Prima che io scoprissi la mia affinità elettiva con l’Asia, ancora prima che io mi innamorassi dell’Africa nera, quando ero ancora una viaggiatrice in erba, c’è stato un altro luogo che ha occupato per primo un posto speciale nel mio cuore: le isole greche.
Una meta vicina a noi, una destinazione comune a molti, che può sembrare quasi una scelta banale, ma che invece racchiude uno scrigno immenso di bellezza e peculiarità uniche. Tra più di 6.000 tra isole e isolette (227 delle quali abitate), in Grecia ognuno può trovare la propria isola del cuore: ognuna è diversa e unica, con una propria identità e una propria storia da raccontare. Basta solo andare a scoprirle.
Il perché della mia passione per la Grecia è presto detto e facilmente comprensibile (e so che siamo in molti a condividere questo amore): un amore che hai i colori del bianco e dell’azzurro (ma non solo), che sa di sole e di calamari stesi al sole, di storia e di archeologia, fatto di escursioni in barca e terra arida, ma anche vegetazione selvaggia e rigogliosa macchia mediterranea, buona cucina e un buon bicchiere di ouzo (che a me piace tanto).
In vista del mio prossimo viaggetto in terra di Grecia, a scoprire una nuova isola, ho voluto ripercorrere le puntate della mia love-story con le isole greche. A partire dalla prima isola che ho visitato: Creta.
Creta
La mia passione per la Grecia è scoppiata qui, nel lontano 2002. In quella occasione la mia scelta ricadde su una delle isole più conosciute e frequentate dai vacanzieri: Creta, l’isola greca più grande e popolosa, situata nel punto più a sud del Mare Egeo.
I miei ricordi di Creta sono legati a un mare bellissimo, un paesaggio brullo ma selvaggio quanto basta e un passato glorioso (impossibile andare a Creta e non visitare i resti della città di Cnosso, il più importante sito archeologico testimone della civiltà minoica. Unico neo: l’isola è molto grande e ci vuole tempo per girarla tutta; se volete visitarla e viverla con calma mettete in conto almeno 10-15 giorni.
Perché andarci: per il suo mare cristallino, le sue spiagge bellissime, i suoi spazi ampi e le sue strade lunghissime perfette per un on the road in automobile alla scoperta dell’isola.
Kos
Dopo il mio primo viaggio a Creta quello con la Grecia è diventato un legame costante e una destinazione dove tornare appena possibile. Dopo Creta ho scelto di andare alla scoperta di Kos, una delle dodici isole dell’arcipelago del Dodecaneso, non lontano dalle coste della Turchia.
La mia passione per la Grecia ha visto con Kos la sua consacrazione ufficiale e il luogo ideale per la mia vacanza tipo: io che non amo stare in spiaggia tutto il giorno ho trovato a Kos, tra siti archeologici, paesaggi selvaggi, piccoli borghi e villaggi di pescatori, pane per i miei denti.
Noleggiata una buggy car è stato super divertente percorrere l’isola in lungo e in largo, a caccia di spiagge isolate e piccoli centri abitati, tra mare e montagna (impensabile non salire fino a Zia, una piccola località di montagna dove vendono miele e prodotti locali).
Perché andarci: per il bel mare e le belle spiagge, ma anche per i numerosi siti archeologici che si trovano ovunque sull’isola, anche nei posti più impensati (anche in spiaggia).
Kalymnos
Kalymnos è una piccola isola che si trova vicino a Kos (e che è possibile visitare con gite giornaliere in barca da Kos). L’isola è montuosa e brulla e mi ha colpito per il suo mare verde smeraldo, un vero e proprio spettacolo.
Le tracce di archeologia non mancano e neanche i riferimenti mitologici (Omero parla dell’isola di Kalymnos nella sua Iliade). Kalymnos è famosa per la pesca delle spugne (che si trovano in vendita ovunque) e, montagnosa com’è, per l’arrampicata su roccia (richiama infatti climber da tutto il mondo).
Perché andarci: per la presenza di pochi turisti, per il suo mare favoloso.
Nisyros
Se cercate un’isola che offra qualcosa di diverso e unica nel suo genere Nisyros è l’isola che fa al caso vostro. Sempre situata nel Dodecaneso, e facilmente raggiungibile da Kos, Nisyros è un’isola atipica: è piccola, tondeggiante, montuosa e dominata al centro dal vulcano Polyvatis, di cui è possibile visitare la caldera (la sua attività oggi è limitata solo a emissioni di fumo e a calde sorgenti sulfuree).
Il centro dell’isola è Mandraki, poco più di un pugno di casette bianche e vicoli stretti, intorno a spiagge di ciottoli neri, in cui si respira un’aria davvero tranquilla e sospesa nel tempo.
Perché andarci: per i suoi colori insoliti – il blu del mare e il nero della roccia vulcanica – e per l’atmosfera quieta che si respira. Sarà la presenza del vulcano, sarà il suo aspetto montagnoso, Nisyros ha un fascino davvero particolare.
Alonissos
La mia passione per la Grecia mi ha portata a scoprire anche Alonissos, un’isola verdissima e tranquilla nell’arcipelago delle Sporadi, nel Mar Egeo settentrionale. Per arrivarci si deve atterrare a Skiathos (dove c’è l’aeroporto con la pista più corta che io abbia mai visto) e quindi proseguire in barca.
