Nei giorni scorsi, in concomitanza con l’ennesimo passaggio da zona gialla a zona arancione per la mia regione, ne ho avuto l’ennesima conferma: la gente non ha il coraggio di cambiare strada (figuriamoci cambiare vita).
Perché non provare altro? Cambiare è davvero così brutto? Fa così paura? Eppure apportare piccoli cambiamenti alla vita di tutti i giorni ci potrebbe fare un gran bene.
È stato lo scorso sabato. Sabato dell’ultimo weekend prima che la Lombardia tornasse zona arancione. Complici la bella giornata di sole e le temperature primaverili, come era prevedibile sulle strade si è riversato un sacco di gente. Ma non sono qui a fare polemica sul comportamento della gente in tempi di Coronavirus, voglio parlare di altro.
Io quel sabato me ne sono andata a camminare sui colli di Bergamo, la mia città, dove tra su e giù, strade, sentieri e scalette, le possibilità e le vie da percorrere sono davvero moltissime. Nonostante questo, per la maggior parte del tempo mi sono ritrovata a camminare da sola, per poi essere circondata da moltissima gente passando dai luoghi più noti e frequentati di sempre.
La domanda allora mi è nata spontanea: perché la gente va tutta lì con tutte le stradine e i sentieri che ci sono? L’abitudine è una brutta bestia. Capisco la voglia di tornare a una parvenza di vita normale – chi di noi non la sogna? – ma perché scegliere sempre e solo gli stessi posti?
Da qui mi sono ritrovata a riflettere su questioni ben più generali. Il fatto di frequentare sempre e comunque gli stessi luoghi la dice lunga sulla filosofia di vita delle persone: la gente non sa cambiare strada, non sa proprio cambiare. O forse non vuole?
Cambiare fa bene alla mente
Parcheggiare l’auto sempre nello stesso posteggio, percorrere sempre la solita strada per andare al lavoro, andare sempre nello stesso bar , imboccare sempre lo stesso sentiero: fare sempre la stessa cosa è qualcosa che ci rassicura, ci dà conferme e punti fermi nella vita, ci aiuta a costruire la nostra routine, la nostra comfort zone.
Al contrario, scegliere altro ci spiazza, ci richiede uno sforzo maggiore perché potenzialmente ci pone davanti sorprese e imprevisti, fa venire meno la nostra sicurezza e la nostra pace interiore. Ma vi siete mai chiesti quanto fa bene cambiare?
La vera vita è vissuta quando succedono piccoli cambiamenti.
(Lev Tolstoj)
Cambiare stimola la mente. Non sto parlando di stravolgere la propria vita: non tutti sono chiamati a farlo, non è un obbligo morale (anche se in alcuni casi è l’unica ancora di salvezza e io lo so bene). Bastano piccoli gesti, piccole abitudini da cambiare per costruirne di nuove e poi di nuove ancora.
Cambiare a piccoli passi
Provate a “cambiare strada” con piccoli gesti:
- Invece di passeggiare sempre nella stessa zona sperimenta vie o sentieri nuovi anche se non sai esattamente dove portino (potresti fare anche delle belle scoperte)
- Cambia la strada per andare al lavoro: molto probabilmente non hai un’unica opzione, ma diverse alternative da percorrere, alternando a seconda dei giorni e dei tuoi stati d’animo
- Sperimenta qualcosa di nuovo ogni giorno: può essere un film, un genere letterario o musicale che di solito non consideri, 10 minuti di meditazione o di yoga, un capo di abbigliamento che di solito non metti… (la sfida è continuare con qualcosa di nuovo tutti i giorni per un periodo sempre più lungo)
- Scegli un nuovo hobby: prova ad andare a correre anche se non l’hai mai fatto, impara una nuova lingua, avvicinati al giardinaggio, sperimenta una nuova ricetta… (la lista può essere infinita)
Se pensi che l’avventura sia pericolosa, prova la routine. È letale.
(Paulo Coelho)
Cambiare strada a piccoli passi, partendo dalle piccole cose di tutti i giorni, è molto benefico per la nostra mente: è una ventata di novità che può portare a scoprire nuove cose, di noi e del mondo. Ci aiuta a non annoiarci e a non cadere nella routine ed è un grande allenamento anche per chi mira a cambiamenti più grandi.
Chi vuole cambiare vita lo può fare di netto, dall’oggi al domani, ma è molto più facile farlo a piccoli passi.
Spesso mi è stato chiesto: cosa consigli a chi vorrebbe cambiare vita come hai fatto tu? La mia risposta è proprio questa: provare a piccoli passetti, giorno dopo giorno, dandosi tempo, concedendosi la possibilità di andare per gradi, senza fretta, ascoltando durante il processo quello che corpo e mente ci dicono.