Visitare la Bosnia-Erzegovina significa fare i conti con un passato doloroso e ingombrante, una terra lacerata ma piena di fascino e spunti di interesse: in tutto questo non può mancare una tappa nella città di Mostar, principale centro storico e culturale della regione dell’Erzegovina.
Visitare Mostar è più che d’obbligo se siete in visita a Sarajevo o in Croazia: qui vi racconto come raggiungerla e cosa vedere in una gita di un giorno.
Gita di un giorno da Sarajevo a Mostar
Quali sono le possibilità per organizzare una gita in giornata da Sarajevo a Mostar? Sostanzialmente tre:
Con una escursione guidata
Mostar è la forse la più classica delle gite fuori città che molti viaggiatori decidono di fare in giornata da Sarajevo: la maggior parte lo fa partecipando a un’escursione guidata.
Le gite guidate da Sarajevo a Mostar comprendono la visita Mostar, ma di solito anche altro, come ad esempio le cascate di Kravice, i villaggi di Pocitelj e Blagaj, oppure la città di Konjic, Tekke o Stolac. Insomma, questo tipo di escursione condensa in un solo giorno più luoghi tra i più interessanti della Bosnia Erzegovina: può essere utile se volete farvi un’idea generale della Bosnia-Erzegovina, meno utile se invece volete assaporarvi i luoghi come si deve.
In treno o bus da Sarajevo
Noi, da bravi viaggiatori indipendenti siamo allergici alle gite organizzate. Abbiamo quindi optato per visitare Mostar con calma e in autonomia, organizzandoci da soli con gli spostamenti, che sono tutt’altro che complicati.
Se siete arrivati su questo blog per la prima volta forse non lo sapete, ma dovete comunque sapere che sono una grande amante dei treni (talmente amante da farmi la Transiberiana in solitaria). Insomma, appena l’occasione, ogni scusa è buona per provare un treno.
Come sono i treni bosniaci? In realtà molto confortevoli, moderni e decisamente migliori di tante tratte ferroviarie italiane che ho sperimentato sulla mia pelle.
Ecco le cose da sapere se state pensando di arrivare a Mostar in treno da Sarajevo:
- Il viaggio in treno da Sarajevo dura circa due ore;
- Al momento (anno 2024) c’è una partenza alle 07:15 della mattina e una alla sera, con unico rientro alle 17:09 da Mostar;
- Per raggiungere la stazione di Sarajevo: se soggiornate in centro a Sarajevo potete prendere il tram cittadino (operativo dalle 06:00 alle 23:00); ci vogliono 15 minuti dalla fermata Baščaršija alla fermata Muzej (e da lì sono 650m per arrivare alla stazione);
- Alla stazione di Sarajevo c’è un unico bar che però non offre cibo;
- Dalla stazione di Mostar si arriva in centro città in una ventina di minuti a piedi;
- ll biglietto del treno, andata e ritorno, costa 10€ a testa ed è acquistabile anche in anticipo sul sito delle ferrovie bosniache: il biglietto non è però elettronico, va ritirato in biglietteria alla stazione di Sarajevo prima di partire.
(ndr: a ottobre 2024, causa maltempo, la rete ferroviaria bosniaca ha riportato pesanti danni: al momento la linea Sarajevo-Čapljina-Sarajevo è purtroppo interrotta).
In alternativa al treno potete sempre utilizzare i bus di linea. Il viaggio dalla Sarajevo Central Bus Station (che si trova vicino alla stazione ferroviaria) dura due ore e mezza. Ci sono più corse al giorno. I biglietti costano 8€ a tratta e possono essere acquistati anche online qui.
In auto
Se siete intenzionati a fare un viaggio attraverso la Bosnia-Erzegovina e avete un’auto a noleggio oppure se arrivate in macchina dalla Croazia, siete super fortunati. Mostar dista infatti solo due ore d’auto da Sarajevo e Spalato e due ore e mezza da Dubrovnik.
Cosa vedere a Mostar
Dopo aver visto come raggiungere Mostar da Sarajevo, passiamo alle cose più interessanti: cosa c’è da fare e vedere a Mostar? Una giornata è sufficiente per visitarla?
