Di tutte le valli bergamasche è una delle più piccole e meno note, anche se, chi la conosce, tende a tenerla per sé, quasi fosse un segreto che non deve essere troppo svelato. Mi è capitato di pensarlo in più occasioni, prima tra tutte quella volta in cui, parlando con uno svizzero profondo conoscitore di montagne, al mio “Si dovrebbe far conoscere di più la Valle Imagna”, mi rispose: “Perché? Il bello è proprio questo, che è una cosa che conosciamo solo in pochi”.
La Valle Imagna, pur se piccola, custodisce un tesoro fatto di natura, storia e antiche tradizioni. Chi ancora non la conosce, ma vuole farlo, può cimentarsi in questi itinerari di trekking, facili e accessibili a tutti, occasione perfetta per apprezzare la bellezza della valle.
Oh, come è bella questa valle! Quasi una conca ellittica, scavata in seno alle montagne, colle sponde di lividi calcari, e il fondo di neri schisti, che paiono carbone; ma riccamente coperta di boschi, di prati, di colli; e su quel manto di lieve verzura, rotto da severe bizzarre rupi, spiccano gli sparsi casolari, i paeselli, le chiese, le torri. Quando il cielo è azzurro, la valle somiglia ad un vaso di smeraldo storiato, con un coperchio di zaffiro trasparente. (Antonio Stoppani, Il Bel Paese)
La Valle Imagna si trova a nord-ovest del territorio bergamasco, vicina al confine con la provincia di Lecco, ed è facilmente raggiungibile in meno di mezzora dalla città di Bergamo. È attraversata dal Torrente Imagna, a cui deve il nome, che sfocia nel fiume Brembo nei pressi di Clanezzo.
Chi vuole dedicarsi a una bella escursione di trekking in Valle Imagna, non può non cominciare dal Monte Resegone (di manzoniana memoria, anche detto “Serrada”), luogo simbolo di tutta la valle e sua cima più alta (1875 metri).
1 – Monte Resegone
Il Monte Resegone sovrasta la valle e fa capolino in ogni dove, quasi a vegliarla e proteggerla. Fa da spartiacque tra la provincia di Bergamo e quella di Lecco e può essere raggiunto da entrambi i versanti. La salita dal versante bergamasco (dalla Valle Imagna appunto) è però quella più dolce e agevole, con percorsi di livello E (escursionistico) adatti a tutta la famiglia.
In meno di due ore è possibile raggiungere la Cima Cermenati, dove si trova la croce e il Rifugio Azzoni, e dove, nelle giornate limpide, si può godere di un panorama spettacolare che si apre sul ramo lecchese del Lago di Como e sui laghetti della Brianza, oltre a regalare viste meravigliose sulle Prealpi Bergamasche, Lecchesi e sulle Alpi Retiche.
Per effettuare la salita fino alla sommità del Resegone dalla Valle Imagna si può scegliere di partire da Brumano o da Fuipiano: il sentiero da Brumano (nr. 587) parte sulla sinistra subito dopo il cimitero del paese; attraverso prati e tornanti sale fino a incrociare il sentiero nr. 571 che arriva fino alla sommità (difficoltà: E, tempo: circa 2,5 ore, dislivello circa 900 metri); il percorso (nr. 578) che parte da Fuipiano ha una partenza invece più dolce: per raggiungerlo si supera il paese di Brumano, si percorre una strada a tornanti per un paio di chilometri fino a una strada agro-silvipastorale con una sbarra che sale sulla sinistra, dove è possibile parcheggiare; il percorso parte blando snodandosi attraverso un faggeto per poi arrivare in località Palio, da cui si prende il sentiero nr. 571 che sale fino in vetta (difficoltà: E, tempo: circa 2 ore, dislivello circa 800 metri).
Per il ristoro è possibile scegliere il Rifugio Azzoni, in vetta, oppure, lungo il percorso, il Rifugio Resegone (1.264 m) oppure il Rifugio del Grande Faggio.
Dove dormire e mangiare: per godersi con calma una sosta in Valle l’ideale è un soggiorno all’Hotel Miramonti, a Rota Imagna, con una bellissima spa con piscina interna ed esterna e un ristorante da leccarsi i baffi, il Ristorante Gritti, che offre sapori tipici locali (da non perdere, tra le tante cose in menù, i Casoncelli della Valle Imagna e la Torta Quarenghi).