Alonissos non è la classica isola greca: è molto verde, le case non sono necessariamente tutte bianche e azzurre, l’isola è molto tranquilla, non c’è chiasso, non ci sono discoteche, non si va a fare vita notturna. L’isola è abbastanza piccola: basta noleggiare uno scooter e andare alla scoperta delle sue spiagge tranquille e dei suoi villaggi tra il mare e la collina. Consigliatissima anche una gita in barca nell’arcipelago, tra le isole e isolotti nelle immediate vicinanze, e a Skopelos.
Perché andarci: per i suoi colori (percorrerla significa colorarsi gli occhi di azzurro e verde) e per la sua pace e tranquillità.
Cefalonia
Anche Cefalonia, nell’arcipelago delle Isole Ionie, è molto distante dalla classica immagine dell’isola greca brulla, arida e popolata di casine bianche e azzurre, ma non per questo meno interessante. Anzi. Cefalonia è molto estesa (per percorrerla tutta da nord a sud ci voglio anche più di 3 ore), aspra e seriosa nell’aspetto (con il monte Einos che svetta dall’alto dei suoi 1.600 metri).
L’isola offre vari sentieri di trekking ed è l’ideale per gli amanti della natura. Nei boschi intorno al monte potete vedere anche cavalli selvatici e nel porto di Argostoli le tartarughe caretta-caretta.
Ciliegina sulla torta le sue bellissime spiagge, molto diverse l’una dall’altra (tra cui la famosa Myrtos Beach), il suo mare splendido e alcuni luoghi che vale la pena visitare, come la Grotta di Melissani con uno splendido lago interno, e i toccanti luoghi della strage della Divisione Aqui (una visita è davvero dovuta).
Perché andarci: per il suo mare meraviglioso, le sue spiagge selvagge e la natura rigogliosa e verdissima.
Lefkada
Un po’ per caso, un po’ per desiderio la passione Grecia mi ha portato a Lefkada, un’altra isola dell’arcipelago delle Ionie, non lontano da Cefalonia. Dell’isola sorella ho ritrovato delle somiglianze: la natura verdissima e rigogliosa, i saliscendi su e giù dalle montagne e un mare davvero splendido.
Lefkada mi ha subito colpita per il suo paesaggio insolito e spettacolare: collegata alla Grecia continentale da un breve ponte, fiancheggiata da isole e isolotti sul suo lato orientale, Lefkada ricorda a tratti i fiordi norvegesi, con il verde e il blu del mare a colorare il tutto.
Perché andarci: assolutamente per le sue spiagge e il suo mare, tra i più belli che io abbia mai visto in Grecia, e la facilità per raggiungere l’isola (che consente di arrivare direttamente con il proprio mezzo via terra dalla Grecia continentale).
Rodi
Rodi, nell’arcipelago del Dodecaneso, una manciata di chilometri dalle coste turche, è un’isola di contrasti. A nord è molto sfruttata dal turismo (ma c’è anche Rodi città, il suo bellissimo centro medievale), mentre il sud è tranquillo e solitario.
E che dire delle sue spiagge? Le spiagge della costa orientale sono fatte di baie e calette riparate, con un mare caldo e rilassato; a ovest invece sono spesso ghiaiose e spazzate dal vento, e il mare è più freddo.
Insomma, è un’isola che sorprende e che vale esplorare in ogni suo angolo!
Perché andarci: per il suo mix di storia e natura, relax e comodità e per la facilità con cui è possibile percorrerla nella sua interezza.
Letture consigliate sulla Grecia
Volete entrare nel giusto mood greco? Qui vi consiglio quattro letture che, se amate la Grecia, non potete mancare di leggere prima di partire o portare con voi in viaggio:
- Zorba il greco: è un romanzo che esplora il significato della vita attraverso l’amicizia tra un giovane intellettuale e un uomo appassionato e libero, Zorba, che lo guida a vivere pienamente senza paura, abbracciando ogni esperienza con gioia e intensità;
- L’ultimo rebetiko: è un romanzo che segue le vite di musicisti e outsider nella Grecia del dopoguerra, uniti dall’amore per il rebetiko, un genere musicale popolare e malinconico. La storia esplora la lotta per l’identità e la libertà in un mondo in trasformazione, mostrando come la musica possa diventare un rifugio e un atto di ribellione;
- L’isola del silenzio: è un romanzo ambientato nel Dodecaneso che narra la vita degli abitanti di un’isola remota, costretti a confrontarsi con l’isolamento, le difficoltà e i segreti del passato. Tra paesaggi mozzafiato e tradizioni antiche, la storia esplora il legame profondo tra le persone e la loro terra, e la resilienza necessaria per sopravvivere in un mondo in cui il silenzio è al contempo rifugio e prigione;
- Dove sussurra il mare: è un romanzo che racconta di un viaggio interiore e fisico sulle coste di un luogo affascinante, dove il mare diventa confidente e guida per chi cerca risposte e nuove speranze. Attraverso incontri e scoperte, la storia esplora temi di amore, perdita e rinascita, mostrando come il mare possa svelare verità nascoste e guarire il cuore.
Altri articoli sulla Grecia che ti potrebbero tornare utili:
- Le più belle spiagge di Rodi
- Lefkada, l’isola non isola
- Karpathos: cosa fare e vedere sull’isola
- Cosa fare e vedere a Kos, l’isola di Ippocrate
- Atene la bella: perché andarci
- Passione Grecia: le mie isole del cuore
E voi? La vostra isola greca preferita qual è? Scrivetelo nei commenti!