Da cosa iniziare per un primo viaggio in Israele? Quali tappe scegliere? Quanti giorni servono? Come organizzare gli spostamenti da una città all’altra? Quanto tempo dedicare a ogni tappa?
Appena rientrata dal mio viaggio in Israele, ho voluto racchiudere in questo primo post i dettagli relativi a quello che è stato il mio itinerario, con tutte le informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Israele in modo indipendente.
Per questo mio primo viaggio in Israele ho voluto dedicarmi alle mete più conosciute del paese: Tel Aviv, Gerusalemme e il Mar Morto. Queste tre località presentano il grande vantaggio di essere a poca distanza l’una dall’altra e sono raggiungibili senza alcuna fatica con i mezzi locali (tra l’altro ben organizzati, moderni ed economici).
Ho pensato di dedicare 6 giorni in totale a questo mio primo assaggio di Israele, così suddivisi: 2 giorni a Tel Aviv, 3 giorni a Gerusalemme e 1 giorno sul Mar Morto. Gerusalemme potrebbe richiedere anche qualche giorno in più (qualcuno mi aveva consigliato di starci una settimana): ciò dipende da quante cose volete vedere all’interno della stessa giornata e se non volete tralasciare niente ma proprio niente (io ho saltato la Cittadella e la Città di David). Tre giorni per visitare Gerusalemme mi sono sembrati adeguati.
Per questo mio primo viaggio ho saltato anche Betlemme e i territori palestinesi: il paese non è così piccolo come potrebbe sembrare, meglio lasciare qualcosa per la prossima volta. 😉
Tel Aviv
Tel Aviv si presta benissimo come prima tappa di un viaggio in Israele, anche per questioni logistiche: il suo aeroporto, il Ben-Gurion, che si trova circa 18 km a sud della città, è il principale scalo del paese. Raggiungere il centro città dall’aeroporto è facile: il modo più semplice ed economico è il treno, che parte direttamente dall’aeroporto (il biglietto costa solo 13,50 NIS, ci sono treni ogni circa 30 minuti).
Cosa vedere:
Tel Aviv è una città grande e moderna che ai miei occhi è sembrata un curioso mix tra una città di mare occidentale, una città araba e una Doha in espansione visto il gran numero di gru e grattacieli in costruzione. L’atmosfera che si respira è distesa e tranquilla, con un gran numero di bar e locali all’aperto, hotel di lusso affacciati su km e km di spiaggia. Qua e là fanno capolino le bianche architetture degli edifici in stile Bauhaus, molti dei quali si trovano concentrati nella zona di Rotschild Boulevard, una zona piacevole dove passeggiare e fare conoscenza con la città.
Nel centro città ci sono dei pratici cartelli blu che indicano come raggiungere i punti più importanti della città. Io ho seguito le indicazioni per Allenby Street, su cui si affacciano tanti negozi e attività oltre alla Grande Sinagoga, e che conduce al Carmel Market, un mercato animato di gente del posto dove si vendono soprattutto frutta, verdura e spezie (ma anche ottimi spuntini per un pranzo al volo).
Da Carmel Market bastano cinque minuti a piedi per arrivare sul mare: le spiagge più belle e animate, oltre che attrezzate con bar, ristoranti, bagni e spogliatoi si trovano nella parte settentrionale del centro, in direzione del Porto (se vi spingete fino al porto visitate il Ben Gurion Museum) e sono raggiungibili lungo la bellissima passeggiata della Herbert Samuel Esplanade. Se invece proseguite verso sud potete affiancare il Charles Clore Park e passeggiare lungo un altro bel lungomare che arriva fino a Jaffa, la parte più antica di Tel Aviv, che sovrasta il mare dall’alto di una collina.
Alla visita di Jaffa consiglio di dedicare una mezza giornata: quello che è considerato il porto più antico del mondo (era qui che attraccavano i Crociati diretti alla Terra Santa), oggi ospita un’area con bar e ristoranti per turisti, atelier di artisti, e splendidi punti panoramici sulla città, come i Giardini HaPisgah. Merita poi una visita il mercato delle pulci, traboccante di cianfrusaglie ma interessante e vivace. Se dopo la visita siete stanchi vi consiglio una sosta ad Alma Beach, la spiaggetta che si trova proprio sotto il promontorio di Jaffa, secondo me la spiaggia più bella di tutta Tel Aviv.
