Partita con un itinerario di viaggio solo abbozzato e solo una prenotazione per la prima notte a Yangon, alla partenza per il mio primo viaggio in Myanmar avevo tanti dubbi in testa: due settimane sono sufficienti per vedere le principali località del paese? Organizzare gli spostamenti è facile? Le distanze sono tali che è necessario prendere l’aereo?
Ora che sono appena rientrata – entusiasta e malinconica per aver lasciato un paese dolcissimo – voglio condividere con voi il mio itinerario di viaggio di due settimane in Myanmar che si è rivelato fattibile e interessante, oltre a lasciarvi qualche dritta. Pronti a prendere appunti?
Prima alcune premesse importanti:
- 15 giorni in Myanmar sono sufficienti per avere un primo assaggio del paese, ovvero per vedere le principali località, di certo non tutto il paese. Se non avete particolari vincoli di tempo il mio consiglio è quello di sfruttare tutti i 28 giorni previsti dal visto turistico;
- Le distanze tra le principali località del Myanmar possono essere notevoli, ma se i bus notturni non vi spaventano (se scegliete i VIP bus c’è davvero poco di cui spaventarvi), spostarsi via terra all’interno del paese è fattibile senza problemi (ed è la soluzione più economica);
- Se viaggiate in alta stagione meglio prenotare i biglietti del bus con almeno un paio di giorni di anticipo (rivolgendovi a una delle agenzie locali che si trovano in tutte le principali località turistiche o tramite il vostro hotel);
- Viaggiare in Myanmar senza avere prenotazioni alberghiere è possibile, ma molti alberghi sembrano preferire che si arrivi già con la prenotazione (per cui consiglio Booking.com o Agoda.com);
- Se viaggiate in alta stagione meglio prenotare in anticipo gli alloggi a Bagan, la località più frequentata dai turisti in Myanmar;
- Se avete a disposizione un budget medio-alto, potete scegliere di spostarvi all’interno del paese in aereo (ci sono diverse compagnie e aeroporti da e per praticamente tutte le principali località del paese). I voli interni costano in media 100$ a tratta e hanno orari (e ritardi) variabili;
- Il mio itinerario di viaggio ha avuto come tappa iniziale e finale Yangon, ma per risparmiare tempo può essere una buona idea volare su Yangon e ripartire da Mandalay o viceversa (anche se i voli su Mandalay sono più cari).
- Nel mio itinerario di viaggio in Myanmar ho tralasciato Ngapali Beach, la località di mare più gettonata, per esigenze di tempo e di budget: arrivarci via terra comporta un viaggio lungo ed estenuante, quindi è preferibile l’aereo. Ho scelto di non andarci visto che avevo solo un paio di giorni a disposizione, il volo costava più di 100$ e gli alloggi sono cari (dai 75$ in su).
Ma ora scendiamo in dettaglio. Ecco a voi il mio itinerario di viaggio di due settimane in Myanmar per filo e per segno.
1° giorno: Yangon
Arrivo a Yangon, ex capitale del Myanmar e principale città del paese, con un volo Air Asia da Bangkok (durata circa un’ora e mezza). L’aeroporto dista circa 45 minuti di taxi dal centro della città. Nel primo pomeriggio mi dedico alla scoperta della zona di China Town a piedi, poi prendo un taxi (molto economici, sono il modo migliore per spostarsi a Yangon) per andare a visitare la Shwedagon Pagoda (ingresso 8.000 k), principale attrazione della città oltre che uno dei siti sacri più importanti di tutto il paese (imperdibile).
Dove dormire: ho alloggiato presso il 20th Street Hostel, un ostello basico ma confortevole ed economico (da 5 €), in zona China Town, posizione perfetta per esplorare il centro della città. Un’altra zona interessante dove soggiornare è quella intorno al Lago Inya, a metà strada tra l’aeroporto e il centro della città.
Dove mangiare: la zona migliore dove andare a mangiare è la 19th Street, dove abbondano ristoranti economici con cibo tipico birmano e molte bancarelle di street-food dove si trova di tutto. La via è molto animata soprattutto la sera, quando si riempie di tavolini all’aperto e di gente che va a curiosare tra le bancarelle.
