Piccola e in posizione defilata, 100 km a sud di São Miguel, nell’angolo più meridionale e orientale delle Azzorre, Santa Maria è la più particolare e insolita fra le isole dell’arcipelago. Per tanti motivi: per il suo clima mediterraneo (non a caso è soprannominata “isola del sole”), il paesaggio vario e inaspettato (lo sapevate che al suo interno racchiude anche un deserto?), la sua origine vulcanica ben celata, le spiagge bellissime (una vera rarità alle Azzorre)…
Beh, se volete essere parte dei pochi turisti che osano spingersi fin qui, vi assicuro che resterete piacevolmente stupiti!
Santa Maria in breve
Copre meno di 100 km2, ha una popolazione di appena 5.000 abitanti, un capoluogo piccolissimo ma un aeroporto enorme (e più sotto vi spiego perché), un paesaggio bizzarro che non la fa assomigliare per niente alle altre Azzorre. La prima reazione arrivati sull’isola infatti è stata “Ma siamo ancora alle Azzorre?”.
La verità è che noi a Santa Maria non ci dovevamo neanche andare. Ma invece, complice una modifica da parte di Ryanair che ci ha posticipato il volo di rientro di tre giorni, abbiamo pensato bene di aggiungere un altro pezzettino di Azzorre (dopo São Miguel, Faial, Pico, São Jorge e Terceira). La nostra scelta è ricaduta su Santa Maria, perché vicina a São Miguel, piccola e facilmente raggiungibile.
Sapete una cosa? Santa Maria si è rivelata un gran bella scoperta!
Perché l’isola di Santa Maria è così speciale
Cosa ha di particolare? I motivi sono parecchi:
- È la più meridionale e soleggiata delle Azzorre: grazie alla sua posizione, all’estremità sud-orientale dell’arcipelago, gode di un clima più secco e caldo rispetto alle sue isole sorelle, con un clima quasi mediterraneo e un indice di piovosità inferior);
- È la più antica dell’arcipelago: la sua formazione, vulcanica come per tutte le Azzorre, risale a circa 10 milioni di anni fa, ma essendo così antica sull’isola caldere e vulcani sono ben mimetizzati e non si trova il classico paesaggio brullo e vulcanico delle altre isole;
- È stata la prima delle Azzorre ad essere scoperta e abitata: Vila Do Porto, sorta nel 1439, è stata la prima città di tutto l’arcipelago; fu scoperta dall’esploratore portoghese Diogo Silves nel 1427;
- Ha al suo interno un deserto: la distesa di sabbia rossastra del Barreiro da Faneca – noto come “deserto rosso”- è tra i luoghi più noti e bizzarri dell’isola;
- Ha un paesaggio spaccato in due: pianeggiante a ovest, l’isola è ricoperta di boschi e picchi a est, zona in cui si trova il massiccio di Pico Alto (590 m), il punto più elevato;
- Ha le spiagge più belle delle Azzorre: le spiagge alle Azzorre sono una vera rarità e le poche esistenti sono nere; a Santa Maria ci sono invece splendide sabbie di sabbia dorata (leggi più sotto);
- È stata a lungo scalo intermedio per i voli oltreoceano dall’Europa: costruito come base americana durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato a lungo scalo tecnico per gli aerei civili che volavano verso il continente americano (e fu anche luogo di un disastro aereo nel 1989).
Cosa fare a vedere sull’isola di Santa Maria
Se avete a disposizione due-tre giorni potete permettervi di esplorare l’isola in lungo e in largo senza fretta. Certo, di fronte a luoghi come Ponta do Castelo o la spiaggia di São Lourenço vi potrebbe venir voglia di restarci per giorni e giorni – come è successo a me – ma questo è un altro discorso!
Vila Do Porto, capoluogo e principale centro abitato dell’isola, non vanta grandi attrazioni e non ha certo il fascino di Angra do Heroismo a Terceira (ne ho parlato qui) o la piccola ma pittoresca Velas, sull’isola di São Jorge.