Una delle sorprese più piacevoli per me in città è stata Neve Tzedek, un quartiere della città appena a nord della arteria di Jaffa Road: qui niente grattacieli ma case basse e piccole boutique, caffè in perfetto stile europeo e una tranquillità davvero invidiabile.
Dove dormire:
Durante i miei due giorni a Tel Aviv ho soggiornato all’Abraham Hostel, un ostello moderno e super attrezzato nella zona a sud della città, vicino alla stazione degli autobus. La posizione è comoda per visitare la zona meridionale della città, un po’ meno se volete spingervi nella zona del Porto Vecchio (consiglio di arrivarci con i mezzi, altrimenti dovrete scarpinare parecchio). In un prossimo futuro la location dell’ostello sarà ancora più comoda perché al momento è in costruzione la linea del tram leggero, che passa proprio lì accanto, e che congiungerà la zona con quella della vecchia Jaffa.
Dove mangiare:
Il costo della vita a Tel Aviv è abbastanza alto e le soluzioni economiche non sono proprio così facili da trovare. Chi ha un palato gourmet può lanciarsi alla scoperta dei tanti ristoranti sopraffini che popolano oggi Tel Aviv. Chi ha un budget più basso trova delle ottime occasioni al Carmel Market (il posto ideale dove fare la spesa o trovare falafel e street food a poco prezzo) o in uno dei diversi locali presenti nella zona del Mercato delle Pulci di Jaffa (in un locale senza nome ho mangiato un buonissimo hummus con carne).
Come spostarsi da Tel Aviv a Gerusalemme:
Spostarsi da Tel Aviv a Gerusalemme è facile ed economico. Bus frequenti partono dal quarto piano della stazione centrale degli autobus, in Levinski Street, a sud del centro. Io ho preso il bus nr. 405 e ho pagato soli 16 NIS. I biglietti possono essere acquistati a bordo o alla biglietteria. Per raggiungere Gerusalemme ci vuole circa un’ora. Il bus arriva alla stazione centrale degli autobus, nella parte nuova della città: per spostarsi basta uscire dalla stazione e prendere il comodo tram leggero.
Se vi trovate per la prima volta in Israele sappiate che tutti i mezzi pubblici restano in servizio fino al primo pomeriggio del venerdì e lo sospendono fino al tramonto del sabato: questo per via della Shabbat, la giornata festiva ebraica. Se dovete spostarvi tra il venerdì e il sabato pomeriggio non potete contare sugli autobus, ma dovete prendere uno sherut, cioè un taxi collettivo, che partono all’esterno della stazione degli autobus di Tel Aviv e di Gerusalemme (così come dall’aeroporto).
Gerusalemme
Gerusalemme è sopra tutte la meta che assolutamente non può mancare in un viaggio in Israele. Città santa per tre religioni, trasuda fascino, storia e misticismo da ogni parete. Qualcuno cade vittima della “sindrome di Gerusalemme” e va incontro a esplosioni di sentimenti religiosi; per tutti – anche se atei – è impossibile non restarne affascinati.
Cosa vedere:
C’è molto da fare e vedere a Gerusalemme e la maggior parte di questo si trova concentrato nella Città Vecchia, racchiusa tra le antiche mura: il mio consiglio è quello di dedicare la prima giornata o mezza giornata a una “infarinatura” generale della città, concedendosi del tempo per avvicinarsi a essa con calma, per poi scendere in dettaglio nella visita. Quindi per prima cosa consiglio di dirigersi verso il Muro Occidentale, nella piazza più mistica di tutta la città vecchia (se volete raggiungerlo velocemente saltando bancarelle e venditori entrate dalla porta di Jaffa e girate tutto a destra, passando per l’insolito Quartiere Armeno ed entrate nella Cattedrale di S. Giacomo se la trovate aperta).
Qui è obbligatorio prendersi del tempo per visitare con calma il Monte del Tempio, dove si trova la Cupola della Roccia, simbolo della città, e la Moschea Al-Aqsa (entrambe ahimè visitabili solo dall’esterno per i non musulmani). Tra i luoghi più sacri anche la Basilica del Santo Sepolcro, la chiesa più importante della cristianità, costruita nel luogo in cui trovò la morte Gesù.