Per il mio racconto su Yangon, vedi qui: Yangon, città di sangue, sogni e d’oro
2° giorno: Golden Rock
Da Yangon prendo un autobus diurno per la città di Kyaikto, a circa 4 ore di distanza (costo 8.000 k). Qui si trova la mitica Golden Rock, uno stupa collocato su un masso di granito ricoperto di foglie d’oro, considerato tra le mete di pellegrinaggio più importanti per i fedeli birmani. Dal villaggio, nel pomeriggio, prendo uno dei frequenti camion che compiono l’avventurosa salita alla collina di Kyaikto (da 2.500 k). Questo è uno dei luoghi più suggestivi e significativi di tutto il Myanmar. Se potete non perdetevelo (una giornata/mezza giornata qui è sufficiente).
Dove dormire: io ho dormito al Pann Myo Thu, una guesthouse molto modesta nel villaggio ai piedi della collina (doppia da 6 $). In alternativa si può alloggiare in uno degli hotel sulla collina, anche se molto cari.
Dove mangiare: nel villaggio ai piedi della collina ci sono numerosi ristoranti economici che servono cibo tradizionale birmano (piatti da circa 1.500 k) molto frequentati dai pellegrini locali.
Per il mio racconto sulla Golden Rock, vedi qui: La Golden Rock, il luogo simbolo di tutta la Birmania
3° giorno: Bago
Alle 8 della mattina successiva prendo un bus locale che in tre ore (costo 5.000 k) rifà la strada verso Yangon e mi lascia a Bago, una animata città che un tempo fu capitale del regno Mon e un’importante città sotto l’impero britannico (quando si chiamava Pegu). Qui si trova un parco archeologico con dei templi molto interessanti oltre che il Shwethalyaung Buddha, il Buddha disteso più lungo al mondo (è talmente imponente che lascia senza fiato). Il pomeriggio mi faccio accompagnare in tuk tuk in esplorazione dei templi mentre aspetto il night bus (18.000 k) che mi porterà al Lago Inle (i bus sono frequenti perché tutti i bus in partenza da Yangon passano da Bago). Prima di ripartire approfitto per una visita al mercato locale (molto interessante).
Dove dormire: non ho dormito a Bago, ma ho constatato comunque che tutti gli alloggi più economici si trovano sulla trafficata via principale (quindi meglio preferire una stanza sul retro).
Dove mangiare: anche la maggior parte dei ristoranti si trovano lungo la via principale. Se volete solo sgranocchiare qualcosa vi consiglio di fare un salto al mercato (sulla sponda destra del fiume appena dopo il ponte rispetto alla strada principale).
4° e 5° giorno: Lago Inle
Arrivo a Nyaungshwe, la principale località sul Lago Inle, prima dell’alba. Aspetto di poter fare il check-in in hotel e riposo per qualche ora. Nel primo pomeriggio decido di fare un giro in bici: noleggio una bici (1.500 k) per andare in esplorazione della zona nord-occidentale del lago, fino a raggiungere il villaggio di Khaung Daing (a 8 km da Nyaungshwe); lungo il percorso si trovano delle sorgenti termali e un paio di pagode in collina da cui si vedono bellissime viste sul lago. Il giorno dopo partecipo a un’escursione in barca sul lago con partenza prima dell’alba (ammirare l’alba sul lago è stata un’esperienza indimenticabile) con visita ai villaggi sul lago, uno dei mercati itineranti e sosta presso i laboratori artigiani dei villaggi sul lago dove si lavora la fibra del fiore di loto, l’argento e si producono sigari.
Dove dormire: ho dormito alla Gipsy Inn, a Nyaungshwe. L’hotel è pulito e curato, in posizione perfetta davanti al molo delle barche; le doppie partono da circa 12$ a notte (ma ci sono diverse tipologie di stanze). I lodge sul lago sono invece tutti piuttosto cari (una notte a partire da almeno 100$), mentre a Nyaungshwe ci sono alloggi più abbordabili (e dista solo 3-4 km dal lago) e il centro è animato e fornito di tutto (ristoranti, hotel, banche, negozi).
Dove mangiare: a Nyaungshwe c’è una buona scelta di ristoranti, di cucina sia birmana sia internazionale (cucina italiana, thai, indiana, nepalese). Ottimo il Nyaungshwe Restaurant, molto carino anche Mr Cook (con cucina locale shan, italiana e thai); nel villaggio di Khaung Daing consiglio invece una sosta pranzo al ristorante Myat Thet Kaung dove cucinano in modo eccellente la specialità del posto: il tofu fatto non con la soia ma con i piselli gialli (se ci passate ordinate la tofu salad, è squisita).
