A volte i sogni si realizzano. Non sempre, ma a volte si realizzano e quando succede la soddisfazione è grande, grandissima. Gli altri possono anche non sostenerci, non darci il supporto o l’approvazione di cui abbiamo bisogno, ma non importa. Nella vita si deve imparare a camminare con le proprie gambe, a sognare a occhi aperti e a combattere per i propri sogni, nonostante tutto e tutti.
Mi sono accorta in questi giorni che ce l’ho fatta: il mio grande sogno personale si è realizzato. Quello che volevo fare – mollare tutto per partire e diventare il capo di me stessa – è diventato realtà. Forse allora vale sempre la pena essere ottimisti e sognare?
Step numero 1: toccare il fondo
Tutto è cominciato nel 2014, quando ho toccato letteralmente il fondo: la mia situazione lavorativa era talmente frustrante che non ce la facevo più, stavo male interiormente ma anche fisicamente: ansia, nervosismo, mal di pancia, zero voglia di vivere… Un giorno è successo che ho preso coscienza della mia triste condizione: avevo sprecato fin troppo tempo in un posto che non mi apparteneva più (ma mi era mai appartenuto?), stretta tra quattro mura con un datore di lavoro impossibile da sostenere.
Un giorno di maggio ho deciso: mi son detta “Io in quell’ufficio non ci torno più”. Ho deciso di uscire da quella gabbia di ansie e sofferenza interiore per essere uccel di bosco: mi sono licenziata.
Step numero 2: staccare la spina
A questo punto mi serviva una pausa, un’occasione per rigenerarmi corpo e spirito, per staccare la spina lontano da tutto e da tutti. Quale modo migliore se non il viaggio? Quale posto migliore se non una terra tranquilla che possa infondermi serenità e pace, dove io possa viaggiare in sicurezza, da sola, prendendomi tutto il tempo di cui ho bisogno? Così sono partita per il Sud-est asiatico, senza sapere quanto sarei stata via. In mano un biglietto di sola andata. Alla fine sono stata via cinque mesi, i cinque mesi più eccezionali della mia vita.
Step numero 3: crearsi una nuova vita
Tornare è stata dura, molto dura, durissima. Il primo periodo è stato come riprendersi da uno shock. Impossibile essere altrimenti dopo un periodo così lungo passato sempre in movimento tra un paese e un altro in una realtà così diversa.
Dopo un breve periodo per resettarsi sulle frequenze di casa e qualche crisi, in cui ho approfittato anche per raccontare il mio viaggio in un eBook, la presa di coscienza: ok, adesso cosa faccio? Io avevo già da parecchio un sogno: mettermi a lavorare come freelance, lavorare da sola, senza capi che impartiscano ordini o che ti schiaccino come una cacchetta. Essere libera di gestirmi e organizzarmi il lavoro da sola, come voglio io.
Oggi, a gennaio 2016, mi sono accorta che quasi come per magia quel sogno si è realizzato. Sembra strano (almeno per una come me non ha mai brillato in quanto a sicurezza delle proprie capacità), ma ci sono riuscita.
Così mi trovo qui a riflettere a come è successo, a come io abbia fatto ad arrivare fino a qui. Voglio condividere i miei pensieri con voi e darvi i miei consigli personali:
Prima di mollare tutto pensa a un piano B
Ok, vuoi mollare il tuo lavoro e cambiare vita. Lo capisco bene. Prima di farlo cerca però a un piano B: lasci il lavoro per andare a fare che cosa in particolare? Non serve un progetto elaborato, ma serve che tu abbia le idee chiare e che tu abbia un sogno da rincorrere. Può essere qualcosa che già facevi prima o qualcosa di diverso, qualcosa di grandioso o pazzesco, ma devi avere un progetto in testa (e nel cuore).
