Il mondo si divide in due: chi viaggia in modo indipendente e chi viaggia con un pacchetto organizzato. Il viaggio fai da te sta diventando sempre più diffusa per un numero sempre crescente di viaggiatori. Chi sceglie la seconda opzione spesso lo fa pensando che organizzare un viaggio sia difficoltoso (o addirittura rischioso).
In realtà non è così. Cimentarsi in un viaggio fai da te non significa abbandonarsi al caso e all’imprevedibilità, anzi. Chi decide di viaggiare in modo indipendente deve tenere la testa ben sulle spalle e adottare una serie di accortezze.
Scegliere l’opzione del viaggio fai da te non significa assolutamente preferire un viaggio disorganizzato e improvvisato. Al contrario: se parti con un viaggio creato ed elaborato da te (a maggior ragione se parti solo), devi essere un viaggiatore attento e responsabile.
Ciò non significa necessariamente partire con un itinerario fitto di tappe e prenotazioni (o un file Excel) che programmi scrupolosamente ogni minuto del viaggio: si può lasciare un po’ di margine all’imprevedibilità e alle decisioni del momento, ma è bene avere dei punti fermi nell’organizzazione del viaggio su cui non sgarrare.
Secondo me vale la pena fare un giusto mix tra imprevedibilità e organizzazione, partendo preparati sulla meta a cui stiamo andando incontro e organizzati almeno per quanto riguarda questi punti:
1 – Itinerario (di massima) del viaggio
Se è un viaggio di pochi giorni a breve raggio si può partire sprovvisti, ma se si tratta di un viaggio a lungo raggio, di più settimane, è bene costruirsi un itinerario di massima: scegliere l’arrivo e le tappe principali del viaggio, da dove ripartire, come gestire gli spostamenti (mezzi pubblici? taxi? noleggio di un’auto?) tenendo conto del tempo che abbiamo a disposizione.
Se quello che possiamo permetterci sono le canoniche due settimane, allora meglio cominciare qualche mese prima della partenza (non appena prenotato il volo) a informarsi e “studiare”, individuando le attrattive che ci ispirano di più ed elaborando le mete che proprio non possiamo perdere nel nostro viaggio fai da te.
2 – Prenotazioni di viaggio
Il bravo viaggiatore indipendente non ama un’organizzazione troppo stretta, ma viaggia sempre con le prenotazioni di base. Oltre alla prenotazione del volo (di cui è bene portare con sé anche una copia cartacea), meglio partire con già alcune prenotazioni degli alloggi (almeno quelli delle prime notti) o degli spostamenti successivi (spostandovi in treno o in bus prenotando in anticipo potreste spuntare un prezzo migliore).
Se il tempo a disposizione è poco oppure se si viaggia in un periodo ad alta presenza turistica, è meglio considerare l’eventualità di provvedere già a tutte le prenotazioni degli hotel. Ciò vi farà anche risparmiare tempo ed energie: una volta arrivati sul posto non dovrete preoccuparvi di trovare la soluzione di alloggio più adatta a voi (sperando però di aver scelto bene).
3 – Guide e mappe di viaggio
Personalmente io non viaggio mai senza una buona guida cartacea e una mappa, utili sia in fase di pianificazione del viaggio, sia per gestire gli spostamenti in loco. Io non mi trovo molto bene con le guide PDF (di sicuro meno ingombranti, ma secondo me troppo scomode da consultare) e opto per una cara vecchia guida (preferibilmente leggera) da portare sempre con me. Essendo molto curiosa, odio la sensazione di trovarmi davanti a un monumento o un tempio che mi ispira della cui storia non posso sapere nessun dettaglio (spesso e volentieri le guide vengono in soccorso in questo!).
Le mappe invece sono strumenti essenziali per sapersi orientare una volta giunti in un posto, calcolare distanze e pianificare gli spostamenti del nostro viaggio fai da te (poi anche lì, io amo le carte geografiche da sempre quindi non faccio testo).
4 – Frasario linguistico
Se avete una buona padronanza delle lingue e viaggiate in mete “classiche” forse non è necessario, ma un buon frasario linguistico diventa essenziale nel momento in cui ci si trova in un paese poco turistico o in cui pochi masticano inglese. A volte basta sapere anche sole poche parole nella lingua locale (quelle essenziali, tipo “bus”, “treno”, “hotel”, “strada”, “acqua”, etc.) per venirne fuori in situazioni complicate (io in questo modo me la sono sempre cavata anche nei posti più sperduti del Laos).
Un frasario linguistico e una infarinatura generale di cirillico sono stati per me una salvezza durante la mia Transiberiana del 2016.
5 – Assicurazione di viaggio
Impensabile per un viaggiatore con la testa sulle spalle partire senza una buona assicurazione di viaggio come Axa Assistance che copra in caso di ritardi e annullamenti dei voli aerei, ma anche furti e spese mediche. Le polizze di viaggio possono coprire un singolo viaggio oppure – se viaggiate spesso – oppure avere una copertura annuale.
Buongiorno Claudia, io amo quasi sempre organizzare viaggi da me. Cerco di risparmiare prenotando dove possibile una Casa Vacanza e cerco di monitorare le offerte delle compagnie aeree low cost. Per gli spostamenti preferisco l’auto a noleggio, scegliendo siti che mi permettono di visualizzare le offerte. Per le assicurazioni aggiuntive non ci ho mai pensato, ma ora mi informo.
Ciao Cristiano! Una buona assicurazione non può mai mancare, soprattutto in caso di viaggi internazionali o all’avventura 🙂
Ciao Claudia, ho difficoltà a trovare assicurazioni di viaggio che coprano più di 100 giorni consecutivi (compresa axa). Puoi aiutarmi?
Ciao Valerio, scusa il ritardo nella risposta!
In genere tutte le compagnie di assicurazioni offrono una formula annuale, che ti copre cioè tutto l’anno indipendentemente dal numero di viaggi. Se cerchi in internet sicuramente le trovi. Fammi sapere!