Per il mio racconto sul Lago Inle, vedi qui: Lago Inle: cosa fare e cosa vedere
6° e 7° giorno: Kalaw
Il sesto giorno decido di partire per raggiungere Kalaw, una località di montagna perfetta dove andare a fare trekking. Anziché con il solito autobus, decido di arrivarci in treno dalla stazione di Shwenyaung, a circa 20 minuti di taxi da Nyaungshwe. Arrivo a Kalaw dopo circa 3 ore di viaggio su un treno sferragliante e sconquassato (biglietto 1.200 k, portatevi il Travelgum), che regala belle viste sulla campagna e su vasti tratti di foresta. Passo la giornata a spasso per la cittadina (dove ci sono un paio di pagode e un vivace mercato) e organizzo la giornata di trekking per il giorno dopo presso l’agenzia Ever Smile (che organizza anche escursioni di più giorni anche verso il Lago Inle). La giornata di trekking (6 ore di cammino in tutto, anche con salite) si snoda nella zona sud-occidentale di Kalaw per raggiungere un paio di villaggi di etnia palaung, tra foreste e piantagioni di tè, con sosta pranzo al Viewpoint, un ristorante nepalese che regala una bellissima vista sulle montagne circostanti.
Dove dormire: dormo al Railroad Hotel, una bella struttura che sembra uno chalet di montagna, a pochi passi dalla stazione (se arrivate in treno è l’ideale) e a pochi minuti a piedi dal centro di Kalaw. In alternativa ci sono anche diversi lodge in collina (ma a parecchi minuti a piedi dal centro).
Dove mangiare: il mio preferito è un ristorante di cui purtroppo non so il nome (ha un’insegna azzurra purtroppo solo in caratteri birmani) che si trova sulla sinistra lungo la strada principale che dalla stazione va verso il centro (aperto solo di giorno, fa una zuppa di noodles buonissima). Si mangia molto bene anche allo Shan Ma Lay e all’Everest Nepali Food Centre (ristorante nepalese).
8-9-10° giorno: Mandalay
La sera, dopo la giornata di trekking, prendo un bus notturno per Mandalay, dove arrivo in circa 5 ore. Il bus mi lascia nei pressi della stazione ferroviaria, da lì prendo un moto-taxi per il mio hotel. Il mio hotel – il White House – noleggia biciclette gratuitamente quindi ne approfitto per esplorare la città sulle due ruote. Mi dedico alla visita del centro di Mandalay: il Palazzo Reale, le pagode di Kuthodaw, Sandamuni e Kyauktawgyi, il bellissimo monastero di Shwenandaw (tutti nella zona immediatamente a nord-est rispetto al palazzo reale). Con un taxi raggiungo il mercato della giada e lo Shwe In Bin Kyaung, un monastero dell’ottocento interamente in legno talmente bello che già di per sé vale un viaggio a Mandalay. A metà pomeriggio salgo la Mandalay Hill, la collina accanto alla Mandalay reale, che è il punto migliore da cui ammirare il tramonto e godersi la vista sul fiume e sulla città dall’alto.
Il giorno successivo prendo una barca per Mingun dal molo turistico (partenza ore 9, costo 5.000 k andata e ritorno) che consente di fare un’escursione di mezza giornata a questo minuscolo villaggio in riva al fiume che conserva delle pagode molto interessanti, tra cui la Mingun Paya, quella che avrebbe dovuto essere la pagoda più grande al mondo (solo se i lavori di costruzione fossero stati portati a termine), l’imponente Mingun Bell, una delle campane in bronzo più grandi al mondo e la Hsinbyume Paya, con le sue bellissime terrazze bianche. Mingun è minuscola e ci si può spostare tranquillamente a piedi (chi vuole può spostarsi con un carretto trainato dai buoi). Rientrata a Mandalay verso le 13 mi faccio accompagnare in taxi ad Amarapura, penultima capitale del regno di Birmania, circa 40 minuti fuori da Mandalay, dove si trova un altro posto da non perdere: l’U-Bein Bridge, il ponte in teak più lungo al mondo. Da qui si ammira un tramonto spettacolare (anche se troverete il ponte affollato di gente).
Il terzo giorno a Mandalay è riservato a Inwa. Le barche per Inwa partono dal molo di Gawein, a Mandalay, con partenza alle 12 e rientro alle 16 (biglietto 8$ dollari andata e ritorno senza supplemento per le biciclette). L’ideale è portarsi la bici per spostarsi tra i diversi siti e le rovine (da vedere il monastero di Bagaya, l’OK Kyaung e la torre di guardia di Nanmyin. Per visitare i siti di Inwa vale lo stesso biglietto cumulativo che si acquista per la Mandalay Reale (10.000 k).