All’interno della città vecchia si trovano diversi quartieri – il quartiere ebraico, il quartiere cristiano, il quartiere arabo e quello armeno – a cui vale la pena dedicarsi singolarmente esplorandoli anche al di là delle vie principali (e uscendo dal proliferare di piccoli negozi e dalla folla): molto probabilmente vi troverete a vagare da soli tra piccole tranquille viuzze. Districarsi tra il denso dedalo di vie è difficile, ma in giro per la città vecchia si trovano frecce e indicazioni per raggiungere i punti principali.
Imperdibile mentre si è nella Città Vecchia è la visita al Monte degli Ulivi, il luogo dove si sono svolti molti episodi biblici importanti (qui potrete trovare quello che è riconosciuto come l’Orto del Getsemani, il Sepolcro di Maria, etc). Arrivarci è facile, anche a piedi, uscendo direttamente dalla piazza del Muro Occidentale attraverso la Dung Gate: da qui basta seguire un percorso pedonale tra rovine e fianchi di colline ricoperte di tombe ebraiche. La salita al monte si svolge attraverso diverse tappe tra chiese e luoghi sacri, la salita è impegnativa ma la vista sulla Città Vecchia dall’alto è qualcosa di davvero memorabile.
A Gerusalemme c’è molto da vedere nella Città Vecchia, ma anche la città moderna offre dei buoni spunti di interesse. Vale una visita il Mercato Mahane Yehuda, animatissimo e pieno di bancarelle di cibo, il quartiere ultraortodosso Mea She’arim e il quartiere di Nahla’ot, tra vecchie sinagoghe, case basse e saliscendi.
Dove dormire:
Anche a Gerusalemme c’è un Abraham Hostel e io ne ho approfittato: più piccolo rispetto al “fratello” di Tel Aviv, è in posizione comodissima nella città nuova, proprio davanti alla fermata Ha Davidka del tram (a 3 fermate dalla stazione centrale degli autobus e a tre fermate dall’ingresso della città vecchia).
Dove mangiare:
Gerusalemme offre una scelta meno gourmet rispetto a Tel Aviv ma le occasioni per mangiare bene non mancano. Per un pranzo o uno spuntino veloce si trova sempre qualcosa di buono al Mercato Mahane Yehuda, dove la sera c’è l’imbarazzo della scelta in quanto a ristoranti di cucina locale (io mi sono trovata benissimo da Hatzot). Street food non manca neanche nella città vecchia, dove abbondano anche i ristoranti per turisti.
Come spostarsi da Gerusalemme al Mar Morto:
La maggior parte dei viaggiatori visita il Mar Morto con escursioni guidate di mezza giornata o di una giornata intera con partenza da Gerusalemme. Molte di queste prevedono la partenza la mattina molto presto per vedere l’alba dall’alto della fortezza di Masada, con visita poi alla riserva naturale di Ein Gedi e bagno nel Mar Morto.
In realtà raggiungere il Mar Morto da Gerusalemme è facile e pratico anche in autonomia. Da domenica a giovedì ci sono bus diretti (numero 400, 486 e 487) che partono dalla stazione centrale degli autobus (di fronte alla fermata del tram). Si può fare una prima visita a Masada e quindi spostarsi sempre in bus ad Ein Gedi, da cui è possibile rientrare in bus verso Gerusalemme (l’ultimo bus parte alle 19:30). Il biglietto costa 37 NIS (circa 9 euro) e c’è Wi-Fi a bordo.
Mar Morto
Cosa vedere:
Per il mio primo viaggio in Israele ho voluto inserire assolutamente una tappa sul Mar Morto (e ne sono stata entusiasta). Per chi è a Gerusalemme la località sul Mar Morto più comoda da raggiungere è la zona compresa tra Masada e Ein Gedi, entrambe raggiungibili comodamente con i mezzi pubblici dalla città.
Masada è famosa per le rovine della fortezza che si trovano in cima a una collina, dove gli ebrei resistettero eroicamente fino all’ultimo prima di essere conquistati dai romani nel 70 d.C. Si può scegliere di arrivare in cima seguendo dei sentieri da fare a piedi oppure prendendo la cabinovia (costo a/r 76 NIS). Dall’alto la vista spazia su una buona parte del Mar Morto. Dopo la visita alla fortezza si può prendere un altro bus (la fermata è vicina all’ingresso visitatori) per raggiungere Ein Gedi, una ventina di chilometri più a nord.