Pensa in grande
Se non pensi in grande i sogni non si realizzano. La tua mente ha bisogno di una carica energetica non indifferente per portare a compimento il tuo sogno: pensa in grande e non avere paura a farlo. Mi hanno insegnato che pensare in grande è di grande aiuto per realizzare i nostri sogni: se la nostra mente pensa in grande è più stimolata a mettersi in funzione per ottenere il risultato sperato.
Fregatene di quello che dicono gli altri
Ci saranno sempre persone pronte a demotivarti o a farti credere che stai sbagliando: non ascoltarle e vai avanti dritto per la tua strada. Può sembrare difficile ma si deve cercare di non farsi condizionare dall’opinione altrui. Possiamo anche sembrare dei pazzi scatenati, degli irresponsabili o degli eterni sognatori: il giudizio degli altri non ti deve toccare. Il tuo compito è seguire il tuo sogno: vai avanti così, senza interferenze.
Sii ottimista sempre
Momenti di dubbio e insicurezza si presenteranno di sicuro, del resto siamo umani. Cerca però di non demordere, circondati da persone positive che ti danno la carica e ti infondono ottimismo (e quindi allontanati dalle persone negative), leggi e ascolta le parole di chi ti sa motivare. L’ottimismo aiuta sempre, non dimenticartene.
Mettiti in gioco
Se sei arrivato a questo punto lo sai già ma devi continuare a farlo: mettersi in gioco è una sfida importante, che richiede forse una dose di coraggio ed energia, ma che non deve mai mancare. Ti accorgi che il tuo sogno in realtà va ridimensionato un po’? Fallo, non scoraggiarti. Potrebbe succedere che lungo il percorso ti imbatti in una variante del tuo sogno, o che scopri che devi cambiare qualcosa al tuo progetto: non avere paura a rimetterti in gioco. Se scopri che non hai possibilità in una determinata direzione, assesta il tiro, dai una sterzata, ma non tornare indietro.
Credi in te stesso
Il percorso del cambiamento e della costruzione della tua nuova vita probabilmente non sarà facile e non sarà indenne da intoppi e momenti di sconforto, ma tieni duro. Non sottovalutarti mai (e ancor peggio non lasciare che lo facciano gli altri), riconosci i tuoi punti di forza e i progressi che hai fatto: devi sentirti orgoglioso dei tuoi traguardi, e di tutto ciò di buono che hai costruito. I risultati che hai conseguito sono merito tutto tuo: sii contento e riconosci il tuo merito.
[Tweet “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. (Mahatma Gandhi) “]
Claudia quanto mi fanno bene in questo momento le tue parole <3
Tornata da Cuba ho deciso di non poter continuare col mio vecchio lavoro, con quei ritmi innaturali e malefici.
Non volevo più fare un lavoro che odiavo solo per arrivare a fine mese.
Ora so cosa voglio ma non so come arrivarci…
sono pronta a combattere e non scoraggiarmi,,, chissà dove arriverò <3
Grazie tesorino! Sono contenta che queste mie parole ti arrivino dritte al cuore 🙂
La vita è solo una, non sprechiamola per un lavoro che non ci piace e ci fa solo stare male! Ti assicuro che già sapere cosa vuoi è un gran bel punto di partenza… tieni duro, vai avanti per la tua strada e vedrai che ce la farai alla grande! <3
Sono diventata libera professionista per caso, dopo anni di lavori da dipendente mal pagati o addirittura non retribuiti.
Continuo a fare quello che amo, ma con i miei ritmi e con passione, senza l’ansia da lunedì per capirci.
Non è facile, ci sono giorni in cui vedo tutto nero, in cui rimpiango le 14 mensilità (utili per viaggiare), ma poi quando tutt’intorno a me funziona ed ho più tempo per me stessa o forse no, vivo la mia vita con più consapevolezza e la grande verità è che sono felice.
Grazie per le tue parole, è bello condividere pensieri e anche un po’ di paure, ma soprattutto è bello sapere che i sogni si realizzano se ci credi veramente. Il buon Walt Disney la sapeva lunga 😉
Buoni viaggi, prometto che un giorno tenterò un viaggio ad est, e sarai la mia ispiratrice.
