Un viaggio in Giappone poteva forse mancare nel curriculum di una amante dell’Asia come me? Direi di no. Eppure, nonostante avessi accarezzato il Giappone con il pensiero più volte negli ultimi anni, non l’avevo ancora concretizzato. E poi, finalmente, a ottobre 2024 il sogno si è realizzato!
Trattandosi di una prima volta ho puntato sulle mete classiche (quelle della cosiddetta “Golden Route”, da Tokyo a Hiroshima passando per Kyoto e Osaka), aggiungendo però anche qualche tappa più insolita. Scoprite quali leggendo il mio itinerario di viaggio qui sotto!
Qualche info in breve sul nostro viaggio
Per cominciare vi do qualche informazione in breve sul nostro viaggio:
- Periodo del viaggio: a ottobre 2024 (temperature ancora molto calde e umide, soprattutto a sud);
- Durata del viaggio: 16 giorni pieni (escluso il volo di andata e rientro);
- Mezzi di trasporto usati: treni Shinkansen per le tratte più lunghe, ma anche bus, treni locali e un volo interno per spostarci da Hiroshima a Tokyo-Narita;
- Compagnia aerea: Air China con scalo a Pechino all’andata e a Shangai al ritorno; volo su Tokyo-Haneda e ripartenza da Tokyo-Narita;
- Costo del volo: circa 480€, andata e ritorno, bagagli inclusi, acquistato circa tre mesi prima della partenza;
- Dove abbiamo dormito: una notte in capsule hotel, una notte in una camera alla giapponese con tatami e futon, tutte le altre volte in hotel all’occidentale.
Il nostro itinerario di viaggio in Giappone
Devo farvi una confessione: da sempre io sogno di andare in Giappone per visitare l‘Hokkaido, l’isola più settentrionale (e, dicono, incontaminata e naturalistica) dell’arcipelago giapponese. Non ero però mai stata in Giappone, quindi ho preferito lasciare l’Hokkaido per un viaggio successivo concentrandomi invece sull’Honshū, l’isola principale.
Per avere un itinerario meno “scontato” ho inserito un paio di mete non così classiche: ovvero la prefettura di Nagano, a nord-ovest di Tokyo, e la zona di Shizuoka, 200 km a ovest di Tokyo.
Nagano e dintorni
Arrivati a Tokyo-Haneda nel tardo pomeriggio, per la prima notte in città abbiamo optato per una soluzione economica, centrale e davvero particolare dormendo in un manga capsule hotel, il Manga Art Hotel. Comodo perché vicino alla Tokyo Station, la stazione ferroviaria principale di Tokyo. Da qui siamo ripartiti il mattino successivo con un treno Shinkansen alla volta della città di Nagano (circa un’ora e mezza di treno), dove ci siamo fermati per due notti.
Oltre a visitare Nagano con il suo maestoso tempio Zenkoji, uno dei luoghi di pellegrinaggio più amati dai giapponesi:
- Abbiamo visitato in giornata lo splendido Castello di Matsumoto, patrimonio nazionale, tra i più famosi in Giappone (raggiungibile in 50 minuti di treno locale);
- Siamo stati al Parco Jigokudani, meglio conosciuto come “Snow Monkey Park” per via dei macachi che vivono qui, tra i boschi e le sorgenti termali (ci si arriva in 40 minuti di bus dalla stazione di Nagano).
Dove dormire: abbiamo dormito due notti presso l’Hotel Livemax Premium Nagano Ekimae, un business hotel comodo e ben organizzato (con onsen) a pochi passi dalla stazione di Nagano. Le camere standard sono piccoline (come nella media giapponese), ma provviste di tutto (bollitore, forno a microonde, etc.). E in più c’è un onsen molto carino!
Dove mangiare: i posti dove cenare a Nagano non mancano. Non perdetevi però una tappa da Ramen Misoya, dove fanno il ramen più buono della città (vale la pena fare la fila!). Noi ci siamo trovati molto bene anche presso il dirimpettaio, il Kitanoyasuragi Otaru (specializzato in soba ma non solo).
Tokyo
Ovviamente non potevamo scappare subito da Tokyo senza darle tutte le attenzioni che merita! Da Nagano siamo quindi rientrati a Tokyo con un bus della Willer Express. Ci siamo fermati a Tokyo per cinque notti, soggiornando nel quartiere di Ginza, in centro a Tokyo.
Le cose da fare e vedere a Tokyo non si contano, qui alcune delle zone che abbiamo visitato:
- Il tempio Senso-Ji, il tempio più antico della città
- Il Santuario di Imado e i suoi maneki-neko
- Shibuya, probabilmente il quartiere più colorato e animato
- Il palazzo imperiale e i giardini
- Akihabara, il quartiere dell’elettronica e dei manga
- Lo Tsukiji Outer Market, lo storico mercato del pesce all’aperto
- Il tempio shintoista di Meji-Jingu
- Il museo nazionale e il Parco di Ueno
- Il tranquillo quartiere di Yanaka
- L’isola di Odaiba con la Statua della Libertà e Gundam
- Il Gotokuji Temple, dedicato ai maneki neko
Dove dormire: rientrati a Tokyo dopo Nagano abbiamo scelto di soggiornare nella centralissima Ginza, in un hotel tre stelle ottimo per servizi e posizione: The Square Hotel Ginza (l’onsen è davvero bellissimo), dove ci siamo trattenuti per cinque notti.