Ad Ein Gedi si trova una riserva naturale (è l’oasi naturale più grande di Israele) con due wadi, cioè dei canyon un tempo percorsi dall’acqua, con vegetazione e pozze d’acqua dove è possibile bagnarsi, un kibbutz, quello che resta di una spiaggia pubblica abbandonata (io ci sono andata e vi sconsiglio di andarci) e una spiaggia privata con spa. Per fare il bagno nel Mar Morto (esperienza incredibile assolutamente da provare) vale la pena spendere qualche soldino per andare alla Ein Gedi Sea of Spa: un trenino vi accompagnerà alla spiaggia, dove si trovano sedie, docce e fanghi da cospargersi sul corpo.
Ad Ein Gedi non ci sono hotel o strutture dove passare la notte; è comunque possibile visitarla e fare ritorno in giornata a Gerusalemme. Ad Ein Gedi ci sono quattro fermate diverse: la riserva naturale, la vecchia spiaggia pubblica, il kibbutz e la spa (6 km a sud della riserva): basta che specifichiate all’autista del bus dove volete scendere.
Avete altri dubbi o domande? Chiedetemi pure!
Che meraviglia Claudia! È un viaggio che ultimamente si fa spesso spazio nella mia mente, ero ad un passo dal prenotare con una super offerta. Sarebbe il mio primo viaggio in solitaria ed i timori sono tanti. Anche io avevo adocchiato l’Abraham Hostel, sia a Tel Aviv che a Gerusalemme, inoltre organizzano escursioni in tutto il paese
Ciao Alessia! E’ un paese complicato, ma sicuramente affascinante! Personalmente lo consiglio a tutti 🙂 Super adatto anche per un viaggio in solitaria. A proposito, se ti serve qualche spinta per quello.. scrivimi pure!
Ciao Claudia, mi sono imbattuta nel tuo sito per caso oggi, in un momento di indecisione totale: parto per Israele o scelgo un’altra meta, più adatta ad una ragazza che viaggia da sola? Il tuo articolo è pieno di indicazioni utilissime e pratiche, è perfetto! Ti sei mai sentita ‘poco in sicurezza’ durante le tue gite giornaliere? e la notte come ti sei organizzata? grazie mille! 🙂
Ciao Martina e ben arrivata sul mio blog!
Ho avuto anche io gli stessi tuoi dubbi prima di partire… soprattutto perché stiamo parlando di un paese della delicata situazione politica. Mi sono decisa a fare il biglietto dopo aver monitorato per mesi la situazione (che appariva stabile e tranquilla). Durante il mio soggiorno in Israele (a novembre 2017) mi sono sentita sempre tranquilla. L’unico aspetto che non mi è piaciuto molto è la folta presenza di soldati armati sui mezzi pubblici, nelle stazioni.. ma questo fa parte della vita quotidiana israeliana a prescindere dalla presenza di situazioni pericolose oppure no.
Nessun problema per la notte, nè a Tel Aviv nè a Gerusalemme.
Se hai altre domande chiedimi pure!
Gran bel post, Claudia, brava! Divorato in un attimo perché penso proprio che andrò in Israele tra qualche mese 🙂 farò un itinerario simile ma starò più giorni e avrò tempo anche per vedere altre cose. Ti sei sentita sicura a girare da sola?
Grazie mille e a presto!
Eleonora (Immagimondo!)
Ciao Eleonora, ben trovata! 😀
Durante il mio viaggio in Israele mi sono sempre sentita sicura girando da sola, l’unica cosa che mi ha un po’ destabilizzato è la presenza di militari ovunque… a qualcuno ciò infonde sicurezza, a me ha messo un po’ di ansia..
Se ti servono altre info chiedimi pure!
un abbraccio
Che meraviglia! ci vado questo sabato, più o meno lo stesso itinerario, ma ho 8 giorni e faro’ due notti a nazareth! anch’io ho preso gli ostelli di Abraham… e anch’io viaggio da sola! quando stavi a Gerusalemme hai fatto qualche tour? io volevo fare quello di Abraham per la città vecchia e quello del monte degli ulivi.
grazie
Ang.
Ciao Angela! Bellissimo se riesci a vedere anche Nazareth! Per Gerusalemme l’ideale è fare qualche tour… io ho fatto quello di Abraham per la città vecchia.
Da tempo sto pensando di fare un viaggio da sola in pace! Leggendo quanto hai scritto penso sia veramente un viaggio meraviglioso!