2 – Monte Linzone
Se il Resegone è il luogo simbolo della Valle, il Monte Linzone (1.392 m) viene subito dopo. Esso segna l’ingresso della valle e fa spartiacque con la mia pianura. Dalla sua sommità regala una vista meravigliosa sulla Pianura Padana, che nelle giornate limpide spazia fino agli Appennini e al Monte Rosa, oltre che sull’imbocco della Valle Imagna e le maggiori vette bergamasche.
Le possibilità per raggiungere la sommità sono diverse: la via di ascesa “classica” è quella da Roncola San Bernardo. Il sentiero nr. 571 parte appena sopra il cimitero (dove c’è anche un comodo parcheggio) ed è ben segnalato; sebbene inizialmente molto roccioso, diventa più morbido appena si prendono i tornanti che salgono attraverso il bosco. L’ultimo pezzo, usciti dal bosco, attraversa i prati fino a raggiungere la croce. Il percorso è di tipo E ( escursionistico) e raggiunge la quota in circa 1,5 ore, con un dislivello di circa 550 m.
Lungo il percorso per arrivare in cima non ci sono ristori, rifugi o fontane d’acqua; in compenso una volta arrivati in cima non mancano i prati e gli spazi dove fare pic-nic o prendere il sole. Volendo si può decidere di proseguire verso Valcava, il Monte Tesoro e il Passo del Pertus, lungo un bellissimo percorso che si mantiene sempre in quota (dal Linzone al Pertus ci vuola circa 1,5 ore). Chi invece è poco allenato o vuole fare qualcosa di più leggero, può arrivare direttamente al Pertus in auto e da lì salire al panoramicissimo Monte Tesoro in circa 20 minuti.
Dove dormire e mangiare: proprio ai piedi del Linzone, nel comune di Roncola San Bernardo, si trova l’Hotel Mazzoleni, un 4 stelle completamente rinnovato; al suo interno ospita il ristorante La Rotonda di Bacco, che offre una cucina curata e raffinata con un menù internazionale.
3- Dal Passo del Palio ai Tre Faggi
Chi ama camminare e non si lascia spaventare da un percorso di più ore, in Valle Imagna non deve perdersi la bellissima escursione dal Passo del Palio alla località Tre Faggi, nella zona di Fuipiano. Il percorso dura circa 4 ore, è vario e molto piacevole (l’unico neo è che non si tratta di un percorso ad anello, quindi, a meno che si decida di tornare dal percorso dell’andata, si conclude con la discesa in paese, da cui si deve rientrare a piedi).
Per raggiungere il Passo del Palio, già in territorio lecchese (a poca distanza c’è Morterone, che con 34 abitanti è il secondo comune meno popolato d’Italia), basta raggiungere la stessa strada agrosilvopastorale che sale al Resegone, e continuare lungo il sentiero nr. 578 fino alla sommità e quindi lungo il nr. 571 ma verso destra. Da lì si sussegue un dolce saliscendi su e giù per panettoni pratosi della Costa del Palio verso lo Zuc di Valbona (o Zuc di Valmana), scendendo al Passo del Grassello e risalendo alla Madonnina dei Canti. Tra prati e torrioni calcarei si raggiunge quindi lo Zuc di Pralongone (1503 m.) e quindi attraverso i boschi si arriva alla località nota come i “Tre Faggi” (1399 m.).
Lungo il percorso non ci sono ristori (tranne l’Agriturismo Tironi Consoli e l’Agriturismo Costa del Palio, all’inizio del percorso) o fontane. Terminato il percorso l’ideale è scendere in paese a Fuipiano, per rifocillarsi, senza dimenticarsi però di fare una visita alla pittoresca frazione di Arnosto, un tempo dogana al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, dove oggi c’è anche un bellissimo Museo.
Chi non se la sente di affrontare un percorso così lungo, può salire ai Tre Faggi direttamente da Fuipiano (in circa mezzora) lungo una comoda strada sterrata.