Anzi, a un primo sguardo potreste restare un po’ delusi. Ci trovate però la quasi totalità dei servizi presenti sull’isola: hotel, ristoranti, auto-noleggi, negozi, etc. Il posto più carino è sicuramente il Forte de São Brás, da cui si ha una bella vista sul porto.
I luoghi da non perdere sull’isola
Lasciata da parte Vila Do Porto, qui vi segnalo i luoghi che secondo me non dovete mancare di visitare sull’isola:
- Ponta do Castelo: per me il posto più scenografico dell’isola, è l’estremità sud-orientale dell’isola, dove spicca il Farol de Gonçalo, tanto bello che sembra uscito da un film (la scala che scende in mezzo alla macchia mediterranea è sensazionale);
- Il deserto rosso di Barreiro da Faneca: la gente del posto lo chiama Deserto Vermelho (“deserto rosso”) perché questa surreale area argillosa di origine vulcanica che vira dall’arancione al rosso ha tutto e per tutto l’aspetto di un deserto;
- La spiaggia di São Lourenço: per me la spiaggia più bella di tutte le Azzorre si trova qui (le acque sono anche particolarmente miti), in una baia riparata nel piccolo centro di São Lourenço; il panorama più bello è però quello che si ammira dall’alto del Miradouro de São Lourenço, che si incontra arrivando da sud;
- Pico Alto: tristemente nota per il disastro aereo del 1989, è la montagna più alta di Santa Maria (587 m); la si raggiunge percorrendo la strada che arriva fino alla sommità; il panorama spazia quasi a 360° sull’isola;
- Anjos: sulla costa settentrionale, a meno di 10 km dal capoluogo, è conosciuta per la bella piscina naturale e per il fatto che si dice che Cristoforo Colombo fosse approdato sull’isola proprio nella baia (a proposito, se passate di qui fate una sosta al Bar dos Anjos);
- Ermida de Fatima: dedicata alla Madonna di Fatima, questa cappella risalente al 1933 ha una particolarità: per raggiungerla si deve salire più di 150 gradini;
- Praia Formosa: altra spiaggia molto scenografica, si snoda a sud, a dieci minuti d’auto da Vila Do Porto, tra piantagioni di banane e campi coltivati;
- Santa Barbara e Santo Espirito: a 7 km l’uno dall’altro, i due borghi si caratterizzano per le casette imbiancate a calce profilate di blu a Santa Barbara e di verde a Santo Espirito (in quest’ultimo borgo si trova anche il museo dell’isola).
Santa Maria e il suo enorme aeroporto
Come mai l’aeroporto ha una pista lunga oltre 3 km? Perché copre un’area così vasta ma ha così pochi voli? L’aeroporto di Santa Maria ha una storia significativa (e insolita come l’isola che lo ospita) che risale alla Seconda Guerra Mondiale.
Costruito nel 1945, cinque chilometri fuori dal centro di Vila Do Porto, inizialmente serviva come base militare per proteggere i convogli atlantici dagli attacchi dei sottomarini tedeschi. Dopo la guerra, l’aeroporto venne convertito per usi civili e assunse un ruolo cruciale nei viaggi transatlantici. Divenne infatti un importante hub per le comunicazioni aeree tra Europa e America, oltre che cuore pulsante dell’economia dell’isola.
In seguito all’adozione di aerei a lunga autonomia da parte delle compagnie aeree internazionali, le rotte tra Europa e Nord America non necessitarono più di scali intermedi, riducendo così drasticamente il traffico internazionale presso l’aeroporto di Santa Maria.
Legato al nome di Santa Maria è anche il disastro aereo del 8 febbraio 1989. In seguito a un errore di comunicazione tra l’equipaggio e lo staff del controllo aereo, un Boeing 707, partito dall’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio e diretto verso la Repubblica Dominicana, si schiantò sul Pico Alto, il monte più alto dell’isola. Morirono 137 passeggeri (tutti italiani) e 7 membri dell’equipaggio (di nazionalità americana).
