Lo scrittore e poeta americano Tom Wolfe un giorno scrisse “Non importa quanto tempo si trascorra a New York, che siano cinque minuti o cinque anni le si appartiene da subito”. La sensazione in effetti è quella ed è immediata: New York ti rapisce subito, fin dal primo momento in cui ti ritrovi immerso tra le sue strade e i suoi grattacieli.
New York regala emozioni forti e déjà-vu inaspettati: ad un tratto ti trovi davanti a quei palazzi, quei simboli, quei nomi, che senti nominare da sempre, che fanno parte dell’immaginario di tutti e accade che questa New York un po’ ti sembra già di conoscerla (ma poi ti stupisce lo stesso).
Come un bambino davanti alla vetrina di un negozio di caramelle ti lasci assalire dalla voglia di assaporare e vedere tutto quello che New York ha da offrire – tantissimo – con il rischio di farsi prendere dall’ansia. Meglio quindi fare un bel respiro e lasciarsi guidare dall’istinto, facendo anche una selezione delle cose da fare e vedere prima di partire. Questi sono i dieci luoghi di New York che personalmente ho preferito e che consiglio anche a voi di vedere (in ordine sparso, non si tratta di una classifica).
New York: i miei 10 posti del cuore
1 – Central Park
Il Parco Central Park – l’immenso polmone verde di New York City – è il luogo ideale da cui cominciare il viaggio di scoperta della città. Talmente grande che non basterebbe un giorno intero per vederlo, è bello arrivarci la mattina e mischiarsi tra gli abitanti di Manhattan che fanno jogging o portano a spasso il cane oppure rifugiarsi sull’erba per riposarsi tra una scarpinata e un’altra (perché sì, a New York c’è tanto, ma proprio tanto da camminare).
Il mio consiglio è quello di non perdere lo Strawberry Fields Memorial, il giardino all’altezza della 72a Strada, sul lato ovest del parco, dedicato alla memoria di John Lennon (che venne ucciso a poca distanza da lì nel dicembre del 1980). Al centro si trova un grande mosaico con la scritta “Imagine” (la sua canzone più famosa), realizzato da artigiani campani sullo stile di un mosaico pompeiano conservato nel Museo Archeologico di Napoli. un posto che tocca il cuore.
2 – Empire State Building
C’è una presenza che incombe sulla città e vi potrà capitare più volte di sentirvi osservati e intravedere lo stesso volto un po’ ovunque: è l’Empire State Building, uno degli edifici storici e più iconici di New York, che svetta nello skyline della città. Elegante e bellissimo, l’Empire ha una terrazza panoramica all’86° piano da cui ammirare la vista più bella di tutta la città e concerti jazz dal giovedì al sabato sera. Gli ultimi 30 piani la sera sono inondati di luci colorate che cambiano a seconda della stagione o di una particolare ricorrenza (ad esempio per S. Valentino sono rosse).
Bellissimo ed emblematico, sorprendente e ideale per ammirare New York dall'alto, l’Empire State Building non è comunque l'unico grattacielo-simbolo della città. Molti turisti, attratti da questa particolare architettura (non ancora così diffusa in Europa come negli States), organizzano spesso dei veri e propri itinerari tematici alla ricerca dell’edificio più alto o caratteristico. Se volete avere qualche informazione in più a riguardo, vi lascio a questo link di seguito un articolo del magazine online di Expedia Explore, sui 10 skyscraper della Grande Mela più belli e da non perdere.
3 – Ellis Island e la Statua della Libertà
Se siete a New York è d’obbligo andare a conoscere di persona Lady Liberty, la Statua della Libertà, che si trova su un piccolo isolotto (Liberty Island) vicino a un altro isolotto, quello di Ellis Island. Creato artificialmente con i detri risultanti dagli scavi per costruire la metropolitana della città, un tempo arsenale militare, dal 1892 al 1954 è stato il principale punto di ingresso per gli immigrati (più di 12 milioni tra il 1892 e il 1954) che sbarcavano negli Stati Uniti per fare fortuna in America.
Da Battery Park, vicino alla fermata della metro di South Ferry, partono i traghetti che consentono una visita combinata alla Statua della Libertà e a Ellis Island, dove c’è un interessante museo che ripercorre e omaggia la storia degli emigranti, l’Ellis Island Immigration Museum. Negli esterni, grandi pannelli riportano in ordine alfabetico l’elenco degli emigranti sbarcati a Ellis Island in quegli anni.
4 – Bryant Park
Se ne sta lì, circondato sui quattro lati dai grattacieli del Midtown, tra la 5a e la 6a Strada, poco lontano da Times Square, e non si lascia intimorire, anzi: il Bryant Park sembra un parco rubato a una città europea ed è un vero gioiellino. Tra tavolini all’aperto, chioschi, gente che gioca a scacchi, proiezioni di film in estate e pattinaggio sul ghiaccio in inverno, c’è sempre un buon motivo per fermarsi nel parco. Può l’essere il posto ideale per una pausa caffè , un pranzo un picnic (i tavoli sono a disposizione di tutti) o per riprendere fiato. Inoltre è un punto privilegiato da cui osservare gli abitanti di New York e le loro abitudini (a me è piaciuto moltissimo proprio per questo).