Monica
Ciao Monica, allora mi puoi capire benissimo! So che non sarà facile e ci saranno giorni in cui mi chiederò “Chi me l’ha fatto fare?”, ma intanto sono contenta del traguardo raggiunto.. era quello che volevo! E anche se non abbiamo più 13a e 14a, beh, pazienza.. abbiamo altre soddisfazioni: siamo le cape di noi stesse 🙂
In bocca al lupo a noi (e buon viaggio a est.. prima o poi)!
Mi ritrovo pienamente nelle tue parole Claudia…anche io un anno fa mi sono licenziata e mi sono trasferita nella città che amo, come ben sai qui a Barcellona…ancora la strada e l’elenco dei sogni sono lunghi, ma passo dopo passo sento che ce la farò…ci sono giorni più difficili e giorni in cui credo più in me stessa…mai smettere di credere nei propri sogni, mai!! 😉
Ciao Martina! certo che ce la farai, ce la stai già facendo!
Ciao,
vedo che un’altra persona ha fatto il salto oltre il recinto. Siamo sempre di più, così mi apre leggendo in giro i vari blog. Non ti conosco ma ti auguro di seguire con pienezza la tua strada.
Sì, in effetti vedo che ci sono molti là fuori che spiccano il volo e questo è confortante! Grazie Luca, crepi il lupo e .. wish me luck!
Claudia che bel post…mi dà un po’ di forza (e speranza ahahah)
Sorrido quando leggo queste cose perchè io sono praticamente allo step 1….. sto proprio pensando ad un piano B per riuscire a cambiare 🙂
Grazie cara Elisa! La regola fondamentale è: essere sempre ottimisti! Essere allo step 1 è già un grande risultato, credimi! In bocca al lupo! 😉
Tutte belle parole, davvero. Peccato che chi non ha soldi e gli attributi i propri sogni non li realizzerà mai.
Quello del “Non ho i soldi” è l’eterno pretesto che tutti presentano. Non servono miracoli, basta crederci e avere passione. Avere gli attributi per forza, ma non serve essere supereroi
Signora Claudia, mi sento in dovere di contradirla. Da che mondo é mondo, i soldi servono eccome. Mi fanno solo ridere quelli che dicono che “i soldi non fanno la felicità”, per poi chiudersi in casa e rimuginare sul fatto che non sanno come arrivare a fine mese e di certo non é facendo un viaggio in Asia (come ha avuto occasione lei) che arriva l’illuminazione. Lo ripeto e lo ribadisco: c’è gente che non vedrà mai realizzati i propri sogni, piccoli o grandi che siano. C’è chi si deve accontentare di un lavoro schifoso senza potersi licenziare, perché altrimenti muore di fame. Sono tutti bravi a dire che bisogna pensare positivo e credere nei sogni, ma ci si dimentica che ognuno ha i prorpi demoni che lo consumano.
Beh, da uno che si firma “Uno che ha smesso di credere alle fiabe” dovevo aspettarmi una risposta del genere.
Ti consiglio di cominciare a lavorare sui tuoi demoni e a cercare la tua strada. Auguri.
Nemmeno io credo nelle favole ma nei sogni sì.
“…In dreams begin responsibilties…”
passaggio di acrobat una canzone degli U2 , ascoltata migliaia di volte(non scherzo ho consumato la “cassetta” di quest’album, il cd e gli mp3 non ci sono ancora riuscito), ecco solo da qualche mese mi son reso conto della devastante forza di questo passaggio del brano.
Bravissimo Andrea, questa sì che è la risposta giusta! I sogni sono la linfa vitale della nostra vita, impossibile non tenerli in considerazione.
Forse gli U2 hanno ragione, i sogni implicano responsabilità perché ci vuole impegno, forza e coraggio ma solo in questo modo arrivano i risultati. In bocca al lupo per tutto!