Dove dormire: io ho dormito al White House Hotel, un paio di km a est dal centro città (doppie circa 25$, servizio curato e staff super gentile, biciclette gratuite). Assolutamente consigliato.
Dove mangiare: a Mandalay non c’è una zona precisa dove si concentrano i ristoranti, per trovarli meglio comunque restare in zona 27th Street. Si trovano comunque ristoranti birmani, cinesi, indiani e thai.
Per il mio racconto su Mandalay, vedi qui: Viaggio in Birmania: tappa a Mandalay
11-12-13° giorno: Bagan
Se avete tempo a disposizione potete pensare di arrivare a Bagan in barca da Mandalay (costo 30-40$). Il paesaggio non è memorabile ma è la soluzione più rilassante per arrivare a Bagan. Questa è la soluzione che avevo in mente, anche se alla fine ho optato per un bus pomeridiano che in poco più di 4 ore mi ha portato dritta dritta al mio hotel a Bagan (per gli spostamenti da e per Mandalay rivolgetevi all’agenzia Seven Diamond, a Mandalay).
Il mio primo giorno a Bagan lo dedico all’escursione al Monte Popa, un altro luogo sacro per i birmani, dove secondo la leggenda risiedono i 37 nat (spiriti) della tradizione animista e dove si trova un importante tempio molto frequentato dai pellegrini locali. Con la sua insolita forma a torre che poggia su un vulcano estinto, il monte Popa è uno dei posti più surreali in cui io abbia mai messo piede. Per arrivarci potete prendere parte a un’escursione organizzata (10.000 k) oppure arrivarci con un taxi collettivo che parte dal mercato di Nyang U (3.000k a tratta) (io optato per la seconda opzione: il viaggio è stato lungo ed estenuante, ma mischiarsi ai locali ha sempre il suo perché).
Il secondo e il terzo giorno a Bagan li ho dedicati alla visita ai templi. Per visitare con calma i templi della piana di Bagan mettete in conto almeno un paio di giorni. Oltre a visitare i templi principali e più affollati (come l’Ananda Pahto e il Dhammayangyi Pahto), addentratevi nelle stradine impolverate e piene di buche della piana centrale e meridionale per andare a scovare il vostro tempio preferito (c’è l’imbarazzo della scelta). Appuntamento obbligato l’escursione ai templi prima dell’alba (se il vostro budget ve lo permette potreste pensare di fare un giro in mongolfiera), così come al tramonto. Per spostarsi tra i templi l’ideale è noleggiare una bicicletta oppure una e-bike, uno scooter elettrico (assicuratevi sia carico).
Dove dormire: a Bagan ci sono tre diverse zone dove alloggiare: Nyang U è la più economica e la più vivace, dove si concentra il maggior numero di hotel e guesthouse; Old Bagan è la zona più vicina ai templi ma anche la più cara, New Bagan è un buon compromesso tra le prime due. Io ho soggiornato presso l’Ostello Bello, un ostello a quattro stelle a gestione italiana (un po’ caro, ma del resto a Bagan tutto è caro).
Dove mangiare: la maggior parte dei ristoranti si trovano a Nyang U (dove si può mangiare birmano, thai, italiano..), ma anche a New Bagan la scelta non manca. Se avete nostalgia del cibo italiano vi potete concedere una pizza da Ignazio (che ha due pizzerie a New Bagan). A pranzo non è male la cucina dei ristoranti Sarahba I e II (turistico ma non caro e con piatti gustosi).
Per il mio racconto su Bagan, vedi qui: Le meraviglie di Bagan
14° giorno: ritorno a Yangon
Dopo aver deciso di saltare Ngapali Beach, 14° giorno faccio ritorno a Yangon con un bus notturno da Bagan (prenotate prima, se no potreste non trovare posto). A Yangon ho a disposizione un’ultima mezza giornata e decido di farvi portare al lago Inya, a metà strada tra il centro e l’aeroporto (che vi ricordo essere a 45 minuti dal centro). Il Lago non è niente di che ma è un posto rilassante dove passare alcune ore prima di andare in aeroporto. In zona Università ci sono diversi ristorantini locali affacciati sul lago e un paio di parchi (anche qui, come al Parco degli Ombrelli, potrete vedere le coppiette sedute sulle panchine maliziosamente riparate dagli ombrelli). Dal lago Inya all’aeroporto bastano solo una ventina di minuti in taxi (numerosi in zona).
