C’è una regione in Europa che trasuda fascino già dal nome, perché quel nome rievoca misteri, leggende, invasioni barbariche e storie antichissime, che sanno di Medioevo e misticismo gotico: è la Transilvania, la regione posta nel cuore centro-occidentale della Romania.
Selvaggia e misteriosa, la Transilvania fu la terra del popolo dei Daci, poi conquistata dai Romani, occupata dai Sassoni, coloni di origine germanica, quindi Principato a lungo conteso tra Asburgo e Ottomani. Nel 1897 venne scelta dallo scrittore irlandese Bram Stoker come sfondo per il suo Dracula, un romanzo di grande successo, da cui sono derivate infinite altre opere letterarie e cinematografiche, che ha decretato la nascita del mito del Conte Dracula.
Insomma, della Transilvania è difficile non subirne il fascino, e difficile non provare la voglia di andare a scoprire questa terra misteriosa da vicino. Io l’ho fatto: ecco come è andata e come mi sono organizzata.
L’itinerario
1a tappa: Bucarest
Per il mio primo viaggio in Romania non ho potuto fare a meno di scegliere di visitare la sua capitale, Bucarest. La città è servita dall’aeroporto di Otopeni, situato a 17 km dalla città. Se non avete un mezzo privato a disposizione potete raggiungere il centro con i bus Express 780 ed Express 783.
La città è parecchio grande (conta circa 2 milioni di abitanti) e trafficata. Per visitarla con calma una giornata è sufficiente. La zona da cui partire per la sua esplorazione è Lipscani, il cuore medievale di Bucarest: un groviglio di strade e viuzze pedonali comprese tra Calea Victoriei, Doamnei Street, Boulevard Bratianu e Haleror Street. Un tempo zona di commerci, ora pullula di negozi, locali e ristoranti inframezzati tra chiese e palazzi storici, come il Palazzo Museo della Vecchia Corte Reale (Muzeul Palatul Voiedavodal Curtea Veche), fortezza del XIV secolo poi ampliata dal Principe Vlad III Dracula (sì, quel Dracula), la Chiesa della Vecchia Corte (Biserica Curtii Vechi), la chiesa più antica di Bucarest, o la minuscola Biserica Stavropoleos, un piccolo monastero con splendidi affreschi al suo interno.
Percorrendo Calea Victoriei ci si imbatte nel Museo Nazionale di Storia della Romania (Muzeul National de Istorie a Romaniei), la Biserica Doamnei, una chiesa di fine ‘600, l’edificio del Cercul Militar, la storica Casa Capsa, vecchio luogo di ritrovo di intellettuali e artisti, e la centralissima Piata Revolutiei dominata dall’ex palazzo d’inverno del re Carlo I.
Interessante è anche il quartiere armeno, a est di Lipscani, dove si trovano la Chiesa Armena, un museo dedicato alla cultura armena (secondo alcuni Bucarest deve il suo nome a un armeno chiamato “Hapet Bukor”) e Casa Melik, un edificio di fine ‘700 oggi sede di un museo dedicato al pittore simbolista Theodor Pallady.
La visita di Bucarest non è però completa senza un salto al suo mastodontico Palazzo del Parlamento, secondo per dimensioni solo al Pentagono, costruito agli inizi degli anni ’80, durante la follia del regime comunista.
Prima di lasciare Bucarest non mancate una cena da Caru’ cu Bere, una ristorante.birreria locale storico e luogo simbolo della città (prenotazione consigliata, è sempre affollato).
Dove dormire: io ho scelto un alloggio in posizione centrale per poi potermi spostare comodamente a piedi (la città è parecchio estesa). Per una volta una voluto coccolarmi con un 4 stelle (comunque più economico rispetto ai 4 stelle italiani): ho passato una notte al K+K Hotel Elisabeta, un hotel nuovo, confortevole, molto curato, con staff iper gentile (mi hanno pure offerto l’upgrade gratuito della stanza).
2a tappa: Sibiu
Per il mio ingresso ufficiale in Transilvania ho scelto come prima tappa Sibiu, una delle città medievali più grandi della Romania. Si trova a 300 km da Bucarest, in auto la si raggiunge in circa 4 ore. Cuore della Transilvania sassone, è chiamata Hermannstadt dai residenti tedeschi.
