susseguirsi di ristoranti etnici, bar all’aperto e spaccati di vita underground. In zona si trova anche il Museo degli Ebrei, il Tempelhof Park (ex aeroporto dell’era nazista) e il Viktoria Park.
Il mio consiglio? Se avete un budget basso questa è la zona della città in cui trovare gli alloggi e i ristoranti più economici di Berlino.
Prenzlauer Berg
Prendi un tranquillo quartiere residenziale (fatiscente quartiere operaio sotto la DDR ma ora rinato), caffè e ristoranti all’aperto dove i berlinesi vanno a crogiolarsi al sole, spazi verdi e poco traffico, un’atmosfera tranquilla e rilassata: questo è il quartiere di Prenzlauer Berg. Qui c’è anche una delle più grandi sinagoghe di Berlino, una ex fabbrica di birra trasformata in un complesso culturale (la chiamano Kulturbrauerei) fatta di negozi, cinema e ristoranti e dove sopravvivono ancora tracce dolenti, come la Wasserturm, un ex serbatoio idrico convertito in prigione durante il Nazismo e ora condominio, e lo storico Jüdischer Friedhof, un cimitero ebraico dell’ ‘800. Insomma, di attrazioni importanti ce ne sono poche ma una passeggiata qui regala uno spaccato di Berlino vera, da non perdere.
Il mio consiglio? Da bravi berlinesi venire qui per concedersi il brunch domenicale.
Gli Höfe
Volete un luogo insolito ma allo stesso tempo molto berlinese? Allora scendete alla stazione della metro di Hackescher Markt, tra l’altro una delle più belle e meglio restaurate della città, e girovagate nel Scheunenviertel, il quartiere dei granai. La zona compresa tra Karl-Liebknecht-Strasse, Torstrasse e Rosenthaler Strasse sotto Federico III divenne la zona in cui era d’obbligo riporre tutti i raccolti di grano e successivamente anche la zona in cui gli Ebrei vennero costretti a vivere. La zona mantiene ancora i suoi quartieri interni, gli Höfe, dove si trovano ristoranti, birrerie, boutique e negozi. Le pareti dei cortili sono diventate delle tele bianche per gli artisti di strada, che li hanno riempiti di coloratissimi graffiti.
Il mio consiglio? Mentre si cammina buttare un occhio anche a terra: in questa zona, e soprattutto lungo Rosenthler Strasse, si trovano le Stolpersteine, le piccole targhe in ottone che ricordano i nomi degli ebrei deportati nei campi di concentramento.