Gran bel post, utilissimo! Brava!
Grazie Paola, mi fa davvero piacere! 🙂
Ciao Chiara, approfitto per chiedere pure io. Il 1 novembre parto un mese e mezzo, i primi nove giorni li passerò a Città del Capo e i dintorni e da li arrivo a Bangkok. Quello che è chiaro è che passerò due settimane, seguendo più o meno il tuo itinerario, in Birmania. Mi restano dunque più o meno altri venti giorni e il mio grande dubbio è: che fare? Guardando un po’ il tuo blog vedo che siamo più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. A priori non mi interessa più di tanto buttarmi una settimana in una spiaggia, anche se non mi dispiacerebbe fare due tuffi in acqua. Penso che mi piacerebbe vedere Luang Prabang e Angkor Wat, ma ho paura che finisca per essere una accozzaglia e di vedere le cose troppo di fretta. Che ne pensi? Ho ancora tanto tempo ma vorrei cominciare a fare un po’ di mente locale.
Grazie mille
Rieccomi!
Mah, diciamo che hai l’imbarazzo della scelta. Potresti tornare in Thailandia, fare un salto al nord (molto più interessante del sud) e magari fare qualche giorno di mare prima di rientrare; oppure potresti fare trekking nel nord del Laos, fare un giro in barca lungo il Nam ou, quindi scendere a Luang Prabang, visitare Vientiane e rientrare a Bangkok con il treno notturno; oppure potresti andare in Cambogia (che non è solo Angkor Wat perché c’è molto altro da vedere)…
Personalmente preferisco evitare di fare un’accozzaglia, come dici tu, quindi ti sconsiglierei di fare Myanmar + Luang Prabang + Angkor Wat.. sai cosa farei io al tuo posto? Mi dedicherei con più calma al Myanmar. Le mie 2 settimane sono state un po’ una toccata e fuga e se avessi potuto mi sarei fermata di più; le distanze sono considerevoli e in 2 settimane si vede solo il minimo indispensabile.
PS: sono Claudia, non Chiara 😀
Scusami, Claudia! In effetti l’idea più sensata sarebbe quella di restare a lungo in Birmani e poter fare un mese con calma. Ci penserò! Grazie delle dritta.
De nada! 😉
ciao claudia! a settembre andrò in myanmar, due settimane o poco più e sto “copiando” il tuo itinerario.. 🙂 sembra fatto bene.. c’è qualcosa che consigli pienamente? qualcosa che cambieresti? Grazie intanto!
Ciao Veronica! Il mio itinerario si è rivelato azzeccato, l’unica cosa è che potendo avrei voluto restare di più (il Myanmar è bellissimo) 😀 Che consiglio pienamente di sicuro la Golden Rock, Mandalay, il lago Inle e Bagan! (ma non perderti la Golden Rock perché è un posto magico..anche se vuol dire andarci apposta..)
Noi (siamo due amiche) avremo qualche giorno in più di te e seguiremo molto il tuo itinerario tranne per il fatto che l’ultima tappa sarà Mandalay e da lì prendiamo un volo e andiamo a Bangkok e facciamo ancora qualche giorno di mare lì.
Ti faccio ancora un paio di domande: in che periodo sei andata? Noi andremo fine settembre, non il più indicato ma speriamo non piova troppo.
Quanti soldi avevi cambiato più o meno? Avevi fatto vaccini?
Io ci sono stata a cavallo tra Natale e i primi di gennaio, dal punto di vista del clima si stava benissimo. Un alternativa per voi, visto che avete tempo, è fare qualche giorno di mare a Ngapali beach, in Birmania, anche se è un po’ scomodo arrivarci (la maggior parte delle persone ci va in aereo).
I vaccini non servono. Per quanto riguarda i soldi avevo con me dei dollari portati dall’Italia e poi ho prelevato al bancomat in Birmania e ho usato la moneta locale. Per il budget direi basso, ma dipende in che genere di struttura state, dove andate a mangiare, etc.
Ciao Claudia,
complimenti per il tuo blog. Una domanda: partiro con mio marito il 25/12 e rientriamo il 19/1. Noi tendenzialmente partiamo zaino in spalla, prenotando le prime notti e poi scegliamo day by day l’itinerario. Pensi sia fattibile anche se altissima stagione? tipo autobus ce ne sono molti? hai avuto difficoltà a trovare guest house essendo periodo molto affollato? Noi vorremmo spostarci solo via bus.
