Ci sono quei posti che hai a portata di mano e che, proprio per la vicinanza e la comodità, finisci per trascurare e considerare una meta non urgente. Rimandi e periodicamente ti ripeti “Prima o poi ci devo andare”, ma intanto passa il tempo e quella meta resta sempre lì, che ti chiama.
Con l’Istria è andata esattamente così. Sono stata sempre incuriosita da quel pezzettino di terra (che proprio pezzettino non è) che una volta faceva parte dell’Italia e che è un po’ ancora nostro nelle tradizioni, nella storia, nella cultura. Finalmente mi sono decisa a esplorarla: la sorpresa è stata grande.
L’Istria in breve
L’Istria è una penisola con una curiosa forma triangolare che si trova nell’alto Adriatico, proprio davanti a Venezia, di cui è stata a lungo sotto il dominio. Dal punto di vista amministrativo la regione appartiene alla Croazia, ma una piccola porzione appartiene alla Slovenia e una minuscola porzione – compresa tra i comuni di Muggia e San Dorligo della Valle – appartiene tuttora all’Italia.
Con questo crogiolo di radici e di confini l’Istria ha tutte le carte in regola per risultare una meta interessante. E così è.
Forse però non tutti sanno che le sue particolarità non comprendono solo spiagge, isole e pittoreschi porti sul mare: l’Istria racchiude un entroterra che è uno scrigno di sorprese, tra tranquilli borghi arroccati su colli, resti storici, vigneti e campagne colorate.
Ma andiamo per ordine e vediamo zona per zona cosa c’è da scoprire.
L’Istria slovena: cosa vedere
Una cosa che forse non tutti sanno è che la Slovenia, oltre alla sua bellissima capitale Lubiana, al Lago di Bled e alle Grotte di Postumia, comprende anche un piccolo tratto di costa affacciato sul Golfo di Trieste per circa 40 km.
Da Trieste bastano 20 km per raggiungere Capodistria (Koper), principale porto del paese, con i suoi palazzi in gotico veneziano e i suoi moderni quartieri residenziali. A una decina di chilometri si trova Isola d’Istria (Izola): piccola e tranquilla, ha un bellissimo porto con passeggiata sul mare e un centro storico ricco di chiese e dipinti di arte veneta.
La vera chicca dell’Istria slovena è però Pirano (Piran), 10 km più a ovest lungo la costa. La località occupa una piccola punta affacciata per due lati sul mare, con un piccolo centro storico fatto di vie strette e piccole case colorate, un bellissimo porto e un’altura sormontata dalla Chiesa di San Giorgio, da cui si gode una splendida vista sul borgo e sul mare. Vicino si trovano i resti delle antiche Mura di Pirano, un altro splendido posto da cui contemplare il mare, magari al tramonto.
Prima di abbandonare la Slovenia è d’obbligo una tappa a Portorose (Portorož), ultima località lungo la costa prima di entrare in Croazia. La cittadina era un famoso centro termale e di vacanza già dal XIX secolo; oggi è ricca di hotel, casinò e locali sul mare. Il mio consiglio è quello di percorrere a piedi i 3 km che la separano da Pirano: la passeggiata, lungo il mare, è piacevolissima e interamente pedonale.
L’Istria croata: cosa vedere
L’Istria croata è un affascinante mix di paesaggi e colori, fatta di paesi sul mare, spiagge e boschi verdissimi, ma anche colline e campagne punteggiate qua e là da piccoli centri abitati arroccati su alture, zone di pregiati tartufi, vigneti e oli.
Sulla costa la prima tappa consigliata arrivando da nord è Umago (Umag), una cittadina di origine romana con un bel porto e un piacevole centro storico oppure la piccola Cittanova (Novigrad), 25 km più a sud, con la sua conformazione a penisola. La costa qui è frastagliata ma bellissima, il mare cristallino e pulito e abbondano le strutture turistiche (alberghi, campeggi, appartamenti, ristoranti).