Sulla vetta del Pico Alto (raggiungibile in auto), si trova un toccante monumento alla loro memoria. Ma non solo: si trovano ancora resti e rottami dell’incidente.
Se volete sapere di più su questo tragico evento che è parte della storia dell’isola, leggete Azzorre di Cecilia M. Giampaoli: Cecilia era la figlia di una delle 137 vittime del disastro aereo. Per esorcizzare il dolore e fare pace col passato, un giorno decise di andare a trascorrere un periodo sull’isola. Ve lo consiglio davvero.
Come arrivare a Santa Maria
L’isola di Santa Maria ha collegamenti aerei diretti con São Miguel: i voli sono operati dalla compagnia SATA Air Açores. Il volo dura appena 30 minuti e avviene a bordo di aerei turboelica.
I voli ci sono quasi tutti i giorni e ahimè non sono molto economici (partono da circa 50€ a tratta), ma nel costo del biglietto è incluso un bagaglio da 23kg. In alternativa esistono collegamenti diretti con Lisbona, operati sempre dalla SATA, ma anche dalla compagnia TAP Portugal.
In realtà l’aereo non è l’unico modo per raggiungere l’isola: un’alternativa sarebbe la nave. Durante la stagione estiva ci sono collegamenti via mare, ma comporta un viaggio di quattro ore quindi non è molto conveniente.
L’unica compagnia che opera collegamenti tra Ponta Delgada (São Miguel) e Vila Do Porto (Santa Maria) è la Atlanticoline. (Nel momento in cui scrivo – luglio 2024 – la tratta sembra però sospesa).
Come spostarsi sull’isola
L’isola è piccolina: misura meno di 100 km2. Ci vuole appena mezzora d’auto per spostarsi da Vila Do Porto, a ovest, a Ponta do Castelo, il punto più a sud-est dell’isola.
Noi ci siamo ritrovati a girarla in quad perché abbiamo deciso di aggiungere Santa Maria al nostro itinerario con pochi giorni d’anticipo. Era l’estate 2021 e, causa epidemia di Covid, il numero di auto sull’isola era davvero limitato.
L’auto resta il modo migliore per esplorare Santa Maria così come tutte le altre isole dell’arcipelago. I mezzi pubblici esistono, ma le corse sono molto limitate. Il mio consiglio è quello di prenotare l’auto con largo anticipo (per Santa Maria potete farlo qui).
Se non doveste trovare auto a disposizione, il quad è un’opzione molto divertente e fattibile. Noi avevamo prenotato tramite Paraiso Radical. Sconsiglio invece lo scooter: alle Azzorre le condizioni meteo possono cambiare velocemente e tira spesso vento.
Dove dormire a Santa Maria
Sull’isola ci sono una manciata di hotel, qualche casa privata e anche un ostello con dormitorio e camere private (l’Azores Youth Hostels Santa Maria).
Gli alloggi più belli sono sicuramente il Charming Blue e soprattutto Villa Mariense, una casa vacanze spettacolare sulla costa settentrionale. All’epoca purtroppo non c’era posto in nessuno dei due e ci siamo dovuti accontentare dell’hotel Praia do Lobos. L’hotel si è rivelato comunque ottimo per rapporto qualità/prezzo e per la posizione centrale.
Dove mangiare a Santa Maria
Scegliere un alloggio comodo, in centro a Vila Do Porto, consente di avere a portata di mano anche qualche bar e ristorante. Come ad esempio O Descobridor, mad e il Clube Naval.
Se passate da São Lourenço (cosa che vi consiglio assolutamente di fare), vi consiglio un pranzo o una cena in terrazza a Ponta Negra Restaurante e Bar de Praia. Se avete occasione assaggiate i meloni che vengono coltivati sull’isola: sono piccoli ma dolcissimi!
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