A tutti quelli che prima di partire mi augurano “Buona vacanza” io rispondo sempre (a costo di sembrare spocchiosa, ma forse un po’ lo sono) “Non vado in vacanza, parto per un viaggio“. Il viaggio per me è una dimensione troppo importante, è passione pura, è la massima realizzazione dei miei sogni e della mia gioia di vivere, è adrenalina ed energia, sogno e poesia, occasione preziosa di riflessione e di crescita, cambiamento interiore e amore per la vita.
Il viaggio per me non è vacanza. Il viaggio per me è libertà. Il viaggio per me conosce una sola dimensione: quella freestyle, quella cioè della massima libertà e intraprendenza.
Ci ho provato in passato (in un passato remoto) a seguire i gusti “dei più”, a fare vacanze “convenzionali” in posti “normali”, secondo modalità “classiche”, ma chi ha provato a convincermi a portarmi in un villaggio turistico ha capito ben presto di avere fatto la scelta sbagliata: vedendomi soffrire come un uccello in gabbia era palese a tutti che mi sentivo fuori posto (gli animatori del villaggio hanno fatto presto a capire che dovevano starmi alla larga).
No, non era quella la mia modalità di viaggio.
Sono passati pochi anni per far venire a galla la mia vera natura: per me il viaggio doveva essere libertà con una buona dose di improvvisazione. Il potere decisionale non poteva che spettare a me: niente agenzie, niente intermediari, niente tabelle di marcia o file excel da seguire, niente programmi di viaggio scritti a tavolino.
Mi sono scoperta subito a mio agio nel viaggio all’avventura, freestyle, da vivere al massimo, in compagnia di buoni e fidati compagni di viaggio oppure da sola, come ho avuto modo di sperimentare molto negli ultimi anni (che poi le due cose non si escludono, cioè si può viaggiare soli e ogni tanto viaggiare in compagnia).
Viaggiando in stile freestyle l’esperienza di viaggio diventa qualcosa di talmente grande e importante che a volte va ben al di là del semplice viaggio di andata e ritorno: c’è chi parte per cambiare vita e per prendersi una pausa, magari decidendo di non tornare più, di cambiare paese o di passare del tempo a zonzo intanto che si decide cosa fare della propria vita (come è successo a me con il mio ClamoreInAsia).
Viaggiare diventa quindi qualcosa che va molto al di là del semplice partire. Viaggiare freestyle porta a confrontarsi con il cambiamento, con scelte di vita importanti e radicali, porta a riflettere e confrontarsi, mettersi in gioco e lanciarsi in nuove avventure sfidando le paure. Anche se si è sole, anche se si è donne, anche se abbiamo in testa mille dubbi…
[Tweet “Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente in te stesso. (Proverbio indiano)”]
Nel viaggio come nella vita di tutti i giorni, spesso succede che quando si sperimentano vie anticonvenzionali e si sceglie di far parte del club dei “diversi”, gli inizi non sono sempre facili. Perché c’è sempre chi ci vuol far desistere, trasmetterci dubbi e insicurezze o chi ci prende per pazze (e i genitori a chiedersi “Ma non potevo avere una figlia normale?”).
Ma come spesso succede quando ci si ritrova a essere diversi, quando si incontrano i propri pari, cioè altre persone che ragionano e vivono con la stessa nostra filosofia di vita, la soddisfazione è grandissima e lo scambio diventa qualcosa che arricchisce e appaga in misura incontenibile.
Così capita di imbattersi in altre viaggiatrici freestyle un po’ pazze e molto sagge con cui si inizia a parlare di viaggi e di vita, anche se ci sono in mezzo migliaia di chilometri a separarci, anche se non ci si conosce in carne e ossa. Ma i discorsi che nascono sono così interessanti e stimolanti che questi pari iniziano a far parte della tua vita e nascono vere e proprie amicizie.
Con Ely di Too Happy to be Homesick e Dany di Malaika Travel è andata proprio così. Anticonvenzionali, coraggiose, indipendenti, dinamiche, avventurose, proprio come me: era inevitabile che da quell’incontro in rete nascesse qualcosa di speciale. Non solo una bella amicizia, ma anche progetto comune, rivolto – ovviamente – al mondo dei viaggi e in particolare delle viaggiatrici freestyle come noi.
Oggi prende vita ufficialmente la nostra creatura: una community per tutte le viaggiatrici coraggiose (o per chi vuole diventarlo), per confrontarci e darci sostegno, per sperimentare insieme il viaggio, il viaggio inteso con la “V” maiuscola.
Welcome Travel Angels!