Se posso chiederti solo una cosa, a grandi linee quanto viene a costare un viaggio del genere? Una settimana intendo..
Ciao Giulia, grazie per avermi scritto! Sulla spesa incide sicuramente la spesa relativa al volo (io sono stata fortunata perché ho trovato un volo a/r a 60€), all’alloggio (io ho alloggiato in ostelli) e alle esigenze per i pasti (io a pranzo mangiavo qualcosa al volo nei mercati o per strada e mettevo “le gambe sotto il tavolo” per la cena mangiando in un vero ristorante. In questo modo io per una settimana ho speso all’incirca sui 400€.
Ciao! Complimenti per il tuo blog, ho appena letto il post su Israele visto che stiamo pensando di andarci il mese prossimo e penso seguiremo il tuo itinerario.. Avrei una domanda, per quanto riguarda il visto e tutta la parte burocratica come funziona?
Grazie mille!
Ciao Giorgia, benvenuta sul mio blog e grazie per i complimenti!
Per il visto è tutto abbastanza semplice: all’arrivo compili un modulo e loro ti rilasciano un piccolo bigliettino con data di entrata e uscita consentita (anziché fare timbro sul passaporto). L’importante è conservare con cura il bigliettino perché devi mostrarlo all’uscita del paese. Per quanto riguarda la famigerata “fase interrogatorio” (di cui forse avrai sentito parlare) a me è andata liscia all’andata, mi hanno “interrogata” alla mia ripartenza dall’aeroporto di Tel Aviv con domande lecite e alcune assurde (come si chiamano i tuoi genitori? cosa significa il tuo cognome? ti ha aiutato qualcuno a fare la valigia?…)
Okay, a me non dispiacerebbe per nulla l’iterrogatorio, anzi magari si fa qamicizia, mi ha MOLTO piu’ scocciato Vienna dove mi han fatto letteralmente aprire un bagaglio chiuso a forza gettando via quasi tutto , cibo scatole di fagioli e truce barba, oppure da Bologna per Tenerife dove la poliziotta ( italianissima) non mi ha fatto transitare perché senza check-in quando lo stesso check-ihn mi disse “vada all’imbarco perché mancano 50 minuti ( fila mostruosa)” per poi farmi perdere quasi l’aereo per rimettere tutto; so poco inglese ma mi chiedano pure quel che vogliono, evidentemente a te da molto fastidio ..
i viaggi hanno spesso qualche quid d’incognita, altrimenti che raccontiamo? hehe
Io sono la prima a cui piace fare amicizia in viaggio ma ti assicuro che nelle circostanze degli interrogatori con le autorità israeliane ti viene di tutto tranne la voglia di fare amicizia 😀 davvero snervante, credimi (anche se io sono appena tornata dagli Stati Uniti e devo dire che anche le loro trafile non scherzano, anzi…)
ciao Claudia. Complimenti non solo per il tuo blog, ma anche per lo spirito da traveller..
Il mio dubbio: è adatto, secondo la tua esperienza, un ostello per due over 50? Perchè i prezzi per gli hotel non mi sembrano economici!!
Ma grazie Gabriella! 😀
Viaggiando io dormo quasi sempre in ostelli e in giro per il mondo ho visto gente davvero di tutte le età… quindi non fatevi assolutamente problemi! Eventualmente, se volete, potete vedere se l’ostello che vi interessa offre anche camere doppie private (in molti ostelli ci sono). Comunque è vero, in Israele gli alloggi non sono economici per niente 🙁
Ciao Claudia, grazie, ho trovato il tuo blog, molto interessante. Andrò in Israele il prossimo mese di marzo per una settimana con mio marito e i nostri due figli. Anche noi ci andiamo per conto nostro e pensavamo di noleggiare un’auto però è stato utile leggere nel tuo blog che ad esempio da Tel Aviv a Gerusalemme ci si può andare con i mezzi così pure sul Mar Morto. Altra cosa interessante sono gli ostelli. Come li hai trovati? Accettabili? Volevo chiederti anche se hai visitato tutto senza una guida, per la visita a Gerusalemme forse sarebbe utile. Ti ringrazio molto.
Ciao Ines, grazie e benvenuta nel mio blog!
