Sono sempre stata curiosa di scoprire l’India, ma, per un motivo o per un altro l’ho sempre rimandata. Poi, un giorno, finalmente ho risposto al richiamo: era arrivato il momento di scoprire anche questo angolo di Asia.
Dove però in India? L’India è immensa! Mi avevano sempre suggestionato le immagini del Kerala, lo stato sulla costa sud-occidentale del subcontinente indiano. E così ho deciso di partite proprio da lì!
Qualche info in breve sul nostro viaggio in Kerala
Per cominciare, ecco alcune informazioni essenziali sul nostro viaggio:
- Periodo del viaggio: fine dicembre-inizi gennaio (temperature perfette e zero pioggia!)
- Durata del viaggio: 16 giorni interi
- Mezzi di trasporto usati: bus, treni locali e voli interni (con Indigo da Mumbai a Thiruvananthapuram e Air India per le Laccadive)
- Compagnia aerea: volo Milano (Malpensa) – Mumbai con Turkish Airlines, con scalo a Istanbul
- Costo del volo: 760€ a/r
- Dove abbiamo dormito: guesthouse, homestay, hotel di fascia medio-bassa.
Info utili prima di partire
State pensando a un viaggio in Kerala? Ricordatevi di fare richiesta per il visto online per tempo. Attenzione perché in rete esistono tanti siti web farlocchi; quello ufficiale dove richiedere il visto è questo qui: https://indianvisaonline.gov.in.
Altra cosa: la SIM locale. Potete acquistarla direttamente in aeroporto, al vostro arrivo. Se optate per una SIM locale, assicuratevi però di farvi attivare l’abbonamento. Noi abbiamo dovuto tribolare non poco per cercare qualcuno che ce la attivasse.
Una comoda alternativa è la SIM virtuale: in questo modo non vi serve un telefono dual SIM e potete attivare il traffico dati dal vostro telefono, subito al vostro arrivo. Se vi interessa, a questo link potete usufruire di uno sconto del 15% sulle eSim Airalo.
Il nostro itinerario di viaggio in Kerala
Atterrati a Mumbai, siamo volati a sud, verso la capitale del Kerala: Thiruvananthapuram. Da lì in treno ci siamo spostati a Varkala, sul mare, e quindi a Munroe Island, un villaggio sperduto tra le palme e i corsi d’acqua nel cuore delle mitiche backwaters. Da lì siamo risaliti verso nord trascorrendo qualche giorno in barca fino ad Alleppey. Quindi è stata la volta di Munnar, per immergerci nelle piantagioni del tè (dove si può fare anche dell’ottimo trekking) e Cochi, antica città coloniale, di nuovo sulla costa.
Fin qui niente di strano: abbiamo fatto tappa nei luoghi più iconici del Kerala. A questo punto abbiamo però inserito qualche diversivo: ci siamo concessi tre giorni nell’arcipelago delle isole Laccadive, su un’isola in cui non c’era nulla a parte il nostro spartano resort.
Causa lavori all’aeroporto di Cochi, al rientro siamo stati dirottati su Kozhikode, da cui siamo scappati (non c’è praticamente nulla che giustifichi una sosta in città) per andare a Kannur, un luogo molto hippie-style a nord del Kerala, dove abbiamo concluso il nostro viaggio rilassandoci in spiaggia prima di rientrare a Mumbai.
Mumbai
Capitale dello stato del Maharashtra, tra le città più popolose al mondo (la sua area metropolitana conta oltre 22 milioni di abitanti!), Mumbai è sicuramente una città iconica che ha molto da raccontare del suo passato coloniale (quando si chiamava Mumbai).
A Mumbai abbiamo dedicato un giorno intero all’arrivo e uno prima della ripartenza.
Da vedere in città:
- Gateway of India, il famoso monumento ad arco del 1924 sul lungomare di Mumbai, eretto per commemorare l’approdo di Giorgio V in occasione della sua incoronazione come Imperatore d’India;
- L’isola di Elephanta (o Isola Gharapuri), a 10 km dal centro di Mumbai, con le sue sette grotte sacre, dedicate a Shiva risalenti a un periodo che va dal V all’VIII secolo d.C.;
- Gli edifici vittoriani della zona del Fort, tra cui prima di tutto la stazione “Victoria Terminus”, edificio storico dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO;
- La spiaggia di Girgaon Chowpatty lungo la Marine Drive.
Dove dormire: FabExpress Abad Inn, a 700 metri dal Gate of India, quindi molto centrale.
Thiruvananthapuram
Abbiamo lasciato Mumbai e con un volo di due ore siamo arrivati a Thiruvananthapuram (la vecchia Trivandrum), la capitale dello stato del Kerala.
La città è incasinata e caotica, ma non offre molto altro, quindi, come da programma non ci siamo fermati a visitarla, ma ci siamo fatti portare direttamente in stazione. Qui abbiamo preso un treno per Kollam.
Varkala
La nostra idea originaria era quella di puntare dritti a nord, per addentrarci nelle Backwaters. Avendo tempo abbiamo fatto un rapido ricalcolo e abbiamo deciso di fare prima una tappa a Varkala, per goderci un po’ il mare.
Detto fatto! In mezz’ora di treno da Kollam siamo arrivati a Varkala e in dieci minuti di taxi a Odayam Beach, una zona tranquilla e più appartata appena più a nord dalle spiagge più frequentate.
Tra le cose da fare/vedere a Varkala:
- Visitare lo Shree Janardhana Swamy temple, un tempio induista risalente a 2.000 anni fa;
- Godersi il mare a Odayam Beach e Edava Beach;
- Mangiare del buonissimo pesce alla griglia in spiaggia uno dei ristoranti di Varkala;
- Assistere a uno spettacolo di danza Kathakali presso il Varkala Cultural Center.
Dove dormire: a Cliff & Coral, a pochi passi dalla spiaggia principale di Varkala, con giardino e ristorante annesso.
Kollam
Sempre in treno siamo rientrati a Kollam, famosa nei secoli per il suo porto sul mare e porta d’accesso meridionale alla zona delle backwaters. La città abbraccia le sponde dell’Ashtamudi Lake, tra meravigliosi specchi d’acqua e infinite distese di palme da cocco.
Kollam è il punto di partenza ideale (insieme ad Allepey) per l’esplorazione delle backwaters, quella immensa rete di lagune, canali e laghi salmastri, immersi nella natura, che costituiscono l’essenza del Kerala.
Dove dormire: noi abbiamo dormito due notti nella Munroeisland Backwaters Homestay, una piccola struttura a gestione familiare rilassante e accogliente, che sa di casa. Sicuramente il posto migliore dove abbiamo dormito in Kerala!
Allepey
Le backwaters sono una rete molto estesa di laghi, canali e specchi d’acqua che si snoda nell’entroterra, a una manciata di chilometri dal mare.
Per esplorare la zona le possibilità sostanzialmente sono due:
- a bordo di una houseboat privata, per 1, 2 o più notti
- con il traghetto pubblico che in 8 ore conduce da Kollam ad Allepey.
Indecisi su quale delle due opzioni scegliere, alla fine abbiamo fatto entrambe. Abbiamo preso il traghetto pubblico da Kollam ed è stata proprio una giornata piacevole: si passa attraverso laghi e canali in cui la vita scorre beata, tra pescatori che gettano le reti, bambini che tornano da scuola, donne che lavano i panni e tanti uccelli che riempiono l’aria del loro vociare. Una meraviglia!
Dopo la traversata a bordo del traghetto pubblico da Kollam ad Allepey, ci siamo regalati anche una kettuvalam tutta per noi: le kettuvalam sono le tradizionali barche del Kerala, che un tempo venivano usate per trasportare il riso. Oggi sono usate come houseboat per i turisti, che le scelgono per 1 o 2 notti per esplorare l’intricato dedalo delle backwaters (900 km in totale tra laghi, fiumi e canali).
Ad Allepey c’è un numero infinito di barche tra cui scegliere; noi abbiamo optato per una houseboat piccola e semplice, senza tanti fronzoli, ma molto caratteristica. La giornata l’abbiamo trascorsa ad ammirare gli specchi d’acqua e la vita dei villaggi, fermandoci in un villaggio per comprare il pesce per la cena.
Dove dormire: vi consiglio assolutamente di provare l’esperienza di trascorrere un giorno e una notte a bordo della barca. La barca la potete scegliere anche direttamente al momento, al porto di Allepey.
Munnar
A 1.550 metri d’altitudine nel cuore dei Ghati Occidentali, Munnar è una pittoresca stazione collinare famosa per le sue vaste piantagioni di tè e di spezie, le colline ondulate e il clima fresco.
La cosa bella è che si può unire la visita alle piantagioni di tè al trekking: così abbiamo approfittato per fare una escursione (di 20 km, mica male!) nelle piantagioni: svegli presto e poi via, su e giù per le colline, tra le piante del tè (che meraviglia) e piante di cardamomo, pepe, noce moscata, caffè e cacao.
Dove dormire: vi consiglio di soggiornare alla Rosegardens Homestay, la soluzione di alloggio più amata dai backpackers come noi. Date anche un’occhiata qui dove potete trovare tanti alloggi a partire da 9€ a notte.
Kochi
Dopo aver salutato Munnar e le piantagioni di tè il nostro viaggio in Kerala ci ha visti tornare sulla costa: da poche ore di bus siamo arrivati a Kochi, uno dei porti più importanti dell’India del periodo coloniale.
Fort Cochin è la parte più antica della città, dove ancora c’è qualche traccia del forte coloniale. L’aspetto più bello è però l’atmosfera coloniale, tra palme e case in stile portoghese. Fort Cochin è anche il posto giusto dove assistere a uno spettacolo di Kathakali, un rituale induista di danze e storie sacre che risale al XVI secolo.
Da vedere:
- Fort Emmanuel e l’eredità coloniale;
- La spiaggia di Fort Cochin con le reti da pesca cinesi;
- La Chiesa di San Francesco con la tomba di Vasco de Gama (anche se le sue spoglie sono a Lisbona);
- Il quartiere di Mattancherry con il Dutch Palace, il bazar di spezie e stoffe, la sinagoga Pardesi e il tempio Gianista;
- La lavanderia pubblica di Dhobi Ghat, attiva dal 1700.
Dove dormire: vi consiglio di soggiornare a Fort Cochi, nella parte più storica della città. Qui trovate l’elenco di tutte le strutture.
Laccadive
Lasciata anche Kochi, ci siamo fatti un piccolo regalo: una permanenza di un paio di giorni in quel paradiso sperduto chiamato “Laccadive”.
Poco conosciute e poco frequentate, le Laccadive sono un atollo di 36 isole 400 km al largo delle coste del Kerala; la maggior parte sono disabitate e solo alcune sono accessibili ai turisti.
L’atollo è un’area protetta e per arrivarci si deve prenotare un pacchetto che comprende volo e soggiorno presso uno dei pochi tour operator autorizzati dal governo e si deve fare richiesta per avere un permesso speciale. (Qui ho raccontato dei nostri giorni sull’isola).
Dove dormire: avendo scelto l’isola di Bangaram, abbiamo dormito nell’unico resort dell’isola, il Bangaram Island Beach Resort. Si tratta di un delizioso complesso di cottage sulla spiaggia, semplice e senza pretese (non aspettatevi i lussuosi resort delle Maldive), ma estremamente accogliente e ben tenuto.
Kannur
Penultima fermata del nostro viaggio in Kerala! Dopo aver salutato le Laccadive (ahimè!) siamo ritornati sulla terraferma per l’ultima parte del nostro viaggio.
Prima di rientrare a Mumbai, abbiamo deciso di dedicare un paio di giorni di relax sempre al mare ma questa volta sulle coste settentrionali del Kerala, a Kannur!
La vera Kannur si trova all’interno, lontana dal mare, ma bastano pochi km per raggiungere le sue spiagge: il mare non sarà quello delle Laccadive, ma anche stare qui ha il suo perché!
Le spiagge di Kannur sono tranquille e incorniciate dalle palme, i turisti sono pochi: lungo le spiagge si trovano guest-house e homestay dove il tempo scorre beatamente nella rilassatezza.
Dove dormire: noi siamo stati due notti a Thottada beach, in una homestay immersa nella vegetazione, a due minuti dalla spiaggia: la Ocean Green Kerala. Veramente consigliata!
Mumbai
A inizio viaggio, appena arrivati a Mumbai, abbiamo alloggiato a Colaba, sulla punta più a sud di Mumbai, vicino al Gate of India. Questa volta, invece, per la nostra ultima notte in India abbiamo scelto di stare nella zona Fort, appena più a nord, vicino alla Victoria Terminal.
Da lì, camminando e facendosi strada a fatica nel traffico iper caotico di Mumbai, siamo arrivati sul lungomare e da lì siamo risaliti fino alla Girgaum Chowpatty, la spiaggia che al tramonto si riempie di gente e famiglie: con 30 rupie c’è anche chi ti dà una stuoia per sdraiarsi sulla sabbia e fare il picnic.
Dove dormire: Hotel Enigma Inn, in posizione molto centrale e comoda e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, tra l’altro a meno di dieci minuti a piedi dalla stazione.