Vi dico subito che il centro storico di Mostar è carico di fascino, ma piccolino: una giornata è più che sufficiente, anzi. Potete visitare il centro di Mostar e i suoi luoghi più rappresentativi in due-tre ore. Nulla vieta però di fermarsi più a lungo, per godersi la città in una dimensione più tranquilla, aspettando che le folle di turisti si ritirino. Ammetto che un po’ mi è dispiaciuto averla visitata solo in giornata: col senno di poi sarebbe stato bello fermarsi una notte.
Lo Stari Most
Simbolo della città e delle atrocità della Guerra di Bosnia, il bellissimo ponte a dorso d’asino costruito dagli Ottomani nel XVI secolo fu distrutto dalle milizie croate il 9 novembre 1993. È stato ricostruito nel 2004. L’anno successivo il ponte e l’intera città vecchia sono stati proclamati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Lo Stari most (letteralmente “Ponte Vecchio”) è simbolo e memoria vivente dell’assedio della città e dei dolorosi anni della guerra. Ma è molto più di un ponte. Attraversarlo (cercando di non scivolare sulle pietre lisce e consunte) ed ammirare le acque verdissime della Neretva ti fa sentire parte della storia della città.
Il tutto in un contesto molto affascinante e scenografico. Il ponte domina il fiume dall’alto dei suoi 24 metri d’altezza, da cui prodi tuffatori si esibiscono in tuffi spettacolari per la gioia dei turisti.
Il Ponte Storto
Lo Stari Most in realtà non è l’unico ponte di Mostar. A pochi metri dal Ponte Vecchio, a farsi largo tra ristorantini e vecchi mulini, c’è un altro ponte caratteristico: si tratta del Kriva Cuprija (letteralmente “Ponte Storto”), che sembra quasi lo Stari Most in miniatura. Anche il Ponte Storto, che attraversa un piccolo corso d’acqua che si getta nel fiume Neretva, è stato ricostruito, nell’anno 2000, in seguito a una piena.
Il vecchio bazar
Noto per le abitazioni in stile ottomano risalenti al XVI secolo, il Bazar di Kujundžiluk si sviluppa lungo una pittoresca strada acciottolata che porta al celebre Ponte Vecchio. Vivace e affollato, offre l’atmosfera tipica di un bazar, anche se oggi è affollato di negozi di souvenir e ristoranti per turisti.
Moschea di Karađoz Beg
Costruita in epoca ottomana e ultimata intorno all’anno 1557, riaperta al culto nel 2004 dopo ingenti lavori di ricostruzione, questa è la moschea più importante della città di Mostar.
Vale una visita anche la moschea Koski-Mehmed Pasha: risalente al 1618 e affacciata sulle sponde del fiume Neretva, è uno splendido esempio di architettura ottomana.
Spanski Trg
Si chiama Spanski Trg (“Piazza di Spagna”) ed è una delle testimonianze più vive della Guerra di Bosnia: in questo luogo correva l’ex linea del fronte di Mostar.
Qui, all’inizio degli anni ’90, le forze croate e bosniache si bombardarono reciprocamente fino a ridurre tutto in macerie. Ancora oggi diversi edifici crivellati dai colpi restano in rovina intorno alla piazza. Tra questi una torre triangolare, un tempo sede della Ljubljanska Banka, ora ridotta a uno scheletro di cemento ricoperto di graffiti. Spicca, a contrasto, la Stara Gimnazija (il Liceo di Mostar) in stile neo-moresco, costruita nel 1902, magnificamente restaurata e dipinta di un vivace color albicocca.
La spiaggia
Se siete stanchi posizionatevi sulla “spiaggia” di ciottoli lungo il fiume e sottostante al ponte: è una prospettiva perfetta, e diversa, da cui ammirare lo Stari Most in tutta la sua imponenza. Potrete inoltrare contemplare i temerari che si tuffano dal ponte e dai trampolini proprio di fronte alla spiaggia.
Ma c’è di più: sulla spiaggia ci sono bar e ristoranti dove fermarsi anche solo per bere un drink, con tanto di sdraio all’aperto. E non solo: c’è anche la possibilità di fare il bagno.