Dove mangiare: impossibile dare dei consigli perché i ristoranti di Tokyo sono infiniti! Posso solo dirvi che in zona Ginza abbiamo mangiato molto bene da Nishimura, specializzato in tonkatsu, e un ottimo ramen da Tsujita Ginza; per pranzo vi consiglio di fare un salto al mercato del pesce (il sushi era davvero freschissimo).
Kamakura
Kamakura è una delle antiche capitali del Giappone. È famosa prima di tutto per il suo enorme Buddha in bronzo (il tempio Kōtoku-in), ma in realtà ha molto di più da offrire. Noi l’abbiamo visitata come gita in giornata da Tokyo: dista infatti solo un’ora di treno.
Da vedere:
- Il santuario shintoista di Tsurugaoka Hachimangu
- Il complesso dei templi di Hase-dera (con la fantastica Benten Cave)
- L’isola di Enoshima con il suo santuario, i giardini e le grotte sul mare (e si può vedere il Fuji!)
Dove mangiare: a pranzo ci siamo fermati da Hase Shokudo, dove vi consiglio di assaggiare la specialità della zona ovvero gli shirasu (detti bianchetti in italiano, nello specifico i piccoli delle sardine e delle acciughe).
Shizuoka
Forse non l’avete mai sentita nominare, perché non è tra le località più conosciute del Giappone, anzi. Io l’ho scoperta per caso, leggendo un articolo sulle piantagioni di tè giapponesi: sulle colline di Shizuoka viene prodotto un tè molto rinomato e apprezzato in tutto il Giappone. Noi, da amanti del tè quali siamo, abbiamo fatto volentieri una sosta di un giorno qui sulla rotta da Tokyo a Kyoto per fare una visita alla piantagioni con degustazione di tè e visitare la città e i dintorni.
Tra le cose da fare a Shizuoka:
- Visitare una tea farm e partecipare a una degustazione di tè (noi siamo stati da alla Moriuchi Tea Farm)
- Visitare il parco del Castello di Sumpu, in centro a Shizuoka (dove è anche possibile partecipare a un cerimonia del tè nello splendido giardino interno)
- Raggiungere la spiaggia nera di Miho No Matsubara da cui si può ammirare il Fuji (noi purtroppo non siamo stati fortunati: era nuvoloso)
- Salire in funivia sulla terrazza panoramica di Nihondaira Yume (anche qui nelle giornate limpide si vede benissimo il Fuji)
Dove dormire: per la nostra notte a Shizuoka abbiamo scelto l’Hotel Sanco Inn Shizuoka Kitaguchi, un business hotel dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, comodo per la vicinanza alla stazione, con laundry, scelta del menù e tanti altri comodi servizi.
Dove mangiare: siamo stati a cena da Hamachan, un piccolo ristorante specializzato in sushi a pochi passi dal nostro hotel; il pesce era freschissimo, ma ciò che ha reso la serata la più memorabile del nostro viaggio sono stati il proprietario e la moglie: gentilissimi e dolcissimi, ci hanno coccolati tutta sera (grazie Google translator che ci hai permesso di comunicare!).
Kyoto e Nara
Kyoto non ha certo bisogno di presentazioni: in un viaggio in Giappone è la meta che non può mancare per nessun motivo (nonostante la folla). A Kyoto abbiamo dedicato tre notti: due giorni per visitare i templi della zona centrale e le zone limitrofe, e un giorno per visitare Nara (ci si arriva in un’ora di treno locale ed è visitabile tranquillamente in una giornata).
Le cose da vedere a Kyoto sono infinite. Se avete poco tempo e volete ottimizzare i tempi, vi consiglio di non perdervi in particolare queste tre:
- Il tempio buddista di Kiyomizu-dera, sul Monte Otowa, con una bellissima vista sulla città
- Il complesso shintoista di Fushimi Inari Taisha Sembon Torii, con le sue migliaia di porte arancioni, che si arrampicano sui fianchi del Monte Inari
- Il Kinkaku-ji (Padiglione d’oro), un tempio buddista dorato circondato da giardini e affacciato su uno stupendo specchio d’acqua.
Dove dormire: per i nostri tre giorni a Kyoto abbiamo scelto di soggiornare in zona centrale e siamo stati molto soddisfatti di aver scelto il Gion HANNA STAY: la posizione è ottima, le camere sono veri e propri appartamenti, con tanto di lavatrice-asciugatrice (comodissima!) e cucina attrezzata di tutto. Super consigliato!
Dove mangiare: per un ottimo ramen andate con fiducia da Ramen Miyako, mentre per un ottimo sushi da Ajikyu, un ristorante piccolino e a conduzione famigliare.