Se noleggerete un’auto anche meglio, così potete muovervi in totale libertà. Negli ostelli in cui sono stata mi sono trovata molto bene, tra l’altro aperti a ogni tipologia di persone (giovani e meno giovani, viaggiatori single o coppie); spesso e volentieri anche negli ostelli ci sono stanze private. Per visitare Gerusalemme ti consiglio assolutamente una guida.
Grazie mille Claudia!!!
Figurati, è un piacere! Se avete altre domande sono qui
Ciao Claudia, ho letto con interesse il tuo itinerario e i tuoi consigli sul viaggio in Israele. Io con moglie e due amici ci andrò a settembre. Ho già prenotato volo, auto e due notti a Tel Aviv e 5 a Gerusalemme. Sai dirmi se avrò problemi con l’auto a spostarmi visto che anch’io andrò una giornata nel mar Morto in quanto l’avevo visto dal lato giordano e mi ero ripromesso di tornarci e poi un’altra cosa: i tanto temuti interrogatori in aeroporto come se la cava uno che come me parla pochissimo l’inglese? Ti ringrazio delle informazioni. Roberto
Ciao Roberto! In che senso temi problemi con l’auto? I famigerati interrogatori non sono per forza individuali, se tua moglie o i tuoi amici parlano inglese puoi farti aiutare (preparati a vederne delle belle e a buttare via un po’ di tempo)
Chiedete pure 🙂
Ne approfitto. Vorrei andare a fare il giro Masada, Ein Gedi e bagno nel Mar Morto. E vorrei evitare i tour organizzati che sono frettolosi tranne quando devono farti fermare e perdere tempo nei negozi di souvenir. Racconti che è possibile con i bus pubblici. Come funziona? Prima tappa Masada immagino. Poi da Masada c’è un bus per Ein Gedi? Intendo, solo per fermarsi lì? Della Spa a Ein Gedi ne parlano malissimo, specie su Tripadvisor . Che tu sappia c’è un bus per Ein Bokek?
Ciao Massimo! Sì, io ho fatto proprio il tour di cui parli ma spostandomi da sola, senza tour organizzato (mi sono persa l’alba su Masada che in genere ti propongono con i tour) ma pazienza. E’ tutto molto semplice: dalla stazione degli autobus di Gerusalemme ho preso un bus pubblico. I bus arrivano proprio fin sotto la fortezza di Masada. Da lì ho proseguito verso Ein Gedi: ci sono diverse fermate; io sono scesa vicino alla spa… la spiaggia pubblica era impraticabile quindi ho optato per la “spa”: niente di che assolutamente, ma al di fuori di quel punto non ho visto altre spiagge accessibili. Dei bus per Ein Bokek purtroppo non ti so dire.
Ciao Claudia, complimenti per il blog, volevo chiederti ma sul posto si trovano tour con lingua italiana. Grazie
Ciao! Intendi dove? A Gerusalemme? A Gerusalemme è quasi dovuto fare un tour con una guida, però non ti so dire se ci sono guide parlanti italiano (mmh, la vedo difficile)
Ciao, molto interessante questo articolo e moltoooo utileee, grazie! Una sola domanda, per favore: pensavo di fare anche io Masada e Mar Morto col tour ma dici che in autonomia è fattibile, mi puoi dare più info sulla logistica (e orari dei bus, dove trovarli) le rifare tutto in giornata, pls? Grazie ancora, Jennifer
Ciao Jennifer!
Se leggi in fondo nel post ho specificato come fare: Da domenica a giovedì ci sono bus diretti (numero 400, 486 e 487) che partono dalla stazione centrale degli autobus (di fronte alla fermata del tram). Si può fare una prima visita a Masada e quindi spostarsi sempre in bus ad Ein Gedi, da cui è possibile rientrare in bus verso Gerusalemme (l’ultimo bus parte alle 19:30). Il biglietto costa 37 NIS (circa 9 euro) e c’è Wi-Fi a bordo.
I bus sono frequenti, io mi sono presentata in stazione la mattina presto e ho preso il primo bus diretto a Masada
Ciao Claudia,grazie per tutte queste tue preziose informazioni visto che ho prenotato il volo per marzo.
Volevo chiederti se tu avessi idea di dove poter andare nel caso si volesse stare 2 giorni sul Mar morto.
Grazie
Ciao Veronica! Sono contenta che questo mio post ti sia stato utile 🙂
Come alloggi non c’è molto: c’è un ostello e un kibbutz a EIn Gedi oppure c’è qualcosa vicino a Masada.