Il cuore della città è rappresentato dalla bellissima Piata Mare (Piazza Maggiore), circondata da splendidi palazzi colorati ed edifici storici. Qui si trova anche l’elegante Muzeul National Brukenthal e il vicino Museo di Storia (Muzeul de Istorie). Basta una manciata di minuti a piedi per raggiungere Piata Huet dove si trova la grandiosa cattedrale evangelica (che conserva il più grande organo a canne della Romania) e la duecentesca torre Turnul Scarilor.
Attraverso un passaggio da Piata Huet si raggiunge la carinissima Piata Mica (Piazza Piccola), dove si trova una chiesa gesuita, la trecentesca Turnul Sfatului e il Muzeul Astra, dedicato alla cultura locale (che ha anche una sezione all’aperto a Dubrava, 6 km a sud di Sibiu). Tra Strada 9 Mai e Strada Noua si trovano le case più antiche della città, risalenti al XIII e al XIV secolo.
Prima di lasciare Sibiu, per continuare a respirare aria medievale può essere un’idea carina fare una sosta anche a Cisnadie e Cisnadioara, due piccoli borghi a 5 km l’uno dall’altro a circa 15 km di distanza da Sibiu.
Dove dormire: a Sibiu ho scelto di dormire nel centro storico, a un passo dalla piazza: ho dormito da Casa Astronomului, un B&B ospitato in uno splendido palazzo del XV secolo. Centrale e suggestivo, è consigliatissimo.
3a tappa: Sighisoara
Sono circa 90 i km (circa 1 ora e mezza in auto) che separano Sibiu da Sighisoara, una delle località più apprezzate e significative di tutta la Transilvania. Prima di raggiungere Sighisoara ci sta però bene una tappa a Biertan, raggiungibile con una deviazione di 8 km dalla strada principale, un piccolo borgo molto pittoresco, dominato dall’alto dalla sua bellissima Chiesa-fortezza del 1500 dichiarata Patrimonio dell’Unesco (che però io ho trovato chiusa).
Circondata da Mura ancora perfettamente intatte, bastioni e dominata da maestose torri medievali, Sighisoara è veramente splendida. Il centro è piccolo, ma molto suggestivo, con l’antico borgo arroccato su un colle e la città moderna ai suoi piedi. La cittadella è visitabile tranquillamente in una manciata di ore, ma consiglio di fermarsi almeno una notte per vivere appieno la sua atmosfera di altri tempi.
Tappe immancabili sono la visita alla Torre dell’Orologio – la Turnul cu Ceas – da cui si gode per altro una splendida vista sulla città e che ospita un piccolo museo dedicato alla storia e alle scienze, l’ex chiesa del monastero domenicano, sul lato nord della piazza, e la Biserica din Deal (la Chiesa della Collina) raggiungibile tramite una curiosa scala in legno coperta risalente al XVII secolo.
Tra case colorate e palazzi scrostati dal tempo, a Sighisoara si respira nell’aria un’atmosfera perfettamente medievale e misteriosa. Una casa gialla, all’angolo tra la piazza e la Strada Cositorarilor n. 5 colpisce l’attenzione e aumenta il mistero: questa si dice sia la casa natale del Principe Vlad III l’Impalatore, un personaggio realmente esistito a cui Bram Stoker si sarebbe ispirato per la figura del suo Dracula. Il palazzo ospita oggi un bar-ristorante con una chicca tutta kitsch, ma che non si può tralasciare: al primo piano si trova la Dracula Room, un antico salone addobbato nelle tonalità del rosso e del nero e un’anticamera in cui un simpatico personaggio adagiato in una bara cercherà di farvi spaventare appena gli arrivate davanti (non ditelo a nessuno, ma anche se immaginavo potesse sopraggiungere la sorpresa ho sussultato dallo spavento…).
Dove dormire: anche a Sighisoara ho scelto un alloggio comodo e centrale per calarmi completamente nell’atmosfera medievale della cittadella. Ho dormito alla Pension am Schneiderturm, una pensioncina molto caratteristica all’ingresso del borgo (con il grande valore aggiunto di un proprietario solerte e gentilissimo che vi coprirà di informazioni e farà di tutto per farvi sentire a casa, bicchierino di grappa locale inclusa e tazze souvenir prima di partire).
4a tappa: Brasov
Forse la meno interessante delle località che ho visitato in Transilvania, Brasov è comunque una meta irrinunciabile perché si trova in una zona ricca di punti di interesse. La città è grande e moderna, con un centro medievale che ha conservato alcuni dei suoi tratti originari. Il centro si snoda intorno a Piata Sfatului, ricca di caffè all’aperto e di vie pedonali, e una chiesa notevole, la Chiesa Nera (Biserica Neagra).
Il vero motivo per cui fare tappa a Brasov è però il suo circondario e in particolare il Castello di Bran, meglio conosciuto come il Castello di Dracula. Qui infatti avrebbe soggiornato, anche se solo per un breve periodo, il Principe Vlad l’Impalatore detto Dracula. Dopo essere stato residenza estiva della famiglia reale rumena, ospedale da campo, museo durante il regime comunista, oggi il castello appartiene a membri della famiglia Asburgo (il comune di Brasov sta cercando di recuperare i fondi – 53 milioni di euro – per acquistarlo) ed è una attrazione turistica molto amata.
Il castello è interamente visitabile e comprende anche un museo, il Muzeul Satului (per cui è necessario un biglietto aggiuntivo). Nonostante i richiami a Dracula il castello non presenta pacchianerie o elementi kitsch (tutt’altro) e comprende una sala molto interessante in cui si ripercorre il mito di Dracula spiegando anche alcune delle superstizioni e credenze mitologiche tradizionali della Transilvania, dalle streghe ai vampiri.
Sulla strada di ritorno verso Brasov vale una sosta la Fortezza di Rasnov, una cittadella con un museo e un punto panoramico con vista spettacolare sulle montagne circostanti e sulla pianura.
Prima di rientrare a Bucarest (a 170 km di distanza da Brasov), vale un’altra sosta a Sinaia (a 50 km da Brasov), frequentatissima località sciistica invernale, dove si trova il Castello di Peles. Costruito nel 1886 su volere del Re Carlo di Romania, connubio di architettura neorinascimentale tedesca e stile neogotico, fu poi residenza del dittatore Ceausescu. Oggi ospita un interessante museo con sculture, collezioni di armi e sale dedicate alla decorazione d’interni.
Dove dormire: per la mia notte a Brasov ho soggiornato al 4 Cardinal’s, hotel poco fuori dal centro, curato ed economico (ma abbiate l’accortezza di avvisare l’orario di arrivo altrimenti potreste trovare la reception vuota come è successo a me).
Come arrivare
La regione della Transilvania si trova nella zona centrale della Romania. Per raggiungerla è comodo l’aeroporto di Cluj-Napoca, vecchia capitale della Transilvania e terza città del paese. In alternativa è possibile volare su Bucarest (io ho fatto così), cogliendo l’opportunità di visitare anche la capitale della Romania. Sia Cluj-Napoca sia Bucarest sono servite dalla Ryan Air e i voli sono in genere molto economici. Il volo da Milano Orio al Serio a Bucarest dura circa due ore.
Come spostarsi
La soluzione ideale per spostarsi all’interno della Romania e per muoversi in libertà è quella di noleggiare un auto tramite una delle diverse compagnie di car rental presenti nella zona dell’aeroporto (potete noleggiare l’auto anche tramite il sito della Ryan Air: occhio solo all’offerta aggiuntiva per avere “una protezione completa” che in realtà non è un’assicurazione vera e propria). Per una auto media si spendono circa 15-16€ al giorno. Con una piccola spesa aggiuntiva (meno di 10€ al giorno) è possibile avere anche router Wi-Fi o navigatore GPS a bordo (consigliatissimi per arrivare a destinazione senza problemi).
Come sono le strade della Romania? La rete autostradale è limitata, ma se ci si mantiene sulle strade principali queste sono larghe e in buone condizioni (se invece uscite dalle principali vie di comunicazioni potreste imbattervi in strade sterrate). Unico avvertimento rispettare i limiti di velocità e – ahimè – stare attenti ai cani randagi (anche in autostrada).