Osaka
A soli 30 minuti di treno da Kyoto, la seconda città più popolosa del Giappone è una metropoli moderna e vivace, nota soprattutto per le sue infinite declinazioni di cibo. Una giornata (e una notte) a Osaka sono stati sufficienti per visitare:
- L’animato quartiere di Dotonbori con il suo canale
- La torre di Tsutenkaku con i mercati e le viuzze di Shin-Sekai
- Il Castello (anche se è una replica di quello originario che risale solo al 1931)
- L’Abeno Harukas (si può salire fino al 60° piano ma anche la vista dalla terrazza con giardino al 16° non è male) fino a poco tempo fa il grattacielo più alto del Giappone.
Dove dormire: per la nostra notte a Osaka abbiamo dormito allo S.Training Center Hotel Osaka, a meno di dieci minuti dalla stazione, dai servizi ottimi (e con un bellissimo onsen).
Dove mangiare: per la nostra cena a Osaka siamo stati in un ristorante di yakiniku (barbecue giapponese) a Dotonnbori, il Gyu-Kaku Dotonbori Ebisubashi e ci siamo trovati bene (è molto divertente grigliare da soli!).
Himeji
Quello di Himeji è il castello più famoso del Giappone, si trova lungo la linea ferroviaria tra Kyoto e Hiroshima… vuoi non fermarti per una visita in giornata? Così abbiamo fatto: lasciati i bagagli in stazione, abbiamo visitato lo splendido castello bianchissimo (non a caso chiamato “Airone bianco“) in mezza giornata. Un consiglio: prendete il biglietto cumulativo che comprende anche la visita ai giardini Koko-en perché ne vale davvero la pena (e costa solo 50 yen in più).
Dove mangiare: se volete fare una pausa pranzo “con vista”, fermatevi al Takata-no-baba, proprio di fronte all’ingresso del castello: metà negozio di souvenir e metà ristorante, al secondo piano permette di pranzare “alla giapponese”, con i tavoli bassi e sul tatami, con una bellissima visione del castello.
Hiroshima
A mio parere Hiroshima è una tappa che non può di certo mancare in un viaggio in Giappone. Il luogo più significativo è il Parco della Memoria, con uno struggente Museo della Pace, ma vale la pena visitare anche il Castello (detto “delle carpe”) e soprattutto l’isola di Miyajima: qui si trova il Santuario di Itsukushima con la sua fotogenica porta nel mare e il monte Misen (raggiungibile a piedi o in cabinovia). Insomma, una gita in giornata più che consigliata se siete a Hiroshima!
Dove dormire: ci siamo trattenuti a Hiroshima due notti, soggiornando al Chisun Hotel Hiroshima, in una zona centrale, a dieci minuti a piedi dalla stazione, e comodo per visitare la città anche a piedi.
Dove mangiare: la scelta di ristoranti anche qui è ampissima! Noi ci siamo trovati bene in una izakaya (lo Shin), e da Momiji no Ki, proprio davanti alla Miyajimaguchi Station. Mi raccomando non dimenticatevi di assaggiare la specialità numero uno di Hiroshima: le ostriche!
Narita e Sakura
Da Hiroshima siamo tornati a Tokyo con un volo interno operato dalla Spring Airlines (il volo ci è costato 50€, bagagli inclusi). Il volo era sull’aeroporto di Narita, lo stesso da cui saremmo ripartiti il giorno dopo: per questo motivo abbiamo preferito restare una notte a Narita piuttosto che impegnarci nella sfacchinata di tornare a Tokyo centro (ci vuole circa un’ora di treno).
Così ne abbiamo approfittato per visitare Narita – che abbiamo scoperto essere molto graziosa – con il suo tempio Narita-san e la vicina città di Sakura, famosa per il suo “Quartiere dei samurai”.
Dove dormire: per la nostra ultima notte in Giappone abbiamo alloggiato in una camera in stile giapponese (cioè con futon e tatami) presso il Karin Doo Hotel di Narita, a una decina di minuti a piedi dalla stazione (e a mezzora di treno dall’aeroporto).
Dove mangiare: lungo la Narita Omotesando, la via pedonale che conduce al tempio di Narita, si trovano svariati ristoranti. Se volete mangiare pesce vi consiglio Isomaru Suisan, a pochi passi dalla stazione.
Letture consigliate
Volete immergervi nell’atmosfera giapponese? Qui i libri che hanno fatto fa sfondo al nostro viaggio:
- Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani: ispirato alla storia di Shizo Kanakuri, un maratoneta giapponese che partecipa alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 portando però a termine la sua gara 50 anni dopo;
- Giorni giapponesi di Angela Staude Terzani: racconta gli anni trascorsi a Tokyo dalla famiglia Terzani con uno sguardo intimo sulla vita quotidiana e sulla cultura giapponese;
- Autostop con Buddha di Will Ferguson: un viaggio avventuroso e ironico attraverso il Giappone, dove l’autore esplora la cultura, le tradizioni e le peculiarità del paese percorrendolo dalla punta più meridionale (Capo Sata) a quella più settentrionale (Capo Sōya) in autostop;
- Sata di Alan Booth: