State costruendo il vostro itinerario di viaggio in Malesia e Borneo? State magari pensando di fare un salto anche a Singapore? Qui vi racconto le tappe del mio viaggio di tre settimane tra la Malesia continentale, il Borneo malese (in particolare lo stato del Sabah) e Singapore.
Con la Malesia ho un conto in sospeso da lungo tempo. Dovete infatti sapere che, durante il mio “Clamore in Asia“, il mio viaggio in solitaria attraverso il Sud-est asiatico tra novembre 2014 e marzo 2015, avevo in programma di uscire dalla Thailandia per proseguire il mio viaggio a sud, in Malesia, e rientrare in Italia da Singapore. Invece per questioni di budget ho dovuto accorciare i tempi e saltare – ahimè – la Malesia.
Prima o poi sapevo che dovevo completare quel tassello mancante e un po’ mi sentivo in difetto per non aver potuto darle le giuste attenzioni… quest’anno finalmente ce l’ho fatta! Tra maggio e giugno 2023 sono tornata nel mio amato Sud-est asiatico dedicandomi proprio a lei, la Malesia.
Ecco quali sono state le tappe del mio viaggio e le info più utili se state organizzando un viaggio in questo angolo di Asia! (Se state per organizzare un viaggio date un’occhiata qui alle cose da sapere prima di partire).
Il mio itinerario di viaggio tra Malesia e Borneo: le tappe
Il mio viaggio tra Malesia, Borneo e Singapore è durato tre settimane, con un volo di andata su Kuala Lumpur, una settimana trascorsa nel Sabah, uno dei due stati che compongono il Borneo malese (l’altro stato è il Sarawak), rientro in Malesia continentale e volo di ritorno da Singapore, dopo 3 giorni trascorsi nella megalopoli asiatica.
Ecco tutte le tappe in dettaglio!
Kuala Lumpur
Un viaggio in Malesia non può non iniziare da Kuala Lumpur (detta semplicemente “KL” in Malesia), la sua grande capitale. Il suo aeroporto internazionale offre ampi collegamenti con tutto il mondo. Noi abbiamo volato con Emirates ad un prezzo molto interessante, scegliendo l‘opzione multi-tratta: Milano – KL per l’andata e Singapore – Milano per il rientro.
Quanti giorni a KL?
A KL abbiamo dedicato due giornate intere (ma molto piene). Abbiamo salutato la città il terzo giorno per spostarci nel Sabah. Nonostante le dimensioni considerevoli e i suoi quasi 2 milioni di abitanti, KL ha un centro compatto facile da girare anche a piedi. Le cose da fare e vedere ci sono (le Petronas Tower, la KL Tower, il Tempio Thean Hou, China Town, la Batu Caves, i templi, i parchi), ma 2-3 giorni in città sono sufficienti.
Dove dormire a KL?
Noi abbiamo scelto un hotel low-budget in centro, molto ben collegato ai mezzi pubblici, comodo per esplorare il centro città, e ci siamo trovati bene (siamo stati all’Hotel 1000 Miles).
Dove mangiare a KL?
A Kuala Lumpur si mangia benissimo dappertutto! Vi consiglio comunque una tappa al mercato centrale, a China Town e alle bancarelle di Jalan Alor, la strada più famosa di KL per lo street-food, una vera istituzione in città. Se volete mangiare cinese in un ristorante dall’atmosfera tradizionale provate l’Old China Cafe: superlativo!
Borneo (Sabah)
Salutata KL siamo volati su KK con Air Asia, ovvero Kota Kinabalu, il capoluogo del Sabah. Da lì, noleggiata una macchina, abbiamo iniziato il nostro giro ad anello (circa 1.400 chilometri). Non abbiamo visitato KK e ci siamo spostati subito verso il Parco nazionale del Kinabalu (una notte), quindi Sepilok (2 notti), Sukau, sul fiume Kinabatangan (una notte), Semporna e dintorni (due notti) e infine Keningau (una notte), da cui siamo rientrati a KK passando percorrendo la strada che attraversa il Borneo meridionale (a tratti sconnessa).
Qui ho raccontato in dettaglio il nostro viaggio nel Sabah.
Quanti giorni nel Sabah?
Per esplorare i luoghi più importanti del Sabah serve ALMENO una settimana (noi l’abbiamo fatto in una settimana ma i ritmi sono stati intensi). Calcolate qualche giorno in più se volete rilassarvi in una delle sue favolose isole del Mare di Celebes (noi abbiamo fatto solo una toccata e fuga di due giorni nei dintorni di Semporna).
Dove dormire nel Sabah?
Qui sotto vi lascio le indicazioni delle guesthouse/alloggi dove abbiamo soggiornato:
- Nel Parco nazionale del Kinabalu: Kinabalu Valley Guesthouse, una guesthouse tradizionale e spartana ai piedi del monte Kinabalu (vedevamo la cima dalla nostra camera);
- A Sepilok: nel meraviglioso Sepilok Jungle Resort, un lodge nella foresta (con ristorante) a pochi minuti a piedi dal centro degli oranghi e degli orsi;
- Sul fiume Kinabatangan: presso il super accogliente Sukau Backpackers B&B, con cui potete organizzare direttamente i tour sul fiume e nella foresta (il proprietario è fenomenale!);
- A Semporna: presso la RTMS Guesthouse Semporna, una sorta di motel alle porte di Semporna (anche qui potete prenotare i tour e gli spostamenti verso le isole direttamente con il proprietario);
- Keningau: presso il Super OYO 89375 Regent Hotel, un hotel anonimo giusto per la nostra notte di rientro verso KK
Gli alloggi nel Sabah si sono rivelati molto vantaggiosi dal punto di vista economico: per una settimana abbiamo speso 110€ in due.
Dove mangiare nel Sabah?
Impossibile elencare tutti i posti in cui abbiamo mangiato! Nella maggior parte dei casi sono stati ristorantini alla buona, comunque sempre molto local ed economici. Ricordatevi che i malesiani sono musulmani quindi non mangiano carne di maiale e non bevono alcol. Se volete fare uno strappo alla regola potete sempre contare sui ristoranti cinesi 😉 (in tal proposito, se passate da Semporna, seppur città orribile, fate un salto da Fung Ling (io ho adorato il loro pollo con lo zenzero!).
George Town e isola di Penang
Dal Borneo siamo rientrati volando con FireFly questa volta non su Kuala Lumpur ma su George Town, la città- capoluogo dell’isola di Penang famosa per i suoi graffiti e il suo fascino coloniale.
Quanti giorni a Penang?
Inizialmente pensavo che in così poco tempo (due giorni interi, due notti), non saremmo riusciti a vedere molto della città, ma invece mi sono dovuta ricredere: un giorno intero è sufficiente per visitare il centro di George Town a piedi; con un Grab abbiamo raggiunto due templi molto interessanti appena fuori dal centro: il Chaiya Mangalaram Thai Buddhist Temple e il Dhammikarama Burmese Temple, che si trova proprio di fronte. Il secondo giorno abbiamo invece preso un Grab per il Kek Lok Si Temple (splendido) e la Penang Hill (preparatevi a lunghe code all’ingresso della funicolare, a meno che acquistiate la priorità).
Dove dormire a Penang?
Se volete immergervi nell’atmosfera coloniale di George Town, l’ideale è scegliere uno dei diversi boutique hotel ospitati in centro città, realizzati all’interno di case tradizionali. Noi abbiamo scelto il Betel Nut Lodge e siamo rimasti estasiati (anche per la squisitezza del proprietario, che ci ha accolto con tè e dolcetti fatti in casa).
Dove mangiare a Penang?
A George Town si può gustare il meglio della cucina Peranakan, quella dei discendenti cinesi trapiantati sull’isola di Penang che hanno fuso cucina cinese e malese in modo magistrale: potete provare il Wai Kei Cafe e il Restoran Old House, e per pranzo provare il The Jetty Food Court. Se volete assaggiare qualcosa di diverso, vi consiglio anche il Viet Jln Two Food Cafè, dove si mangia dell’ottimo vietnamita.
Cameron Highlands
Da George Town abbiamo preso un bus diretto a Tanah Rata, nelle Cameron Highlands, prenotando con la comoda applicazione Redbus (ma potete provare anche EasyBook, un’app simile, entrambe molto comode). Il viaggio da George Town a Tanah Rata dura circa cinque ore, è prevista una tappa (per cibo e bagno) a metà strada e i bus sono più che decenti.
Quanti giorni nelle Cameron Highlands?
Si potrebbe restare per giorni interi tra le piantagioni del tè e godere delle temperature fresche di questa parte di Malesia (Tanah Rata si trova a 1.440 metri d’altezza). Se però, come noi, i tempi di viaggio sono stretti, un paio di giorni sono più che sufficienti. Se non avete un vostro mezzo a disposizione potete partecipare a uno dei diversi tour organizzati che portano alle piantagioni di tè e alla “Mossy Forest”, inerpicandovi fino a 2.000 metri con i fuoristrada (entrambe davvero consigliate, non consiglio invece la visita alla Butterfly Farm).
Dove dormire nelle nelle Cameron Highlands?
Noi abbiamo trascorso due notti a The Rustique Guest House, come dice il nome “rustico”, ma accogliente ed economico (potete organizzare i tour direttamente con loro).
Dove mangiare nelle Cameron Highlands?
Tanah Rata è una località turistica e offre molti ristoranti, ma c’è un posto che non potete proprio mancare: il Singh Chapati, un ristorante indiano da leccarsi i baffi. Ci siamo andati due volte perché il cibo era davvero ottimo e il personale super gentile.
Malacca
Il nostro itinerario di viaggio in Malesia e Borneo è proseguito ancora più a sud. Lasciate le Cameron Highlands abbiamo preso un bus verso sud, con destinazione Malacca (noi abbiamo cambiato a Ipoh, ma è più veloce cambiare a KL). Nell’attesa tra un bus e l’altro siamo riusciti a ritagliarci del tempo per visitare i templi rupestri di IPoh (se avessimo avuto tempo, mi sarebbe piaciuto visitare meglio Ipoh).
Quanti giorni a Malacca?
Il centro città è visitabile senza problemi a piedi in una giornata. La città, attraversata dal fiume omonimo, è molto graziosa, e quindi solo per questo io ci sarei rimasta a oltranza ma pazienza. Vi consiglio di non perdervi un giro in battello sul fiume, la zona intorno alla Dutch Square (e mi raccomando salite fino alla St. Paul’s Church!), la Baba & Nyonya Heritage Museum, il lungofiume decorato dai murales e i tanti templi.
Dove dormire a Malacca?
Noi abbiamo soggiornato al Kasturi Alley Guest House & Cat Hotel, ottimo per la posizione ma dagli spazi ristretti (a me ha incuriosito anche per il fatto che ospita dei gatti… tenuti però in un modo alquanto discutibile).
Dove mangiare a Malacca?
Anche qui la cucina Peranakan la fa da padrona. Se amate la cucina cinese siete nel posto giusto! Fate una capatina ad esempio da Kocik Heritage. Se arrivate nel weekend provate le bancarelle del Jonker Walk Night Market, che si tiene in centro città ogni fine settimana.
Singapore
Il nostro viaggio tra Malesia continentale e Borneo ha avuto come ultima tappa Singapore, dove ero già stata nel 2015. Nonostante io non ami le megalopoli, ho un debole per Singapore e consiglio sempre a tutti di farci un salto. Anche perché non è solo grattacieli, regole ferree (ricordatevi che è vietato mangiare e bere sulla metro oppure masticare la gomma) e opulenza! A Singapore potrete respirare appieno la modernità mescolata al fascino coloniale, parchi tropicali traboccanti di specie vegetali lussureggianti, assistere a un mix incredibile tra cultura cinese, indiana e malese.
Quanti giorni a Singapore?
Per vedere quello che la città offre servono almeno due giorni pieni, tre ancora meglio. Così da avere tempo di assaporare Marina Bay (con l’imperdibile Gardens by the Bay) e il Colonial District, i Quays, China Town, Little India, Arabian Street, i Botanic Gardens e, se avete voglia di divertimento, l’isola di Sentosa (io ho voluto andarci per vedere il “punto più a sud del continente asiatico” ma è stata una delusione).
Dove dormire a Singapore?
Scegliere un posto dove dormire a Singapore è alquanto complicato perché la città è carissima e le bettole abbondano (trovare una camera con finestra è un’impresa). La soluzione più economica sono i capsule hotel o gli ostelli. Noi abbiamo dormito al D’Nova, a Bugis, in posizione centralissima a pochi passi dal famoso Raffles Hotel. Di recente costruzione e molto curato, lo consiglio!
Dove mangiare a Singapore?
Impossibile elencare tutte le possibilità perché Singapore ne offre tantissime! Vi consiglio comunque di provare la zona di China Town, e in particolare il China Town Complex, le bancarelle sul Waterfront Promenade, e la zona compresa tra Purvis Street (dove c’è anche un ottimo thai) e Beach Road (dove ci sono dei ristoranti cinesi che offrono il menù a prezzo fisso).
Grazie mille per la condivisione di questo meraviglioso viaggio!!!!
Sto pianificando un viaggio di coppia a agosto nel Borneo Malese, con queste tappe
Kuala Lumpur Kuala Lumpur
Sarawak Kuching
Sabah Kota Kinabalu
Sabah Gaya
Sabah Sepilok
Sabah Kota Kinabatangan
Sabah Semporna
Rispetto a questo itinerario, volevo farvi alcune domande sulla base della vostra esperienza. Sul sito viaggiare sicuri non trovo informazioni sufficienti a valutare correttamente il rischio del viaggio e online trovo informazioni discordanti. Spero possiate aiutarmi! 🙂
Lo stato del Sabah è ancora da ritenersi pericoloso come a partire dal 2013 o la situazione è rientrata o perimetrata alle zone costiere e alla navigazione?
Voi avete viaggiato in auto, vi sentivate sicuri?
Potreste gentilmente darmi un parere circa la sicurezza del nostro itinerari nello stato del Sabah?
Tutte le zone che vorremmo visitare del Sabah riepilogate sopra sono da ritenersi sconsigliate o c’è qualcosa che “si salva”?
Palau Sipadan e le isole vicino Semporna e la parte di mare del Sabah leggo essere sorvegliata da truppe. Come è girare da soli per Semporna?
Vi ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherete!
Silvia
Ciao Silvia
grazie per avermi scritto e benvenuta nel blog!
Noi abbiamo noleggiato la macchina a Kota Kinabalu e l’abbiamo restituita sempre a KK (purtroppo a Sandakan o Tawau non era possibile). Ci siamo sempre sentiti sicuri, le strade sono abbastanza buone (tranne la strada a sud che è a tratti sterrata) quindi basta solo prestare attenzione. Nelle isole intorno a Semporna c’è l’esercito a causa degli attacchi dei pirati filippini, ma a parte il fatto che ci sono le torrette di guardia con militari con il mitra spianato (una cosa non bellissima, ma è per proteggere le coste) non ci sono pericoli. Viaggiare Sicuri come sempre dipinge una situazione molto più pessimistica.
Quindi se avete intenzione di fare il giro ad anello in auto come abbiamo fatto noi dovete solo fare attenzione ai tratti sterrati e sud e fare benzina nell’ultima stazione disponibile perché per un lungo tratto non ci sono stazioni di servizio. Assolutamente fattibile insomma!
Se ti servono altre info chiedimi pure! a presto!