L’Italia offre tantissimo dal punto di vista culturale e turistico, è un dato di fatto. Ci sono luoghi di una bellezza unica e inimitabile, paesaggi così belli che vi faranno mancare il fiato, località dalle quali non vorrete più andare via. Un esempio? La Sardegna.
Questa isola è uno spettacolo di colori, vastità disabitate e villaggi di pastori, spiagge immense e acque cristalline. È sicuramente rinomata in tutto il mondo come meta estiva, ma perché non scoprirla anche in altri momenti? Può offrire così tanto anche fuori stagione, sia in termini naturalistici sia dal punto di vista delle tradizioni e a prezzi assolutamente accessibili a tutti.
Raggiungerla è molto facile, grazie alla prenotazione online di traghetti per la Sardegna con partenza dai principali porti italiani: un metodo di spostamento ideale soprattutto per chi decide di partire portando con sé l’auto, in modo da girare l’isola in totale libertà.
Oggi voglio parlarvi di almeno 3 motivi per visitarla anche fuori stagione: il patrimonio archeologico, la cucina, i paesaggi naturalistici.
Il patrimonio archeologico: i siti più suggestivi
La Sardegna è ricca da molti punti di vista, a partire da quello archeologico. È infatti piena di nuraghi lungo l’intero territorio e numerose altre meraviglie di epoche storiche differenti, dietro le quali si celano miti e tradizioni antiche.
I menhir, particolari costruzioni in pietra, sono stati ritrovati in diversi punti del territorio sardo, lungo un percorso che seguiva, probabilmente, un filo logico religioso. I menhir sono oggi conservati nel Museo delle Statue-Menhir di Laconi (Nuoro) e rappresentano un omaggio alle divinità delle popolazioni del periodo compreso tra il VI e il IV secolo a.C.
Altro elemento di grande attrazione sono le tombe dei giganti: sepolcri antichissimi, la cui simbologia è ancora avvolta nel mistero. Si tratta di costruzioni in pietra risalenti all’epoca nuragica alte anche 30 metri e che per questo hanno alimentato leggende relative alla civiltà di giganti che avrebbe abitato la Sardegna. Si possono vedere a Coddu Vecchio, nei pressi di Arzachena (Sassari).
La cucina: le prelibatezze della tavola sarda
La Sardegna fuori stagione è da visitare anche per un altro motivo: la cucina. Le bontà culinarie durano tutto l’anno, infatti, e se fate un salto nell’isola dalle acque trasparenti, non potete farvi mancare un pranzo con le prelibatezze di questa regione.
La gastronomia sarda è fondata sull’economia agropastorale presente nell’isola, per cui si tratta di piatti semplici e che fanno grande uso dei prodotti della terra. Tra gli antipasti non potete perdere la bottarga (il caviale sardo) che è fatta con uova di tonno schiacciate, salate e fatte essiccare. Passate poi agli angiulottus, ravioli ripieni di formaggio o ricotta, spinaci e zafferano. Il secondo non può che essere il porchetto tipico per poi chiudere il pranzo con un dolce, come gli amarettus (gli amaretti).
Un clima ideale e una piena immersione nella natura
Anche nei mesi più freddi non è raro che le giornate siano caratterizzate da cielo terso e sole battente, con temperature anche di 15° nelle ore di punta. Questo rende la Sardegna fuori stagione l’ottimo luogo per dedicarsi a lunghe passeggiate in spiaggia o seguendo percorsi naturalistici in campagna, nei parchi o in città. Imperdibile l’escursione con il Trenino Verde in Ogliastra con la possibilità di vedere paesini caratteristici come Sadali o Gairo.
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