Cosmopolita, verdeggiante, vibrante, eclettica: Vancouver è stata la tappa finale del nostro viaggio di tre settimane in terra canadese. Una città sorprendente che unisce la vivacità urbana alla tranquillità della natura che la circonda e che vale davvero la pena vedere.
Ma cosa ha da offrire? Perché andarci? Qui vi racconto cosa vedere a Vancouver in due giorni (ma se potete stateci anche di più!).
Il nostro viaggio in Canada in breve
Come dicevo, Vancouver è stato il punto di arrivo finale della nostra traversata nell’immensa terra canadese, iniziata quasi tre settimane prima in quel di Montréal.
In breve, il nostro viaggio si è svolto così:
- Arrivo e permanenza per tre giorni a Montreal, in Québec;
- Trasferimento a Ottawa in treno e visita di due giorni;
- Visita di due giorni a Toronto + noleggio auto per fare tappa alle Cascate del Niagara e al Parco dell’Algonquin;
- Volo da Toronto a Calgary e noleggio auto;
- Esplorazione del Banff e del Jasper National Park;
- Traversata di circa 1.000 km, da Jasper a Vancouver in auto.
(Se volete spunti o maggiori informazioni, qui trovate tutto l’itinerario di viaggio descritto in dettaglio.
Dal Jasper National Park a Vancouver
Lasciato (a malincuore) il Jasper National Park abbiamo puntato verso ovest. Dopo pochi chilometri abbiamo fatto il nostro ingresso nella provincia della British Columbia, attraversando:
- Mount Robson Park: il parco prende il nome dal Monte Robson, che con la sua vetta maestosa (3.954 m) rappresenta il punto più alto delle Montagne Rocciose Canadesi;
- La zona di Clearwater, porta di accesso al Wells Gray National Park, dove laghi e cascate abbondano: ce ne sono ben 39, tra cui le Helmcken, 141 metri, le 4e più alte in Canada (se passate da queste zone vi consiglio caldamente di fermarvi all’Hotel Civilia Lakeside by Civilia Golf Retreat);
- La zona desertica a ovest di Kamloops, terra di ranch e serpenti a sonagli (una sosta alla ghost town di Deadman Junction vale la pena);
- I dintorni di Lilooet (territori che sono amministrati dalle comunità indigene, totalmente off limits) con il bellissimo canyon scavato dal fiume Fraser;
- La selvaggia Duffrey Lake Road, una strada di montagna tra laghi e orsi che sbucano all’improvviso (ne abbiamo incontrati 3 nel giro di 5 minuti);
- Pemberton, un tranquillo villaggio dove indigeni e bianchi convivono in pieno stile cowboy.
Per la maggior parte della traversata, abbiamo percorso la Sea-to-Sky Highway: così è soprannominata la British Columbia Highway 99, che si estende per 377 chilometri, da Cache Creek fino al confine con gli Stati Uniti attraversando la Greater Vancouver. Una strada che nell’ultimo tratto diventa davvero super panoramica svelando la città di Vancouver un poco alla volta.
Poi ci sarebbe anche Whistler, famosa località sciistica del British Columbia. Questa cittadina non ci ha colpiti particolarmente, anzi: diciamo che l’abbiamo trovata abbastanza insulsa. (Meglio stare a Pemberton mischiandosi con gli abitanti del posto!). Comunque se passate da Whistler, una buona soluzione di alloggio che vi consiglio è lo HI Whistler – Hostel.
Cosa vedere a Vancouver in dettaglio
Devo ammettere che su Vancouver avevo delle aspettative altissime e che – il sesto senso non mente – è stato proprio così: mi sono sentita subito a casa! Sarà perché l’80% della gente è asiatica, sarà per i tanti parchi che si trovano in città, o perché l’ho visitata con il sole).
Insomma, Vancouver è senza dubbio la città canadese che più mi è piaciuta. Se solo non fosse che la vita è carissima, avrei volentieri posticipato la partenza!
Comunque, in quanto a cosa da vedere a Vancouver, mi sono segnata una lista di posti che voglio consigliarvi:
Lo Stanley Park
Cosa vedere a Vancouver? Prima di tutto il suo parco più grande e famoso! Abbracciato dall’Oceano Pacifico, polmone verde della città, lo Stanley Park è una magnifica oasi verde nel cuore del paesaggio urbano di Vancouver.
All’interno dei suoi 400 ettari di foresta pluviale si snodano 200 chilometri di sentieri e si trovano spiagge, corsi d’acqua, statue, strutture sportive e soprattutto uno spettacolare lungomare di 22 km (il Seawall). L’ideale è esplorare il parco noleggiando una bici. Anche se non riuscirete a visitare il parco intero, assicuratevi di non perdere Brockton Point, dove svettano diversi totem dei nativi americani (anche se sono solo repliche sono comunque molto belli).
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 6 del mattino alle 22:00 ed è a ingresso gratuito.
Granville Island
Ex zona industriale (e ancor prima zona di pesca da parte dei nativi), oggi ricca di locali e di uno splendido mercato l’isola di Granville è forse il luogo più visitato di Vancouver. Una curiosità: Granville rimase il nome di Vancouver fino al 1886.
Qui ci concentrano un mercato pubblico, diversi ristoranti, una marina, un hotel, il False Creek Community Centre, numerosi studi e laboratori di artisti e diversi teatri, tra cui l’Arts Club Theatre Company e il Carousel Theatre.
Ma è soprattutto il Granville Island Public Market (operativo dal 1979) ad attirare l’attenzione. E giustamente: il mercato pullula di bancarelle di cibo e prodotti locali ma anche ristoranti di cucine da tutto il mondo. In estate, la terrazza esterna con vista su Vancouver è sicuramente la location migliore per un pranzo in città.
Granville si trova nel quartiere Fairview di Vancouver. La si raggiunge con dei caratteristici mini-traghetti in pochi minuti. Il mercato è aperto tutti i giorni dalle ore 09:00 alle 18:00 (trovate tutte le info sul sito ufficiale).
Gastown
A nord-est del downtown, un tempo cuore della vita notturna, Gastown corrisponde al centro storico della vecchia Vancouver (anche se fu quasi interamente ricostruito in seguito a un incendio).
Colorata e piena di vita, Gastown ha come suo simbolo il curioso orologio a vapore situato fra Cambie Street e Water Street: ideato e realizzato da Raymond L. Saunders, fu il primo orologio a vapore al mondo. Ogni quarto d’ora l’orologio emette un sibilo accompagnato da una piccola nube di vapore. All’ora piena, invece, suona una melodia energica e il vapore si libera da tutti i tubi.
Il quartiere pullula di ristoranti e localini, palazzi in mattoncini rossi, negozi di souvenir, street-art e gallerie d’arte (anche dei nativi americani). Insomma, the place to be dove respirare le good vibes di Vancouver!
Chinatown
A due passi dal centro di Vancouver si trova uno dei quartieri più autentici e caratteristici della città: Chinatown. Fondata alla fine del XIX secolo, è una delle Chinatown più antiche del Nord America e offre un mix affascinante di storia, cultura e modernità.
Qui potrete passeggiare tra le strade animate da negozi tradizionali, botteghe di erbe medicinali e ristoranti che propongono autentiche specialità cinesi. Non perdetevi una visita al tranquillo Dr. Sun Yat-Sen Classical Chinese Garden, un’oasi di pace ispirata ai giardini della dinastia Ming. Una tappa imperdibile per chi vuole scoprire un volto diverso e vibrante di Vancouver!
Info utili per visitare la città
State per organizzare una tappa a Vancoouver durante il vostro viaggio canadese? Dopo avervi lasciato qualche consiglio sui luoghi da vedere, vi lascio anche qualche informazione pratica.
Il visto canadese
Per recarsi in Canada è necessario richiedere l’eTA, l’autorizzazione elettronica di viaggio, analogo dell’ESTA americana. Richiedere l’eTA è un processo rapido e facile, che si svolge interamente online in pochi minuti. Per completare la domanda, occorrono un passaporto valido, una carta di credito e un indirizzo email. Il costo dell’eTA è di 7 dollari canadesi, e la sua validità si estende per cinque anni.
È possibile fare richiesta del visto canadese direttamente sul sito ufficiale.
Come arrivare a Vancouver dall’aeroporto
Noi siamo arrivati a Vancouver in auto, attraversando il British Columbia dopo aver visitato i meravigliosi parchi dell’ovest canadese. L’arrivo in città è stato epico perché siamo arrivati dalla mitica e panoramicissima Highway 99, nota come Sea-to-Sky Highway (personalmente lo consiglio a tutti perché i panorami sono splendidi).
Da Vancouver siamo però ripartiti in aereo: il modo più veloce ed economico per arrivare in centro città dall’aeroporto è la metro. Lo SkyTrain – Canada Line collega l’aeroporto al centro città in circa 25 minuti, con corse frequenti tra le 5:00 e l’1:00 di notte, al costo di circa 10 dollari.
In alternativa potete prendere l’autobus Vancouver Airporter, che arriva alla Pacific Central Station, terminal occidentale della VIA Rail, in circa 30 minuti.
Come spostarsi a Vancouver
Il sistema di trasporto pubblico di Vancouver, noto come Translink, include autobus, traghetti e metropolitane. I mezzi operano generalmente dalle 5:00 alle 2:00, con orari specifici per ciascuna linea e tipologia di servizio. Se contate di spostarvi spesso con i mezzi, una buona idea può essere quella di fare un abbonamento Citycard (info qui).
La città è comunque molto piacevole anche da esplorare a piedi (cosa che noi abbiamo fatto per tutto il tempo!). L’auto in città decisamente non serve.
Dove dormire
Diciamocelo subito: Vancouver è una città cara e anche gli alloggi non fanno eccezione. Ecco che quindi abbiamo cercato un alloggio che fosse centrale ma economico.
Per le nostre due notti in città abbiamo soggiornato al Barclay Hotel, un hotel basico ma molto centrale, in Robson Street, a soli 1.5 km dallo Stanley Park.
Dove mangiare
A Vancouver, così come in tutte le principali città canadesi, la comunità asiatica la fa da padrona. Ciò significa che se amate la cucina orientale, avrete letteralmente l’imbarazzo della scelta. Per trovare ristoranti asiatici non vi occorre andare a China Town: si trovano in tutta la città.
Ma avrete anche l’occasione di assaggiare qualche specialità canadese come la poutine, i bannock e il salmone selvaggio. La zona più caratteristica dove andare a caccia di ristoranti è Gastown, e a pranzo l’isola di Granville, che con il suo storico mercato pullula di ristorantini e bancarelle di street-food.
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