Quando andare
La Romania è caratterizzata da un clima continentale, con estati calde e inverni anche molto rigidi. Nonostante le temperature basse che ho trovato a cavallo di Capodanno (la sera le temperature sono scese anche a -11°C, ma può fare anche più freddo), sono sopravvissuta alla grande. La Transilvania è fatta di altipiani a vallate che in estate devono essere verdissime, ma che in pieno inverno, spruzzate di neve e scintillanti nel ghiaccio, hanno regalato un tocco molto suggestivo.
Che bellezza! Quest’estate mi piacerebbe molto fare Romania e Ungheria, mi hai dato ottimi spunti 🙂
Ma bene, mi fa molto piacere! In estate deve essere splendida con tutto quel verde!
Quando si dice… Taaaac! Dovrei andarci a maggio e il tuo post è quanto stavo cercando!Grazie! 😉
Ma bene! Se poi hai altre domande chiedimi pure 😀
grazie per questo post mooolto utile…..siamo due folli che abbiamo scelto questa meta per il viaggio di nozze!
Ma bene! Bravi che avete scelto una meta insolita e originale per il vostro viaggio di nozze. Io sono andata in Transilvania in coppia e devo dire che tra castelli e borghi medievali è anche molto romantica 😀
Dopo aver letto attentamente il tuo articolo, io e la mia ragazza, abbiamo prenotato per la prossima settimana!! Ti aggiorneremo sul viaggio, l’unica differenza è che noi ci sposteremo con i bus e raggiungeremo anche la costa, dato che siamo in piena estate 😀
Ciao e grazie di tutto!!
Ciao Francesco! Spero il mio itinerario vi piaccia, io ne sono rimasta soddisfatta 🙂
Ottima scelta fare anche un po’ di mare… fatemi sapere come è la costa!
Ciao, ho un volo su Bucarest con arrivo 23 settembre e partenza 27. Per adesso ho prenotato solo il volo avendo trovato una buona offerta. Per così poco tempo mi consigli di rimanere solo a Bucarest e di spostarmi a piedi o coi mezzi pubblici oppure potrei azzardare un nolo dell’autovettura e spostarmi cambiando hotel ogni notte? A Bucarest si trovano parcheggi gratuiti? Siamo due coniugi non giovanissimi ma amanti dell’avventura.
Attendo consigli. Ciao
Ciao Silvana! Io vi consiglio vivamente di noleggiare l’auto e spostarvi e raggiungere la regione della Transilvania. Bucarest in sé non richiede più di un giorno per la visita. Se vi servono altri consigli sono qui
Ciao Claudia io avrei deciso di andare in Romania a febbraio terrò conto delle tue esperienze????????????
Ciao Erika. Io con questo itinerario mi sono trovata benissimo, spero sia così anche per te!
Ciao!
Noi stiamo organizzando un tour in transilvania in macchina ad agosto
Qualche giorno in più di quello che hai fatto tu, infatti inseriemo sicuramente le saline di Turda a la Transfagarasan
Ci sono punti sui quali avresti voluto passare più o meno tempo di quello che hai fatto?
Ultima domanda…avevo quasi l’idea di partire prenotando solo le notti a Bucarest e poi prendere alloggio via via che arrivavamo nei posti
Settimane centrali di agosto, secondo te è fattibile o anche lì rischiamo di non trovare?
Graaazie
Ciao e benvenuto/a sul blog!
Quando sono andata io faceva parecchio freddo, quindi ogni tappa si presta a qualche ora/giorno in più 🙂 ad esempio Bucarest in estate ha dei parchi molto carini che vengono allestiti per accogliere all’aria aperta, Sibiu e Sighisoara sono davvero molto carine e un giorno in più ci sta per entrambe. Non ti so dire se la Transilvania è presa d’assalto o meno in estate.. se siete flessibili sul tipo di alloggio ci può stare che prenotate strada facendo.
Buona Transilvania allora!
Ciao, quale compagnia hai scelto per noleggiare l’auto?
Ciao Annamaria, avevo prenotato tramite il sito della compagnia aerea (Ryanair), mi spiace ma non mi ricordo il nome della compagnia di noleggio.