5 – Brooklyn
Brooklyn è tra i quartieri di New York che maggiormente mi ha colpito (ma non è il solo, un altro lo trovate a seguire). I ritmi a Brooklyn sono più lenti e rilassati rispetto a Manhattan, molti sono i quartieri residenziali e relativamente pochi i palazzoni: Brooklyn è qualcosa di diverso da New York (da cui è rimasta separata fino a fine ‘800).
Dopo un salto nell’insolito quartiere di Williamsburg ho adorato passeggiare nella zona di Brooklyn Heights, dove c’è una bellissima passeggiata sul fiume con vista sul mitico Ponte di Brooklyn, su Manhattan e dove i vecchi pontili sono stati ormai interamente trasformati in aree verdi. Alle spalle della passeggiata è possibile ammirare bellissimi isolati di case in brownstone (tra le cui mura vissero anche Truman Capote e Thomas Wolfe). A nord del ponte c’è invece la zona di Dumbo (acronimo per “Down Under the Manhattan Bridge Overpass”), con il Brooklyn Bridge Park, un parco di 34 ettari affacciato sul fiume e sul ponte (il mio consiglio è di andarci al tramonto per fare qualche bello scatto).
6 – Greenwich Village
Il quartiere del Greenwich Village è sorprendente: ci arrivi, scendi dalle metro e non ti sembra di essere a New York. Qui i grattacieli sono pochi, la zona per lo più residenziale (in passato era la zona preferita da scrittori e artisti, oltre a ospitare la mitica casa di Carrie Bradshaw di Sex and the City e la casa della serie Friends), molti i caffè all’aperto e i parchi. Qui ha sede anche la New York University.
La cosa migliore è girare a caso tra i vicoli e i viali alberati facendo una pausa in qualche caffetteria boho-chic, ma senza perdersi due tappe irrinunciabili: una sosta pranzo al Chelsea Market, un’ex fabbrica di biscotti trasformata in galleria di negozi e ristoranti, e una passeggiata lungo la High Line, una sopraelevata di binari creata negli anni ‘30 per il trasporto merci ora convertita in passerella urbana (passeggiando tra il verde e le installazioni artistiche ammirerete New York da una prospettiva insolita e molto piacevole).
7 – Ground Zero
Dove fino al 2001 c’erano le Torri Gemelle, il caro vecchio simbolo di New York, ora è sorto un complesso di grattacieli (di cui l’One World Trade Center, con i suoi 102 piani è il maggiore e il più alto d’America), e il National September 11 Memorial & Museum che comprende un museo dedicato alle vittime dell’11 settembre e le due Memorial Pool, due enormi piscine (che occupano esattamente lo spazio occupato dalle Twin Towers) con incisi i nomi delle vittime della strage. Il posto è a dir poco commovente. Impossibile non andarci.
8 – Il MoMa e il Guggenheim
Vietato andare a New York e non visitare almeno qualcuno dei suoi musei: qui si trovano infatti alcuni dei musei più prestigiosi al mondo, come il MoMa, il museo dedicato all’arte moderna (comprende opere di pittura ma anche di scultura e fotografia) con mostre permanenti e temporanee (se amate l’arte a cavallo di ‘800 e ‘900 lo adorerete).
Altra istituzione a New York è il Guggenheim Museum, con opere di arte moderna e contemporanea, che già di per sé è un’opera d’arte (le sue rampe a spirale e la sua facciata bianca, opera dell’architetto Frank Lloyd Wright). Poco distante, sul lato orientale del Central Park, si trova il MET, il Metropolitan Museum of Art, con una delle più grandi collezioni d’arte al mondo e opere che risalgono fino all’antichità classica e all’antico Egitto (una sezione distaccata è dedicata all’arte medievale).
9 – SoHo
Uno dei posti più piacevoli dove passeggiare a New York è secondo me il quartiere di SoHo (che sta per “South of Houston Street”, la grande arteria cittadina che lo delimita), che apprezzeranno particolarmente gli amanti dello shopping: questa zona pullula infatti, oltre che di marchi globali trendy, anche di piccole boutique e negozi artigiani. I marchi indipendenti la fanno da padrone procedendo verso est e raggiungendo la zona di NoLiTa (“North of Little Italy”: se vi spingete fino lì allora fate un salto anche a Little Italy). Poco più a nord c’è la terza zona più trendy di New York, ovvero NoHo (“North of Houston Street”), dove anche i bar e i ristoranti non sono per niente male.
10 – Times Square e Broadway
Pazza, colorata, strombettante e stupefacente, Times Square è un altro posto imperdibile a New York. Forse è il suo cuore più chiassoso e turistico, ma visto da vicino ha molto da raccontare. Quello che Kerouak descrisse come il “luogo di assoluta follia e il fantastico, fragoroso via vai dei milioni di newyorkesi che sgomitano per qualche dollaro, inseguendo “the mad dream”. Il “mad dream” americano è a New York. O forse è New York stessa.
Bellissimi spunti, è sempre interessante riscoprire New York con nuovi occhi!!
E comunque anche per me Brooklyn Heights… Top!!
P.S.
Grazie per la citazione, sei stata molto gentile ????