Grazie mille per il tuo aiuto
Marta
Ciao Marta e benvenuta sul mio blog!
IO ho fatto la stessa identica cosa: era periodo a cavallo di Natale e ho prenotato solo le prime notte per poi scegliere day by day. Ti confermo che non ho avuto problemi con le guesthouse o i mezzi; unica eccezione il bus da Bagan a Yangon (erano pienissimi): quindi vi consiglio di fare subito il biglietto appena arrivate a Bagan (la destinazion più turistica di tutto il paese). Buon viaggio! se avete altre domande chiedi pure!
Ciao Claudia, tra qualche settimana andrò con una mia amica in Myanmar e avrei una domanda relativa a Bago: anche noi, come te,vorremmo arrivare la mattina dalla Golden Rock e ripartire con l’autobus notturno verso il lago Inle. Io ho dei dubbi sulla logistica, perchè girare tutto il giorno con lo zainone mi sembra decisamente poco comodo. Tu come hai fatto? per caso ci sono dei depositi bagagli di cui poter usufruire da qualche parte? e come ti sei spostata il giorno per i vari siti? sempre in taxi? ti ringrazio in anticipo per la tua risposta
Ciao Valeria! Anche io non sapevo come gestire la cosa ma poi il tutto si è rivelato molto più semplice del previsto! Scesa dal bus a Bago un autista di tuk tuk che era lì ad aspettare ci ha portato in un ristorante/ufficio turistico/tuttofare dove ho fatto i biglietti per il Lago Inle.. ho lasciato lì lo zaino (ovviamente le cose di valore le ho lasciate con me), pranzato lì e poi ho ingaggiato il driver per farmi fare il giro dei templi il pomeriggio. Quindi mi ha riaccompagnata al ristorante a prendere lo zaino e da lì mi ha portato a prendere il bus. 😀
Che fortuna quando tutto si incastra alla perfezione anche senza una organizzazione preventiva (e maniacale :D)! io avevo addirittura pensato di affittare una stanza di albergo (la più economica che ci fosse) per lasciare i bagagli durante la giornata… grazie mille comunque per la tua preziosa risposta… posso approfittare anche per farti un’altra domanda? con il cellulare come hai fatto? prendeva il tuo telefono o hai comprato una scheda telefonica birmana?
Esatto, e nel Sudest asiatico succede molto spesso che le cose si rivelino più semplici di come si preannuncino 😀
Io non ho acquistato la SIM birmana, ho usato il wifi, che cmq si trova un po’ in tutti gli hotel e le guesthouse. Cmq il telefono prende.
grazie mille!
Ciao Claudia, complimenti x il blog.
A breve partiamo x il Myanmar ma non trovo bus che raggiungono il Lago Inle da Bago. Che compagnia hai utilizzato?
Grazie mille!!!
Ciao Arianna, grazie per i complimenti!
Da Bago i bus per il Lago Inle passano eccome, visto che tutti i bus che partono da Yangon e sono diretti al lago Inle passano da lì. A Bago c’è un “ufficio” che vende biglietti dei bus sulla via principale, vicino al ponte. Ti basta chiedere, vedrai che non sarà difficile trovarlo. PS: se vuoi viaggiare comoda, su uno sleeping bus, ricordati di chiedere un “VIP” bus.
Ciao!
Grazie mille!!! Farò tesoro dei tuoi consigli…????
Per qualsiasi cosa sono qui!
Ciao Claudia!
A costo di esser scontata, complimenti veri per il blog, mi piacerebbe farne uno mio!
Sto progettando un viaggio in Myanmar per metà Febbraio con il mio ragazzo, io sono stata nel 2013 in India organizzando tutto da sola ma accompagnata da mio papà che ha provato per la prima volta a 63anni un viaggio fai da te… Tutto bellissimo, ma molte difficoltà con la prenotazione in loco dei mezzi, in Myanmar quindi è meglio? Al momento mi sono arenata sulla visita alla Golden Rock, l’itineario è abbastanza simile al tuo! Non c’è modo da internet di avere un orario con costi dei bus per la tratta Yangon/Kyaiktiyo.
Purtroppo abbiamo solo 15giorni, voli compresi; quindi dobbiamo organizzarci al meglio.
Grazie in anticipo ed ancora compimenti, stt per i viaggi e per esser riuscita a lasciare il lavoro e dedicarti a ciuò che ti rende felice!!!