Dove dormire e mangiare: chi si trova a Fuipiano non può non fare una sosta al Ristorante Moderno; accogliente e caratteristico, con camere recentemente ristrutturate e un ristorante che propone ricette tradizionali come il coniglio alle erbe, i brasati e il cervo in salmì.
4 – Monte Ubione
Se il Linzone segna l’estrema propaggine meridionale della valle sul versante occidentale, a fare da suo contraltare c’è il Monte Ubione (895 m). Posto quasi a sentinella dell’imbocco della Valle Imagna e della Valle Brembana, l’Ubione è un’altra vetta che si staglia inconfondibile dalla pianura.
Il monte è ammantato di boschi, che impediscono di godere di viste panoramiche lungo il percorso, ma si viene ripagati da una bellissima vista dalla cima, dove si trova la croce e un bivacco attrezzato con tavoli e quant’altro. Si può effettuare la salita da più punti; io consiglio quella partendo da Clanezzo (296 m), in via Belvedere, nei pressi dell’agriturismo Cascina Belvedì. Il sentiero passa per il bosco, raggiunge dei vecchi bacini idroelettrici e raggiunge la quota con un irto strappo finale.
Chi preferisce, può anche optare per il giro ad anello del Monte Ubione lungo il sentiero nr. 571 oppure concedersi un percorso più blando (e pianeggiante), ideale anche per la bici, come il Sentiero Naturalistico del Chitò (percorribile sia a piedi sia in bici, collega Clanezzo a Capizzone, al di sopra del corso del torrente Imagna).
Dove mangiare e dormire: una gita all’Ubione è l’occasione giusta per una sosta alla Cascina Belvedì, una cascina ristrutturata che ospita un albergo e un ristorante che offre cucina tipica bergamasca (con in primis salame nostrano, casoncelli alla bergamasca, polenta e grigliate di carne). I buongustai in zona non possono però non fare una tappa anche da Casera Monaci, tra i migliori caseifici della provincia, che, oltre ai formaggi, offre un grande spaccio di prodotti tipici bergamaschi e specialità regionali.
5 – Il Periplo della Valle Imagna
Se vi sembra che il sentiero nr. 571 faccia capolino spesso in questo mio articolo, è perché il sentiero identifica un percorso attraverso tutta la valle, un vero e proprio periplo che parte dal Linzone, a ovest, o dall’Ubione, a est, passando per il Resegone e per la Costa del Palio (ovvero passando in rassegna tutti i percorsi di trekking che vi ho consigliato fin’ora).
Il percorso dura approssimativamente 16 ore e può essere percorso sia partendo da ovest (salendo al Linzone e quindi proseguendo verso il Resegone) oppure, all’inverso, partendo da est (salendo dall’Ubione e quindi puntando a nord verso la Costa del Palio e oltre). Dal 2011, il sentiero parte ufficialmente anche prima di Roncola San Bernardo, ma da Almenno San Salvatore (via Bersaglio).
Il Periplo, il re del trekking in Valle Imagna, può essere percorso in 4 tappe principali:
- da Almenno S.S. a Roncola e alla Passata: salendo al Monte Linzone (vedi punto 2), quindi proseguendo verso Valcava, Monte Tesoro e il Pertüs fino a raggiungere il valico della Passata (1244 m);
- dalla Passata al Monte Resegone: dal valico si sale lungo il “Sentiero delle Creste” fino al Resegone (vedi punto 1) (questo tratto presenta dei tratti di difficoltà ed è classificato come EE (per escursionisti esperti);
- dal Resegone a Clanezzo: dal Resegone si scende al Passo del Palio e si prosegue in quota fino alla località Tre Faggi (vedi punto 3); da qui si prosegue verso la Bocchetta di Piazzacava e quindi verso il Colle di S. Pietro/S. Piro, poi attraverso mulattiere e strade carrozzabili si raggiunge Berbenno e si prosegue lungo il valico tra Valle Imagna e Val Brembilla fino al Monte Ubione (vedi punto 4) (informazioni più dettagliate qui)
Dove mangiare e dormire: chi si trova dalle parti di Almenno e vuole soggiornare in zona può scegliere l’Hotel Ristorante Ca’ Moretti, che vanta piscina e idromassaggio esterni, tanti servizi e un menù della tradizione con taglieri, pasta fatta in casa e tanti secondi di carne.