Prima di spostarsi a sud vale però la pena fare una deviazione verso l’interno per andare a scoprire lo straordinario entroterra. Le tappe da non trascurare sono sicuramente Buie (Buje), con il suo bellissimo centro storico arroccato in cima a un colle (per via della sua posizione strategica in passato era definita “Sentinella dell’Istria”). Sono solo 8 i km che la separano da un’altra località degna di nota: Grisignana (Grožnjan), un piccolo caratteristico borgo medievale di 700 abitanti anch’esso su un colle roccioso. Il paese sorge tra terrazzamenti di ulivi e vigne ed è sempre stata un richiamo per artisti e musicisti.
Vale la pena insistere nella deviazione dalla strada principale per raggiungere Montona (Motovun), a meno di 20 km, che è consigliabile raggiungere per pranzo. Il borgo, arroccato su una rupe carsica, richiama i turisti per le sue antiche stradine e la splendida vista che si gode dall’alto, ma anche per i suoi apprezzati ristoranti dove gustare una delle specialità della zona: i tartufi. A seconda del periodo troverete piatti prelibati a base di tartufo nero o tartufo bianco.
Prima di lasciare l’entroterra per tornare sulla costa non dimenticate di fare una sosta in una delle caratteristiche botteghe di Montona o Grisignana per fare acquisti eno-gastronomici: questa è terra di ottimi vini, eccellenti oli, tartufi, formaggi e miele.
Tornando sulla costa vale una sosta Parenzo (Porec), una delle capitali del turismo croato. Oltre ai suoi 40 km di costa e ai suoi tanti campeggi, hotel e strutture turistiche, Parenzo vanta un centro storico molto piacevole da visitare, con musei, ristoranti e negozi. Da non perdere il complesso della Basilica Eufrasiana risalente al V secolo.
Se Parenzo vi ha conquistato, allora preparatevi a entusiasmarvi del tutto: ciò che vi aspetta poco più a sud, a Rovigno (Rovinj) è qualcosa di esaltante. Rovigno è tra le località più belle di tutta la Croazia. Sorge su un promontorio che si protrae sul mare lungo una costa frastagliata e selvaggia. Le sue case colorate, le romantiche vie del centro acciottolato e antico, le sue chiese, il porticciolo, i suoi ristoranti di pesce.. preparatevi a lasciare il cuore a Rovigno.
Nella punta più a sud dell’Istria si trova Pola (Pula), la città più grande di tutta la regione e suo capoluogo storico. Anche se non ha lo stesso fascino di borghi pittoreschi come Parenzo o Rovigno, Pola ha dei validi motivi per giustificare una sosta: la sua Arena – tra gli anfiteatri di età romana meglio conservati – e i suoi resti di origine romana, come il teatro romano e il Tempio di Augusto.
Quando andare in Istria
Il clima dell’Istria è quello tipico mediterraneo, con estati calde e inverni miti.
La regione si presta per essere esplorata in ogni periodo dell’anno. Io stessa ho esplorato l’Istria ai primi di novembre e ho trovato condizioni climatiche eccezionali.
Come raggiungere l’Istria
L’Istria offre il grande vantaggio di essere raggiungibile facilmente dal nord Italia in auto (ricordatevi però che per l’autostrada slovena serve acquistare la vignetta e in estate ci sono possono essere code notevoli lungo le strade).
Un’altra opzione è quella di raggiungere l’Istria via mare: è infatti raggiungibile comodamente in traghetto dai porti di Venezia, Ancona e Bari (scopri come prenotare il tuo traghetto per la Croazia).
Ecco, io sono uno di quelli che dicono “Prima o poi ci devo andare” e rimandano in continuazione… Tanto più che mia nonna era istriana.
E poi hai mai fatto caso al fatto che, in piccolo, la forma dell’Istria ricorda un po’ quella dell’India? ;o)
Ciao Marco!
Eh, siamo in tanti a ripetere spesso il mantra del “Prima o poi ci vado”! Ma se tua nonna era istriana non puoi non andare, vale davvero la pena. E poi è vero, la forma ricorda l’India (anche se moooolto più piccola). 😉