Metti una domenica di metà ottobre, tanta voglia di pedalare, giocare e mettersi alla prova. Mettici poi un contesto meraviglioso – il Salento – con i suoi musei, palazzi storici, parchi naturali e beni archeologici.
Questa è la ricetta del Salento Ciclo Game (#SalentoCicloGame), la prima edizione di una insolita caccia al tesoro che si è svolta il 18 ottobre nei 15 comuni del SAC “Salento di Mare e di Pietre”, in provincia di Lecce, organizzata da Città fertile, in collaborazione con Salento Bici tour (oltre a I Slow You, cantieri Koreja, Akra Japigia, Axa cultura, Lab-concept, ass. ecomuseuale di Neviano, EMYS e Legambiente di Gallipoli, media partner Salento WebTv).
Ecco in breve come è andata (ovvero il resoconto di una giornata esaltante).
Dodici i gruppi partecipanti, tutti provenienti dalla Puglia e tutti associazioni dedite a progetti di mobilità sostenibile. Il punto di ritrovo è il mattino presto a Lido Conchiglie. Tempo di sistemare bici e GPS che via, siamo pronti a partire. Ogni gruppo seguirà un itinerario diverso; per tutti tre tappe comuni e arrivo nel paese di Felline, tante prove da superare per accumulare punti (e sperare nella vittoria) e tanti indizi da interpretare per muoversi nella caccia al tesoro in bicicletta.
Io affianco il gruppo AMiCA (Audio Musei a Cielo Aperto) e insieme ci dirigiamo prima verso il paese di San Nicola e quindi Neviano. La prima tappa si conclude per noi all’Abbazia San Nicola di Macugno dove si trova l’Ecomuseo del Paesaggio delle Serre Salentine. Ma prima di arrivarci quello che ci aspetta è l’incontro con le persone del posto e il superamento di alcune prove necessarie per guadagnare punti: dalla signora che ci racconta la ricetta del piatto che sta preparando, ai signori in piazza a San Nicola che ci raccontano poesie, proverbi e storie nostalgiche dal passato, alla bici umana (sì, avete letto bene).
Per me che amo la bici e mi trovo per la prima volta in quella terra meravigliosa che è il Salento, è pura gioia spostarmi a due ruote tra le strade di campagna e gli ulivi, pedalando con lentezza, gustandomi il paesaggio che mi si apre davanti, fermandomi a scambiare qualche parola con gli abitanti del posto.
Tempo di una visita all’Ecomuseo del Paesaggio delle Serre Salentine che ha tanto da raccontare (e da mostrare) sul passato di questa terra che è tempo di ripartire. Next stop Matino, dove tra le pittoresche strade bianche del centro storico ritrovo quello che mai mi aspetterei: un museo di arte contemporanea! Qui infatti c’è il MacMa, il Museo di Arte Contemporanea. Si va a caccia di indizi tra le opere del museo e si raccolgono le ultime forze (stiamo macinando chilometri su chilometri) per la tappa finale.
Attraversiamo Taviano e Racale e riusciamo a superare anche la prova più difficile: trovare qualcuno che ci faccia entrare in casa e ci dia gli ingredienti per fare una tipica fresella, la bruschetta made in Salento. Quando raggiungiamo Felline è ormai il tramonto e nell’aria si respira qualcosa di speciale: ci aspetta il paese vestito a festa con la banda già pronta a suonare.
Si tirano le fila: l’Associazione Amica non ha vinto, ma la soddisfazione è comunque grande. Siamo stanchi (ormai abbiamo 40 km nelle gambe), ma felici di aver preso parte a qualcosa di grande: questo primo Salento Ciclo Game è stato un successo e non ha fatto altro che farmi crescere la voglia di continuare l’esplorazione. Io la prossima volta che vengo in Salento lo esploro in bici!