Martina
Ciao Martina e grazie tantissimo per i complimenti, non sai quanto mi fanno piacere 🙂
Anche io ho visitato il Myanmar in 15 giorni e muovendomi solo via terra, quindi è fattibilissimo. Per la prenotazione dei mezzi io non ho avuto problemi, tranne per il bus da Bagan a Yangon che erano tutti pieni (ma conta che io sono stata via a cavallo di Capodanno, quindi altissima stagione). Non ci sono degli orari fissi e neanche orari da consultare; la maggior parte dei mezzi parte la mattina presto oppure la sera nel caso degli sleeping bus. Perché ti sei arenata per la visita alla Golden Rock? Io ne ho scritto qui: https://www.travelstories.it/2016/02/la-golden-rock-il-luogo-simbolo-di-tutta-la-birmania.html
Ciao Claudia,
complimenti sinceri per il post pieno di suggerimenti utilissimi.
A fine Ottobre sto pianificando di fare un viaggi in solitaria di circa 1 mese tra il Myanmar e la Thailandia.
L’idea è quella di trascorrere le prime due settimane in Myanmar seguendo indicativamente il tuo itinerario per poi ripartire alla volta della Thailandia per gli ultimi 16 giorni. Secondo te la vedi fattibile come cosa?
Grazie in anticipo per il tempo che vorrai dedicarmi.
Ciao Stefano, grazie mille, sono felice il mio articolo ti sia utile 🙂
Direi che il tutto è fattibilissimo! Questo è l’itinerario che ho seguito io personalmente, e, sebbene pensasi 2 settimane fossero pochine, ti posso assicurare che sono fattibili e senza nemmeno troppe corse (conta che io mi sono sempre spostata via terra). Per andare dal Myanmar alla Thailandia la cosa è molto semplice: per risparmiare tempo ti suggerisco di prendere un volo low cost.
Per tutte le altre domande sono qui!
Ciao Claudia!
Io e il mio compagno stiamo valutando il Myanmar per le vacanze di agosto (ovviamente unico mese in cui possiamo 🙁 ).
Siamo stati in Indonesia e Vietnam, quest’ultimo girato interamente in moto da nord a sud.. una delle vacanze più assurde ed estreme mai fatte!!
Siamo una coppia avventurosa e ci adattiamo facilmente ad ogni tipo di sistemazione o situazione 🙂
Detto questo leggendo vari itinerari e blog, vedo notizie un po contrastanti sul Myanmar.
Volevo sapere visto i tuoi viaggi nel sud est asiatico, c’è uno stato che mi consiglieresti di visitare prima del Myanmar? (sempre nel sud est) Oppure vale davvero la pena visitarlo?
Comunque volevo farti un sacco di complimenti per il tuo blog, è semplicemente stupendo quello che fai! Ti invidio moltissimo per il coraggio di mollare tutto e intraprendere una strada sconosciuta! Ti ammiro molto! sei una wonder Woman!
Un abbraccio.
Tania
Ciao Tania, eccomi a risponderti (scusa il ritardo!).
Prima di tutto ti ringrazio tantissimo per i complimenti (anche se non sono una wonderwoman eh) 🙂 mi fanno davvero piacere e sono contenta che il mio blog possa essere di aiuto.
Notizie un po’ contrastanti in che senso? A me il Myanmar è piaciuto molto, anche se ci sono rimasta “solo” i classici 15 gg (mentre gli altri paesi li avevo visitati prima restando molto più a lungo). In alternativa ti consiglierei la Thailandia (soprattutto quella del nord) e la Cambogia (tra l’altro è facile spostarsi da un paese all’altro) oppure il mio amatissimo Laos, che si presta benissimo per essere visitato in moto (se siete wild lo amerete).
Per qualsiasi altra cosa sono qui!
Ciao Claudia! tra poco partiremo io e il mio compagno per il Myanmar. non abbiamo programmato nel dettaglio le tappe, ma, leggendo il tuo itinerario, mi hai dato molte idee e spunti. Ti posso chiedere, come sei arrivata da BAGO alla zona del Lago Inle? hai viaggiato di notte? grazie se vortrai rispondermi ♥ . arianna
Ciao Arianna e benvenuta sul mio blog! 🙂
A Bago avevo prenotato uno sleeping bus che ha viaggiato di notte per il Lago Inle. C’è una travel agency sulla via principale di Bago, vicino al mercato. Se vuoi viaggiare super comoda (con i sedili in posizione orizzontale) ricordati di chiedere uno sleeping bus “VIP”!
Ciao e buon viaggio!
Ciao Claudia, complimenti per il tuo blog veramente molto utile! Approfitto della tua disponibilità per farti qualche domanda anche io….
A gennaio 2019 saremo in Myanmar, arriveremo l’8 e abbiamo tre settimane. Il volo l’ho già preso su Bangkok, da qui ci sposteremo a Mandalay.
Noi vorremmo spostarci solo con i mezzi evitando troppi voli, ma non capisco bene quanto tempo sia necessario (a noi piace viaggiare di giorno anche sulle lunghe tratte perchè permette di vedere tanti paesaggi).
Avrei previsto 2 notti a Mandalay, 4 notti a Bagan, poi 2 notti a Kalaw con visita a Pindaya, 3 notti sul lago Inle con visita a Kakku. Spostamenti tutti in bus. E’ fattibile secondo te?
Dal lago Inle invece che andare a Yangoon, che sinceramente non mi attira più di tanto (la Golden Rock l’ho già esclusa a priori, magari faccio male…), avrei idea di rientrare a Mandalay e da qui tornare a Bangkok e fare qualche giorno anche in Thailandia.
Secondo te tra il lago Inle e Mandalay c’è qualche tappa interessante dove magari fermarsi una o due notti? E puoi darmi un parere sull’itinerario?
Ti ringrazio moltissimo fin da ora.
Un abbraccio a tutti i viaggiatori!
Giovanna
Ciao Giovanna, grazie per i complimenti, sono contenta ti piaccia il mio blog 🙂
Come avrai visto dal mio articolo, io mi sono spostata interamente con i mezzi pubblici e ho seguito questo itinerario creato da me per due settimane. Visto che tu ne avrai a disposizione tre direi che è più che fattibile! Unico consiglio è quello di prenotare per tempo i biglietti da Bagan alla tappa successiva (io nel periodo natalizio ho avuto difficoltà a trovare posto). Il resto mi sembra tutto fattibile… sicura però di saltare la Golden Rock? Io invece te la raccomando, perché è davvero un posto speciale… frequentatissimo dai birmani, c’è una atmosfera davvero particolare.
Tra Mandalay e il Lago Inle inserirei almeno un paio di giorni in zona Kalaw, dove si possono organizzare dei bellissimi trekking e dove si può arrivare anche in treno.
ciao! posso avere un’informazione!? a novembre farò il tuo stesso itinerario (grazie!! è stato davvero utilissimo!!)
dove posso lasciare i bagagli a bago visto che lì non avrò un hotel di appoggio?
tu come hai fatto? c’è un deposito alla stazione?
grazie mille!
Eleonora
Ciao Eleonora!
ottima domanda, visto che anche io avevo il tuo stesso problema (volevo visitare Bago in giornata ma senza fermarmi a dormire lì). Io appena arrivata a Bago sono stata intercettata da un taxi driver in tuk tuk che mi ha accompagnata in giro per i templi e a cui ho chiesto info per fare il biglietto del bus per il Lago Inle: mi ha accompagnato all'”ufficio” (che in realtà era anche un ristorante), dove ho lasciato lo zaino per poi partire per il pomeriggio in giro tra i templi.
CIAO CLAUDIA , COMPLIMENTI PER LE DRITTE CHE CI DAI . NOI ANDREMO IN MYANMAR A FINE FEBBRAIO E ABBIAMO CIRCA 12/13 GIORNI. IO RISPETTO AL TUO GIRO VORREI FARLO AL CONTRARIO , CIOE’ DA YANGOON ANDARE DIRETTO A BAGAN ( MI CONSIGLI IL BUS NOTTURNO?)..POI PROVARE L’ESPERIENZA DI TRASFERIRSI A MANDALAY IN BARCA. POI ANDARE AL LAGO INLE E DA QUI VORREMMO FARE 2/3 GIORNI A NGAPALI ( VIA AEREA)..DICI CHE PUO’ ANDARE BENE? HAI QUALCHE POSTO NEL TRAGITTO DOVE POTREMMO FARE SOSTA?..MAGARI LA GOLDEN ROCK ..SI PUO’ FARE IL SECONDO GIORNO DA YANGOON PARTENDO AL MATTINO PRESTO PER POI TORNARE A YANGOON PER PRENDERE IL BUS NOTTURNO PER BAGAN?….GRAZIE MILLE …CIAO
DARIO